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American McGee's Alice

ANTEPRIMA di La Redazione   —   02/05/2001
American McGee's Alice
American McGee's Alice

Quant'è profonda la tana del Bianconiglio?

Parliamo ora della trama del gioco: come ovvio noi impersoneremo Alice, una ragazza segregata in un istituto di cura per alienati mentali dopo che ha perso la famiglia e la ragione durante l'incendio della propria casa, istituto da cui viene misteriosamente strappata da una forza ignota che la catapulta nel "paese delle meraviglie".
Queste vicende ci vengono narrate nel filmato introduttivo che ci presenta un'Alice simile alla piccola Venerdì della Famiglia Addams con un'espressione davvero inquietante…..e se lo sguardo è lo specchio dell'anima, allora il mondo che si estende oltre lo specchio generato dalla mente di Alice non può che essere alienante e violento.
Ecco infatti che il Bianconiglio assomiglia molto di più ad un Gremlins piuttosto che al batuffolo di pelo a cui la Disney ci ha abituati e lo Stregatto, che nel gioco avrà il compito di farci da guida, ci viene presentato in una versione dark-punk con tanto di orecchino. Alice stessa ha l'animo di una piccola serial-killer: la vedremo infatti affrontare i nemici con foga assassina decapitandoli o segandoli letteralmente in due con le armi (ben 10 ed ognuna con 2 tipologie di foco) che le sono state messe a disposizione, armi che spesso sono una versione "corrotta" degli oggetti comunemente presenti nel "paese delle meraviglie". Vedremo infatti dei mazzi di carte trasformati in letali lame volanti, il "fenicottero mazza da cricket" mutato in un bastone elettrificato in grado di sparare sfere di energia ed un semplice dado diverrà un infernale strumento usato per aprire varchi dimensionali da cui verranno evocati dei piccoli demoni che elimineranno per noi i nostri nemici.
E la corruzione si spinge all'estremo quando Alice entra in possesso di un add-on (uno scettro) che la sottopone ad una terrificante trasformazione che la muta in una specie di demone cornuto conferendole temporaneamente un'eccezionale forza e resistenza. Per sopravvivere in questo mondo delle "meraviglie" Alice dovrà fare affidamento, oltre che sulla nostra abilità, anche su delle fonti di energia (meta-essence) che le permetteranno di ricaricare sia la sua forza vitale sia la sua energia psichica, necessaria per utilizzare quasi tutte le tipologie d'arma.
Le meta-essence si troveranno sia sparse per i livelli sia all'interno dei nostri nemici che, una volta morti, ci omaggeranno di un quantitativo di energia pari alla loro forza: più sarà ostico il nemico maggiore sarà l'energia che recupereremo.
A proposito dei nostri antagonisti notiamo un'intelligenza artificiale non complessa che si riduce ad un "avvista il protagonista e scarica l'arsenale" evitando ogni sorta, o quasi, di tatticismo da parte loro.

American McGee's Alice
American McGee's Alice

Ma Alice che tipo di gioco è?

Uno sparatutto alla Quake? Un puzzle game? Un platform? Un clone di Tomb Raider? 
Diciamo che è un insieme di tutte queste cose, tramite una gestione del personaggio con visuale in terza persona dovremo infatti saltare su piattaforme in rotazione, arrampicarci su funi, nuotare, risolvere enigmi ed al tempo stesso distruggere i nemici che in numero sempre maggiore tenteranno di interrompere il nostro cammino.
I livelli di gioco sono molto vasti ed i "mondi" da visitare numerosi, quindi si dovrebbe avere una buona longevità e durata del prodotto. Non sarà realizzata una localizzazione italiana del gioco e non abbiamo informazioni sulla possibilità di giocare in multiplayer.

Alice e lo Stregatto

Dopo avere visto i filmati alle fiere e qualche screenshot strappato alla rete finalmente possiamo toccare con mano questo prodotto annunciato come un piccolo capolavoro.
Che L'EA punti molto su questo gioco è chiaro non appena si varca la soglia della sede milanese della società, infatti negli uffici fanno bella presenza due statue a grandezza naturale di Alice e dello Stregatto.
Ci sediamo di fronte al Pc, indossiamo le cuffie e lanciamo il programma…
Il gioco si rivela una piacevole sorpresa sin dalla presentazione realizzata in maniera eccellente, sorpresa che si trasforma in meraviglia non appena ci si inizia a muovere nel mondo di Alice.
L'ambientazione è incredibilmente onirica e le musiche di sottofondo si amalgamo perfettamente con l'atmosfera di irrealtà che pervade i vari livelli.
La prima cosa che salta all'occhio, oltre all'implementazione grafica dei personaggi e delle locazioni davvero ben realizzate, è il fatto che nei vari scenari tutto si muove! In ogni momento infatti si possono vedere sbuffi di vapore,strani meccanismi in funzione, oggetti che volano e si intersecano, elementi questi che rendono il mondo di Alice davvero incredibile da vedere.
Il motore di Quake III è stato sfruttato davvero bene: numerosi ma mai eccessivi sono i giochi di luce calcolati in tempo reale sia sugli oggetti delle locazioni sia sulle armi da noi usate e davvero notevole è il movimento del cielo e dell'ambiente che ci circonda; buona anche la gestione delle telecamere che tengono quasi sempre sotto controllo la scena da angolazioni pertinenti senza far perdere al giocatore il senso della posizione.