Prendo spunto da una nota avvelenata di Paolo Laurenti
su Multiplayer.biz (a proposito del comunicato stampa di Warrior Kings) per
ragionare un po' sulla chiusura irragionevole di alcuni siti internet del
settore che, dimostrando di non aver capito il nuovo modo di fare informazione
online, si tengono stretti i loro utenti per la paura di perderli. Purtroppo,
cari signori, su Internet non è difficile spostarsi da un sito all'altro e
cercare "di meglio". Ed è per questo che su Multiplayer.it non lesiniamo link a
destra e a sinistra. Se gli utenti devono cercarsi i loro link da soli, tanto
vale che glieli forniamo noi. O sbaglio? Chiudersi a riccio su Internet non
premia, e il mio collega Luca "Adso" Cassia lo sa, e infatti NGI è uno dei pochi
siti che non si fa mai scrupoli a linkare chiunque lo richieda, anche i suoi
diretti concorrenti.
Finchè i siti internet non diventeranno (semmai lo diventassero) tutti a
pagamento, niente può frenare un utente dal cercare "di meglio". Solo la
simpatia, la tempestività e la qualità del materiale possono convincere i
navigatori a passare prima da un sito piuttosto che da un altro, e se si è stati
abbastanza bravi, forse quell'utente deciderà che non gli serve proseguire la
sua navigazione in cerca di qualcos'altro. Volete forse pensare, egregi
colleghi, che i nostri utenti non conoscano i maggiori siti del settore?
Qui non è la carta stampata, qui non è pay-tv. Qui siamo su internet e le regole
del gioco sono diverse. Forse è il caso di ripassarle.