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Nonostante la puntualità, i presenti sono già molti. L’invito richiedeva l’abbigliamento in stile Matrix, e una buona quota degli invitati ha risposto all’appello. Occhiali da sole, abiti neri e pelle spuntano un po’ dappertutto (anche se effettivamente molte persone sono vestite normalmente). In ogni caso il colpo d’occhio è notevole. Mi avvicino all’ingresso per accreditarmi, e da uno spiraglio della porta ancora chiusa vedo uno scorcio di luci al laser, che aumentano il mio presagio di trovarmi davanti a una di quelle presentazioni che si ricordano. Dopo l’accredito ci viene chiesto di aspettare qualche minuto, per consentire di terminare gli ultimi preparativi. Intanto il flusso di persone si intensifica, e prima di poter entrare si ha l’impressione di trovarsi fuori da un locale alla moda. Il che non poi così distante dalla realtà.
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Finalmente è possibile varcare la soglia. La prima impressione è che qualcuno abbia staccato un pezzo di Hollywood e l’abbia trasportato. Il salone è una stuttura immensa, che da l’impressione di uno studio televisivo trasformato per l’occasione. Davanti a noi capeggia uno schermo gigante, dove scorrono le tipiche colonne di caratteri verdi, disegnati al laser. Con l’accredito definitivo ci viene consegnato un bracciale verde fosforescente, che fra l’atro ci permette di accedere al free bar. Superata l’ultima formalità, è possibile ammirare la location nella sua interezza. Sul lato destro tavolini e una fila sterminata di Playstation 2 e Xbox, e più defilata la sezione GameCube. Sul lato sinistro l’isola PC, e un bancone lungo come una piscina olimpionica.
Operate
La curiosità è tanta, e non posso perdere l’occasione di godermi il gioco avendo tutte le postazioni a disposizione. Sfrutto al meglio la possibilità giocando il gioco fino al sopraggiungimento del limite fisico (chi ha provato a giocare un gioco con controlli “WASD” da in piedi sa a cosa mi riferisco). Poi mi avvio verso il rinfresco. La fase successiva è costituita da rinfresco e momenti sociali al suono di musica a tema (fra i pezzi riconosciuti “smatch my bitch up” dei Prodigy e “Du hast” dei Rammstein), come da consegne, nell’attesa che la serata raggiunga il clou.
Look
Che puntualmente arriva. Tutto inizia con un abbassamento delle luci e il cambio della musica, che diviene ancora più “Matrix Style”. Presto si formano due ali di persone intorno allo spazio centrale, all’interno del quale sta per iniziare lo spettacolo. Si comincia con due performer, che si esibiscono in esercizi di sospensione e dentro a una curiosa sfera di plastica. Il tutto avviene sotto giochi di luci e laser, che danno alle due artiste un aspetto irreale. Terminata la prima performance, ecco arrivare il primo video. I dieci minuti successivi sono, per tutti ma soprattutto per gli appassionati, adrenalina pura: il tutto parte con un combattimento fra due protagonisti bendati (anche se a dire il vero sembra più uno stip tease), talmente notevole da non farci capire se conviene ammirare il combattimento e gli effetti speciali o la silohuette della protagonista. Poi il video accellera il ritmo, e quello che viene dopo è un mix di scene filmate e dal gioco, di esplosioni ed effetti speciali
Listen
Fine video, breve pausa. Poco dopo Paolo iacono, amministratore delegato della ora Atari Italia, raggiunge il palco scortato da una squadra di modelle. Spiega alla platea una breve storia del marchio Matrix, a partire dal primo film fino ad arrivare a progetti futuri, Una cosa particolarmente stuzzica l’immaginazione: il fatto che Matrix venga definito un progetto globale, dove film, gioco e serie animata si intrecciano per delineare un mondo. Molto interessante soprattutto il fatto che la trama del gioco sia stata scritta dai fratelli Wachowski in persona, e che nel gioco si potrà interagire con i personaggi dei film. Il discorso di Iacono termina con l’annucio al pubblico riguardante il cambio di nome: all’Armadillo succede il Monte Fuji, e Infogrames diventa a tutti gli effetti Atari. Applausi.
Watch
Ma lo spettacolo non è finito. I presenti si godono ancora il trailer del film Reloaded, che comunque visto su schermo gigante fa il suo bell’effetto anche quando lo si conosce praticamente a memoria, poi si passa a nuovi artisti performer, questa volta impegnati a emulare alcune delle movenze tipiche del film attraverso acrobazie a corpo libero e break dance. E poteva forse mancare il Kung fu? Naturalmente no, ed ecco giungere due lottatori (probabilmente cinture nere) che si impegnano in una dimostrazione. Lo spettacolo termina con un’ultima esibizione al nastro, con la quale gli artisti ci lasciano fra gli applausi.
Go
La serata è ben lungi dal giungere al termine. Infatti dopo qualche minuto i deejay di Radio 105 prendono il controllo della console, e iniziano ad animare quello che è il party vero e proprio. Qualche minuto per trovare il sound giusto e per superare il probabile stupore dovuto allo spettacolo precedente, e poi molti iniziano a ballare, mentre molti alti, caricati da quanto visto, si lanciano a provare il gioco in una delle numerosissime postazioni. Il tutto a ritmo di musica, e con le lettere al laser che di disegnano sullo schermo o sulle pareti. In un attimo colgo il colpo d’occhio e noto un particolare: anche i braccialetti fluorescenti sono frutto di studio, infatti il muoversi delle persone crea un effetto non dissimile dai caratteri in movimento. Nulla stasera è lasciato al caso.
Disconnect
La festa è ancora in corso di svolgimento quando l’ora si fa tarda e giunge il momento di abbandonarla. Un ultimo sguardo abbraccia la totalità della sala, che in pieno party evoca davvero un atmosfera da film. Abbandonare gli Studios è qusi faticoso, come staccarsi da qualcosa che coinvolge. Varcare la porta di uscita ha davvero il sapore di un logout improvviso. Abbiamo visto una nuova realtà, e siamo rientrati nella Matrice.
E ora... Screenshot!
Di seguito la galleria di tutti gli screenshot forniti alla stampa. Tutti per i vostri occhi!
Plug-In
Milano, ore 21.00. Curiosamente puntuale, forse per la mancanza dei cronici imprevisti, mi presento presso la location indicata per l’evento. Fin da subito capisco che le cose prenderanno una piega interessante. East End Studios è infatti situato all’interno di una grande struttura polifunzinale, pensata appositamente per eventi e spettacoli. A entrare, da l’impressione di una piccola Hollywood. E per un evento come quello di Enter The Matrix, non ci potrebbe essere posto migliore.
