Capolavoro annunciato?
Come sicuramente saprete, la caratteristica più reclamizzata di CZ è la presenza di una inedita campagna in singolo, il che ha del paradossale se pensiamo che Counter-Strike ha raggiunto la celebrità come lo squad-game multiplayer più giocato della storia.
Ad ogni modo, questo ritorno alla tradizione dell'originale Half-Life ,che fu soprattutto un'ineguagliata esperienza singleplayer, farà sicuramente la felicità dei nostalgici.
Ciò non toglie che la decisione di realizzare un titolo in buona parte offline con una tecnoilogia datata ormai 4 anni fa sia a dir poco anacronistico, anche se è chiaro che il titolo è destinato principalmente a quella fetta (ancora molto ampia) di utenti che non hanno avuto modo di provare Counterstrike in modalità Multiplayer, e che desiderano provare questa esperienza straordinaria comunque.
Da un lato appare evidente come il glorioso engine di HL sia stato portato ancora una volta oltre i suoi limiti: è stata aumentata la risoluzione delle texture e il numero di poligoni impiegati, annoveriamo effetti particellari per pioggia, neve, polvere ed esplosioni e modelli 3D che rivaleggiano con quelli di Soldier of Fortune 2 (non che questi ultimi siano la fine del mondo...). Dall'altro abbiamo tutta una serie di limiti e magagne tecniche di vecchia data che evidentemente non è stato facile scrollarsi di dosso, basti pensare che nonostante le intenzioni in questa direzione, ancora una volta si ha la sensazione di immergersi in ambienti asettici privi di ombre "reali" e con la luce diffusa che non si capisce da dove provenga.
Per non parlare dell'effetto della nuova Molotov, che una volta scagliata "sparisce" non appena colpito il bersaglio, facendo apparire dal nulla il fuoco sul pavimento...
Capolavoro annunciato?
Capirete anche voi che tanto il sottoscritto quanto gli altri intervenuti, non si sia rimasti particolarmente impressionati guardando la demo del gioco, specie dopo aver assisitito non dico alle meraviglie di DooM 3, ma quanto meno al solidissimo e moderno motore di Rainbow Six: Raven Shield (di cui CZ sarà diretto concorrente).
A ben vedere, il discorso grafica potrà anche non interessare ai Counterstriker affezionati, che da questo punto di vista si sentiranno già sufficientemente appagati, ma ben difficilmente Condition Zero riuscirà a guadagnarsi (almeno da questo punto di vista) nuova utenza "esterna", che potrebbe essere più interessata all'imminente rivoluzione tecnologica di UT2003, piuttosto che al raffinato gameplay di CS.
Ma a proposito di gameplay e contenuti, vediamo di elencare le nuove feature del gioco targato Gearbox, il vero punto di forza del titolo.
Partendo dalle armi, contiamo 10 novità, fra cui machete, machine gun, rocket launcher e nuovi tipi di granate (a frammentazione, a gas e la citata molotov), più alcuni gadget gustosi, come lo scudo anti-sommossa.
Capolavoro annunciato?
La modalità singleplayer si articolerà attraverso 6 campagne sequenziali, per un totale di circa 20 missioni di lunghezza e difficoltà variabili (in particolare, l'opzione di salvataggio sarà resa disponibile esclusivamente per le missioni più complesse ed articolate).
Ogni campagna sarà a tema con una particolare area geografica, quindi avremo missioni ambientate in Medio Oriente, in Asia, in Europa, nell'Artico e così via.
Benchè sia stata garantita un'avanzatissima intelligenza artificiale dei bot (del resto indispensabile per la campagnia e la modalità skirmish) non c'è stato modo di vedere alcunchè in movimento, a parte una demo non interattiva della prima missione. Ma siamo fiduciosi, anche perchè a Parigi il nostro Michele Borri aveva potuto testare con mano questo aspetto del gioco ed era rimasto piuttosto soddisfatto.
Da notare che dopo l'uscita del gioco, Valve prevede di rilascire attraverso pubblico download tutte le 10 armi e i nuovi oggetti di CZ, che potranno così essere integrati nell'originale Counter-Strike.
In questo modo le due comunità resteranno unite e soltanto chi vorrà apprezzare la modalità singleplayer sarà costretto ad acquistare la scatola del gioco.
Con questo possiamo affermare che Valve non sta ricercando con questo titolo una mera operazione commerciale, ma sta cercando di conquistare un territorio ancora inesplorato: staremo a vedere, ma siamo fiduciosi sul risultato finale!.
Senza Condizioni
Introdurre l'argomento Counter-Strike senza cadere in banali luoghi comuni è cosa quanto mai difficile, ma del resto quanti di voi non conoscono la Modification di Half Life che dopo aver occupato il trono di FPS più giocato della rete (ruolo che ricopre tuttora) è da tempo diventata un gioco stand-alone?
Da mesi la comunità mondiale di CS è in ansiosa (e preoccupata) attesa del nuovo capitolo di CS, quel Condition Zero di cui si è fatto un gran parlare, ma che fino ai losangelini giorni dell'E3 in pochi avevano visto in azione. Sotto l'esperta guida di un Doug Lombardi in gran forma, i giornalisti delle testate più importanti sono stati "iniziati" al nuovo Counter- Strike. Che poi tanto nuovo non è, come vedremo, ma merita comunque tutta la nostra attenzione...