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Assassin's Creed Valhalla: la nostra analisi del trailer

Ubisoft ha finalmente svelato il suo nuovo Assassin's Creed, chiamato Valhalla. Ecco una veloce analisi di quanto mostrato.

VIDEO di Aligi Comandini   —   30/04/2020

Ubisoft ha appena svelato Assassin's Creed: Valhalla, un nuovo capitolo della serie ad ambientazione nordica, e noi abbiamo deciso realizzare un'analisi del trailer, nonostante non si sia visto gameplay nel video ma soltanto dell'ottima computer grafica. Iniziamo subito con la descrizione di quanto accade, perché i dettagli sono davvero molti, e sono tutti piuttosto interessanti, a partire dalla rappresentazione dei vichinghi di cui fa parte il protagonista.

Sembra che Ubisoft abbia voluto dipingere le popolazioni nordiche dell'epoca in una luce nettamente più positiva ed eroica, ma mantenendo un minimo di attaccamento storico alle loro radici e alla natura ritualistica e spesso brutale dei loro culti religiosi. Il video infatti inizia con un rito che fa uso di sangue, che a volte all'epoca era addirittura umano (con veri e propri sacrifici di persone agli dei). Dubitiamo che questo tipo di violenza verrà rappresentato nel nuovo Assassin's Creed, ma chissà che non si trovi il modo di avere qualche rimando alla cosa. Un altro elemento importante è la statua di legno davanti a cui il rituale viene svolto: non è Odino la divinità raffigurata, bensì dio della guerra, dell'ordine e della legge Tyr, noto per essere senza un braccio. L'arto dovrebbe essere curiosamente il destro e qui è il sinistro, ma si tratta quasi certamente di quel dio, a dimostrazione che comunque la mitologia nordica farà ampiamente parte del gioco in un modo o nell'altro.

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Breve ma molto significativo lo stacco successivo: Il protagonista parte da un villaggio, che - è già stato confermato - rappresenterà una sorta di hub, anche per via della natura di razziatori dei vichinghi (che attaccavano con costanza per mare in ondate continue i loro nemici). Un villaggio personalizzabile e una struttura di gioco costruita attorno alle spedizioni potrebbe modificare sensibilmente l'esperienza, dando a questo Assassin's Creed tutta una serie di interessanti peculiarità. Ad esempio, la necessità di andare per mare garantisce quasi di certo la presenza di fasi navali, tuttavia le navi vichinghe non erano ammiraglie enormi dotate di cannoni, bensì rapide barche pensate per trasportare persone. Anche le Knarr, in genere piuttosto grosse e pensate per lunghi viaggi in mare, avevano scafi lunghi e sottili, vele molto rapide da spiegare, e risultavano estremamente manovrabili. Per via delle loro caratteristiche le battaglie vecchio stile potrebbero sparire completamente, sostituite da sistemi differenti.

Tornando alle razzie, si sottolinea ancora una volta la natura eroica dei vichinghi che risparmiano donne e bambini una volta raggiunte le coste inglesi, anche qui distaccandosi abbastanza dalla realtà dei fatti (le loro invasioni invero erano quasi sempre prive di scrupoli), e si delinea maggiormente il setting. Ubisoft non sembra infatti aver scelto il periodo storico in cui dovrebbe essere esistito il leggendario Ragnar Lothbrok, magari cavalcando il successo della serie Vikings, bensì quello successivo tra l'870 e 890. Perché lo diciamo? Semplice, perché la voce del trailer è quella del re del Wessex Alfred il Grande, vissuto in quel periodo e noto per aver dovuto affrontare numerose invasioni vichinghe durante il suo regno. L'identità del re viene praticamente confermata dalla firma della missiva con Aelfred Rex, e dalle similarità del personaggio con le rappresentazioni del monarca nelle stampe dell'epoca.

A questo punto possiamo passare alla fase successiva, e anche qui le chicche non mancano: vista la natura dell'ambientazione, le battaglie campali potrebbero tornare in forma riveduta e corretta, magari persino con una parziale gestione delle truppe che si ricollegherebbe al villaggio e meccaniche di reclutamento completamente rielaborate rispetto ai predecessori. Le armate vichinghe erano molto uniche e diversificate, e ciò garantirebbe persino di implementare una sorta di personalizzazione dei singoli guerrieri, magari dedicata a specifici luogotenenti. Di certo è molto interessante la presenza di armi multiple nel video, con giavellotti, lance, spade e l'immancabile ascia barbuta, che forse sottolinea la volontà di diminuire il numero complessivo di lame per proporre un arsenale più limitato e aumentare le manovre a disposizione del protagonista (presente anche uno scudo per uno stile più difensivo). Difficile invece dire chi sia la vittima a cui questi rende onore, ma probabilmente un parente stretto vista l'età del defunto e le similarità fisiche. Subito dopo, comunque, sempre a rafforzare la nostra teoria dell'aumento di stili per un numero minore di armi, il nostro combatte con due asce contemporaneamente, sfruttandone la parte uncinata per facilitarsi nelle esecuzioni.

A questo punto ricompare l'elemento mitologico però. Il protagonista vede Odino. La più nota delle divinità norrene era solita, secondo le leggende, comparire nei campi di battaglia per indicare la vittoria futura, con la conferma dell'apparizione di un corvo. Odino otteneva informazioni da due corvi nelle leggende, ed è strettamente collegato a quell'animale. Il corvo verrà inoltre usato in modo simile al falco di Origins e all'aquila di Odyssey. La presenza di elementi divini potrebbe indicare uno sfruttamento dei Frutti dell'Eden simile a quello visto in Odyssey, ma declinato in modo da adattarsi alla mitologia norrena e a una narrativa più storicamente fedele. Il fatto che il protagonista ringalluzzisca il morale dell'armata urlando "Odino è con noi", poi, potrebbe indicare la presenza di abilità pensate per potenziare le proprie truppe, o capaci di influenzare in parte il comportamento.

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La chiusura dello scontro con un bestione in corazza è analizzabile a sua volta in modi interessanti. I colpi alle gambe saranno una possibilità? Torneranno i nemici elite, e saranno parte integrante delle battaglie campali? Oppure quello scontro è solo l'equivalente di una boss fight ed è così che verranno giustificate, riproponendo un sistema simile ai cacciatori di taglie di Odyssey ma correlato solo alle invasioni vichinghe? Nulla è sicuro, al di fuori del ritorno della lama celata in forma alternativa, stavolta presente sul dorso della mano del nostro alter ego.

Altri dettagli importanti? La scena che mostra la costa inglese presenta un castello in lontananza e una grossa pianura. I castelli potrebbero saranno degli avamposti di sorta, esplorabili dettagliatamente e dotati di interni elaborati, dove plausibilmente verranno inserite le fasi più marcatamente stealth dell'avventura, laddove gli ampi spazi saranno quasi sicuramente navigabili a cavallo, e i villaggi rappresenteranno prevalentemente setting per gli scontri. Non è comunque detto che il setting si limiterà all'Inghilterra, visti i tanti spostamenti delle popolazioni nordiche in tutta europa.

Il nome della missione aggiuntiva, peraltro, indicherebbe che il protagonista è (o diventerà) un berserker, e considerando la tendenza di questi guerrieri a perdere il senno in battaglia per via delle sostanze psicotrope assunte, il tutto potrebbe venir cambiato per dare una sorta di stato di furia al giocatore al posto delle normali esecuzioni. Magari con abilità specifiche dedicate. Ah, nell'immagine della missione aggiuntiva compare anche un orso, forse a indicare la presenza di possibili companion animali in battaglia, ed è evidente la presenza dell'arco, anche se non sappiamo se sarà semplicemente un'arma aggiuntiva o anche qui troveremo meccaniche di caccia.