Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.
Intel è finalmente approdata agli otto core consumer con i modelli di punta della nuova serie Coffee Lake R, una famiglia di processori che mantiene l'architettura precedente e si affida ancora ai 14 nanometri, anche se in una nuova versione ulteriormente ottimizzata. Ma con l'aumento di core, un modello di punta con chip saldato all'heatspreader e frequenze sempre più alte, il Core i9-9900K riesce senza dubbio a farsi notare, con prestazioni eccellenti sia nei calcoli single thread che in quelli multithread. Ne abbiamo parlato nella nostra recensione, così come abbiamo parlato dei prezzi che, assieme alla rinuncia al multithreading del 9700K, non sono tra i punti forti di questa ultima generazione a 14 nanometri Intel. Proprio per questo, pur celebrando il traguardo di quest'ultima che è stata capace al massimo un'architettura che ha già diversi anni sulle spalle, guardiamo al futuro, putroppo intimoriti da un rumor comparso in rete qualche giorno fa. Dalle pagine di SemiAccurate è arrivata infatti una soffiata legata al presunto abbandono di Intel del processo a 10 nanometri. E molti hanno preso l'indiscrezione per vera, visti i grossi problemi di Intel con un passaggio che è ormai in ballo da diversi anni, sperando che la possibile interruzione fosse frutto della decisione della compagnia di buttarsi su un processo produttivo più vicino a quello a7 nanometri già raggiunto da AMD. Ma a quanto pare Intel crede ancora nei 10 nanometri, come evidenziato da una smentita ufficiale che punta invece a confermare i progressi compiuti dalla compagnia verso un traguardo che dovrebbe tradursi in una nuova serie di processori nel 2019. Nel frattempo AMD si prepara a lanciare nuove CPU e GPU a 7 nanometri che dovrebbero essere protagoniste di un annuncio ufficiale durante il CES di gennaio. Dovremo aspettare ancora qualche mese, quindi, per avere la verifica dei numerosi rumor che continuano a comparire in rete. Uno di questi riguarda l'incremento in termini di istruzioni per clock delle CPU Zen 2 che secondo alcuni test non ufficiali, legati ad applicazioni scientifiche, dovrebbe ammontare a circa 13 punti percentuali. Un bel salto che combinato con le frequenze maggiori garantite dal nuovo processo produttivo aumenterebbe sensibilmente la competitività dei nuovi processori Zen.
A beneficiarne saranno prima i processori EPYC, presumibilmente destinati ad arrivare proprio in occasione dell'annuncio, ma la nostra attenzione è tutta concentrata sulle soluzioni Ryzen e Threadripper di nuova generazione che potrebbero risultare molto più performanti di quelle attuali in ambito gaming. Non ci aspettiamo invece miracoli dalle GPU AMD Vega 20, anche a causa dei primi presunti test pubblicati da VideoCardz che riguardano una misteriosa scheda chiamata 66AF:C1 alle prese con il benchmark di Final Fantasy XV. Secondo i dati la soluzione AMD supera di poco una GTX 1070 Ti, risultando addirittura meno performante di una Radeon RX Vega 64 basata su processo produttivo a 14 nanometri, e questo ci fa pensare che si tratti della versione professionale del nuovo chip Vega 20, destinato a finire nella nuova Radeon Instinct e non in una soluzione pensata per il gaming. Dubitiamo invece che si tratti di una soluzione Vega consumer di fascia media, anche perchè questo segmento sarà quello occupato dalla Radeon RX 590, basata sul refresh del chip Polaris 20, che si è fatta d'improvviso più reale, dopo i presunti benchmark della ASUS Radeon RX 590 ROG STRIX pubblicati una settimana fa, comparendo nei documenti dell'Eurasian Economic Union con il nome AXRX 590 8GBD5-3DH/OC che dovrebbe corrispondere alla versione Red Devil di PowerColor. Tra l'altro a rafforzare indiscrezioni e indizi è arrivata anche NVIDIA con l'introduzione di una nuova GeForce GTX 1060 equipaggiata con memoria GDDR5X che, combinata con frequenze presumibilmente più elevate e venduta a 299 dollari, dovrebbe competere proprio con la nuova soluzione di fascia media AMD. Questa mossa, tra l'altro, potrebbe essere vista anche come la conferma che non vedremo una GeForce 2060 ancora per qualche mese, sempre che questa sia effettivamente destinata ad arrivare. NVIDIA, confidando nelle problematiche di AMD in campo GPU, potrebbe infatti aspettare una serie tutta nuova, caratterizzata da più potenza e costi costruttivi inferiori, in modo da poter implementare le nuove tecnologie RTX anche nelle soluzioni di fascia media. D'altronde non ha alcuna fretta considerando che se AMD sta facendo bene nel campo dei processori, è rimasta invece decisamente indietro in quello delle GPU e secondo quello che sappiamo commercializzerà i prodotti basati sulla nuova architettura Navi solo nel tardo 2019. Una prospettiva che, combinata con il mancato raggiungimento degli obiettivi di vendita trimestrali legato anche alla diminuzione degli ordini di GPU per il mining, ha visto le azioni della compagnia perdere il 25% del valore in due giorni.
Configurazione Budget
L'arrivo dei nuovi processori Coffee Lake R non tange la fascia bassa che resta saldamente in mano alle soluzioni AMD. Tra le opzioni più convenienti da abbinare a una GPU discreta c'è anche il Ryzen 5 1400, dotato di multithreading, ma questa settimana ci accontentiamo del più economico Ryzen 1200 da abbinare a una scheda video economica.
La Radeon RX 560 non può ambire alle prestazioni della GTX 1050 Ti, ma risulta disponibile a poco meno di 140 euro nella più che valida versione SAPPHIRE PULSE da 4GB. Il chip Polaris 11, lo sappiamo, se la cava decisamente bene con le librerie di ultima generazione, riuscendo a far girare Battlefield 1 a più di 60fps al secondo con qualche compromesso che restituisce comunque una resa grafica eccellente.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 90.00 |
AMD Ryzen 3 1200 3.1-3.4GHz | |
SCHEDA MADRE | € 70.00 |
Asrock B450M-HDV | |
SCHEDA VIDEO | € 140.00 |
SAPPHIRE PULSE Radeon RX 560 4GB | |
RAM | € 85.00 |
Corsair Vengeance LPX 1x8GB DDR4 3000MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 55.00 |
Corsair CX450 CM 80+ Bronze | |
HARD DISK | € 55.00 |
Seagate Barracuda 1TB | |
CASE | € 30.00 |
Rosewill SRM-01 Mini Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 15.00 |
LG - GH24NSD1 | |
TOTALE: | € 540.00 |
Configurazione Gaming
L'unico modello di fascia media attualmente disponibile della nuova serie Intel Coffee Lake R è il Core i5-9600K, un processore da 6 core che supera il Core i7-8700K dal punto di vista delle prestazioni single thread, ma risulta inferiore in multi-thread a causa della mancanza dell'Hyperthreading. Inoltre costa un patrimonio, cosa che lo taglia fuori da una fascia che continua a trovare nel Ryzen 5 2600 il suo processore più azzeccato.
Al momento è possibile acquistare sia la GeForce GTX 1060 da 6GB che la Radeon RX 580 da 8GB a circa 260 euro, accontentandosi ovviamente di alcuni specifici modelli che non spingono più di tanto le prestazioni. Nel mucchio scegliamo il più economico, sapendo che quello XFX non offre n ulla di particolare e che la compagnia in questione non ha un nome nel campo delle GPU, proveniendo dal settore degli alimentatori, ma ha un occhio di riguardo per l'affidabilità dei suoi prodotti.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 180.00 |
AMD Ryzen 5 2600 3.4-3.9GHz | |
SCHEDA MADRE | € 125.00 |
MSI B450 Tomahawk | |
SCHEDA VIDEO | € 255.00 |
XFX Radeon RX 580 GTS XXX Edition 8GB | |
RAM | € 150.00 |
G.Skill Sniper X 2x8GB DDR4 3200MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 80.00 |
XFX TS 550W 80+ Gold | |
HARD DISK | € 75.00 |
Western Digital Black 1TB | |
CASE | € 70.00 |
Riotoro CR500 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 935.00 |
Configurazione Extra
L'unico modo per celebrare l'arrivo delle nuove CPU Intel è quello di piazzare il Core i9-9900K nella fascia più alta, puntando a una configurazione che se ne frega altamente del prezzo. Ciononostante consigliamo caldamente di aspettare qualche giorno, in modo che il rincaro tipico del periodo di lancio di un prodotto non vada a rendere ancora più drammatica la situazione di un processore che è si potente, ma costa un patrimonio.
Un processore del genere invista senza dubbio a cercare il massimo disponibile sul mercato delle GPU, anche se parliamo di una scheda non ancora sfruttata a pieno. Ma tra overclock e speranze future la RTX 2080 Ti dovrebbe garantire un bel po' di divertimento a chi è in grado di mettere insieme la mostruosa cifra necessaria per portarsela a casa.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 850.00 |
Core i9-9900K / Kraken X72 | |
SCHEDA MADRE | € 360.00 |
GIGABYTE Z390 AORUS Master | |
SCHEDA VIDEO | € 1340.00 |
GIGABYTE GeForce RTX 2080 Ti Gaming OC | |
RAM | € 265.00 |
G.Skill Trident Z RGB 16GB DDR4 CL17 | |
ALIMENTATORE | € 175.00 |
Seasonic PRIME 750W 80+ Platinum | |
HARD DISK | € 260.00 |
Samsung 970 EVO 1TB M.2 | |
CASE | € 190.00 |
NZXT H700i Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 3440.00 |