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Diablo 4: Lord of Hatred, tutto quello che sappiamo sulla nuova espansione

Durante i The Game Awards è stato annunciato ufficialmente Lord of Hatred, la nuova espansione di Diablo IV in uscita nel 2026: ecco tutto ciò che sappiamo.

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   12/12/2025
Diablo IV: Lord of Hatred

Annunciata un po' a sorpresa ai The Game Awards - ma preceduta, come al solito, da qualche sfortunato leak - la nuova espansione di Diablo IV è realtà, e sembra che Blizzard abbia accelerato i lavori visto che abbiamo anche una data di uscita ufficiale: i giocatori torneranno a Sanctuarium il 28 aprile 2026 con Lord of Hatred, un titolo non proprio fantasioso (l'espansione precedente si intitolava Vessel of Hatred) che però rende l'idea dato che finalmente combatteremo Mefisto in persona.

In realtà molti giocatori da Sanctuarium non se ne sono mai andati, ma è indubbio che il titolo Blizzard abbia perso mordente nel tempo: tormentato dalla concorrenza spietata di Path of Exile 2 e dalle controverse scelte di design del suo stesso sviluppatore, Diablo IV non è riuscito a mantenere la presa che ci si sarebbe aspettati da un marchio di questa caratura. All'alba della stagione 11, dopo svariate aggiunte e modifiche che hanno profondamente ritoccato la natura e i sistemi del gioco rispetto al lancio, l'annuncio della nuova espansione potrebbe rappresentare un momento cruciale per capire in che direzione si sta muovendo Blizzard. Ecco cosa sappiamo.

Panoramica dell'espansione

Per il momento sappiamo giusto quello che Blizzard ha annunciato sommariamente in termini di narrativa, contenuti e promesse. Sicuramente questo sarà lo scontro finale con Mefisto: dopo la parentesi di Baal in Vessel of Hatred è giunto il momento di riportare lo sguardo sul vero pericolo per Sanctuarium. Il tempo è ormai agli sgoccioli e ai giocatori toccherà fare qualcosa che ormai sembra essere il cliché preferito di Blizzard: allearsi col nemico, in questo caso una rediviva Lilith.

La nuova espansione di Diablo IV è ambientata nell'isola di Skovos
La nuova espansione di Diablo IV è ambientata nell'isola di Skovos

Questa alleanza - che ricorda un po' troppo quella con Xalat'ath nei recenti aggiornamenti di World of Warcraft - ci condurrà a Skovos, la terra natia di Lilith e Inarius già menzionata in Diablo III dallo stesso Tyrael: si tratta di un'isola governata dalla Regina Amazzone e dall'Oracolo, un luogo geologicamente diversificato che combina foreste, terre vulcaniche e rovine sommerse. Inizialmente sarebbe dovuta essere un'ambientazione di Diablo III, ma all'epoca Blizzard decise di tagliarla all'ultimo momento sia perché non la trovavano tematicamente compatibile con il gioco, sia perché lo scenario ricordava un po' troppo quello del concorrente Titan Quest. Ora invece Skovos è tornata per restare.

Naturalmente le mappe di Skovos saranno piene di nemici di ogni genere: bestie, demoni, cultisti, creature marine e chi più ne ha più ne metta. Nemici che dovremo affrontare facendo leva su un nuovo sistema di progressione che metterà le sue prime radici nell'importante Stagione 11 e che prevede un nuovo livello massimo e una completa riprogettazione degli Alberi abilità. Naturalmente è ancora presto per scendere nel dettaglio, ma Blizzard ha anticipato il ritorno del Cubo Horadrico - che in Diablo II e Diablo III permetteva di sintetizzare nuovi oggetti ma non solo - e l'introduzione del Talismano, un manufatto che sbloccherà i bonus di completo: se questo significa che torneranno i completi vecchia scuola non è ancora chiaro e serviranno maggiori informazioni per capire se gli sviluppatori hanno cambiato idea rispetto alla loro filosofia di partenza.

Nell'espansione Lord of Hatred finalmente affronteremo Mefisto
Nell'espansione Lord of Hatred finalmente affronteremo Mefisto

Blizzard ha anche anticipato qualcosina sull'endgame, o "fine gioco" come lo chiamano ufficialmente in italiano: una compagine di contenuti che si spalancherà dopo aver concluso la campagna, e che include alcune novità oltre al solito loop di attività incentrate sull'accumulo di punti abilità e oggetti. Per cominciare avremo i Piani di Guerra, una dinamica che permette di scegliere autonomamente i contenuti da affrontare in base alle preferenze del giocatore.

Il meccanismo non è ancora molto chiaro ma sembra che potremo scegliere degli obiettivi specifici e ottenere delle ricompense aggiuntive completandoli, apportando però dei modificatori per aumentare il livello della sfida. L'Eco dell'Odio, invece, sembra una specie di modalità orda o sopravvivenza: descritta come una "lotta incessante" contro i nemici. Infine, e questo forse potrebbe essere il contenuto più bizzarro, sembra che potremo pescare nelle acque di Skovos: se si tratti di un minigioco passatempo o di un contenuto legato al combattimento non è ancora chiaro.

Skovos è un'isola caratterizzata da monti vulcanici, foreste e rovine sommerse
Skovos è un'isola caratterizzata da monti vulcanici, foreste e rovine sommerse

Come abbiamo detto, tutto questo arriverà il 28 aprile 2026, ma intanto è già possibile pre-acquistare il gioco in digitale, sbloccando una serie di contenuti omaggio, inclusa l'espansione Vessel of Hatred. Le edizioni disponibili saranno tre: una Standard che include solo le due espansioni; una Deluxe Edition che include anche la mascotte Brucius, la cavalcatura Basilisco di Skartaran, il pacchetto cosmetico Guardia del Paradiso Celeste, un Pacchetto Pass Battaglia Premium e ulteriori ricompense disponibili al lancio dell'espansione; infine, l'edizione Ultimate include tutti i contenuti della Deluxe Edition più il pacchetto armatura dei Cavalieri dell'Ombra, 3000 platini, la cavalcatura Destriero del Regno Splendente, il trofeo Nucleo della Perdizione, l'aspetto per il Portale Cittadino Ascesa dei Giusti e altre ricompense.

La caratteristica più importante da segnalare del pre-acquisto è sicuramente un'altra: non solo aggiungerà una scheda Forziere e due scomparti personaggio aggiuntivi all'account, ma sbloccherà anche tre oggetti decorativi per gli Alloggi di World of Warcraft e, soprattutto, la possibilità di creare e giocare anticipatamente una delle due nuove classi in arrivo con Lord of Hatred, cioè il Paladino.

Il Paladino

Lord of Hatred aggiungerà al gioco non una ma due nuove classi. Blizzard ha già svelato il Paladino - anch'esso anticipato da una build preliminare della Stagione 11, in effetti - mentre sulla seconda classe tiene la bocca cucita, affermando solo che sia "destinata a ridefinire il campo di battaglia": considerando l'ambientazione e la narrativa, è possibile che sia l'Amazzone già vista in Diablo II. Per il momento, però, possiamo concentrarci sul Paladino, una classe davvero attesissima e molto richiesta fin dall'inizio.

Il Paladino torna in Diablo IV con scudo e martelletti rotanti
Il Paladino torna in Diablo IV con scudo e martelletti rotanti

Figura assolutamente iconica nella storia del franchise, il Paladino rappresenta il campione per eccellenza di Sanctuarium: armato di spada e scudo, può invocare il potere della Luce per combattere i nemici, soprattutto i demoni che è nato per spazzare via dalla faccia della terra. Il Paladino di Diablo IV onora lo storico retaggio della serie Blizzard con le abilità che lo hanno reso celebre: le Aure, il Martello Benedetto, lo Scudo Benedetto e lo Zelo tornano tutte in pompa magna per la felicità dei nostalgici, che potranno rivederlo in azione con il nuovo stile grafico realistico dell'attuale incarnazione di Diablo.

Nonostante l'approccio più terra terra, però, Blizzard ha deciso di fare un passo in più in termini di spettacolarità e il suo nuovo Paladino rappresenta il culmine di venticinque anni di onorato servizio con una nuova abilità che gli permette di trasformarsi letteralmente in un angelo, assumendo la forma di Giudice ispirata al personaggio di Tyrael. A parte questo, la classe è rimasta fedele a se stessa: continua a usare le armi da mischia e reintroduce i danni sacri nel gameplay, definendo l'identità del Paladino grazie anche a un certosino lavoro sugli impatti e l'interazione coi nemici.

Il Sistema dei Giuramenti è la meccanica di classe distintiva del Paladino
Il Sistema dei Giuramenti è la meccanica di classe distintiva del Paladino

Per quanto riguarda la meccanica di classe, il Paladino si appoggia al Sistema dei Giuramenti, che praticamente distinguono e premiano tre stili di gioco specifici. Il Giuramento di Impeto privilegia l'uso dello scudo, conferendo abilità primarie come Botta di Scudo e Ultra come Fortezza, che impreziosisce la già possente difesa del Paladino.

Il Giuramento dello Zelota si concentra sul combattimento in mischia con la spada, aggiornando l'abilità Zelo e introducendo l'Ultra chiamata Zenit, che abbatte sui nemici una spettacolare spada sacra. Il Giuramento di Giudicatore si basa sul contrattacco: è uno stile ibrido che combina abilità storiche come Scudo Benedetto e Consacrazione. Infine, il Giuramento di Discepolo è quello che permette al Paladino di trasformarsi in un angelo e librarsi in volo per attaccare i nemici con abilità come Lancia dei Cieli.

Il Paladino di Diablo IV omaggia la storia della serie ma offre anche interessanti novità
Il Paladino di Diablo IV omaggia la storia della serie ma offre anche interessanti novità

Per il momento il nuovo Paladino di Diablo IV sembrerebbe aver spuntato tutte le voci nell'elenco della nostalgia, pur introducendo qualche piccola novità che dovrebbe comunque accontentare i vecchi fan e i neofiti della serie che non hanno mai giocato questa classe iconica. Resta da capire quanto sarà bilanciata rispetto alle altre e se manterrà un certo vantaggio iniziale per promuoverla al lancio dell'espansione, la quale - come abbiamo già detto - proporrà un'altra classe misteriosa. Lord of Hatred, in questo senso, sembra la manovra nostalgica perfetta per riportare Diablo IV sulla cresta dell'onda: a sentire Blizzard sembra tutto davvero promettente ma, quando si parla Diablo, sulla carta cosa non lo è?

È chiaro che Lord of Hatred è un'espansione che ammicca ai nostalgici perché probabilmente sarà anche l'ultima prima che il franchise torni in letargo. In un certo senso Blizzard si sta giocando tutto: se Diablo V si farà, in futuro, dipenderà anche dal successo di questa espansione. Diablo IV non ha riscontrato i consensi unanimi sperati e a Irvine ci hanno messo un po' a trovare la quadra, senza però mai mettere d'accordo tutti. In passato era successo qualcosa di simile con Diablo III, che tuttavia si era ripreso alla grande con la sua unica e apprezzata espansione Reaper of Souls: se Lord of Hatred riuscirà a imporsi, rovesciando la diffidenza dei giocatori che sono rimasti delusi dal nuovo corso e mantenendo la presa su quelli che invece l'hanno apprezzato e continuano a dedicarsi a Sanctuarium ogni stagione, lo scopriremo soltanto ad aprile.

CERTEZZE

  • Finalmente affronteremo Mefisto nello scontro decisivo
  • Il Paladino torna con un mix di nostalgia e innovazioni

DUBBI

  • Bilanciamento, progressione e contenuti da valutare in prima persona
  • Riuscirà a mettere finalmente d'accordo i fan di Diablo?