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Fabular: Once upon a Spacetime, l'anteprima di uno strano gioco di combattimento

L'anteprima di Fabular: Once upon a Spacetime, uno strano gioco di combattimento con elementi roguelike in cui Medioevo e fantascienza s'incontrano.

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   01/06/2022

Vi confessiamo che una delle soddisfazioni maggiori di trattare di videogiochi, almeno per chi scrive, deriva dall'incontro con titoli di cui fino a un attimo prima non si sapeva praticamente niente, che però si rivelano incredibilmente intriganti. Capita, visto che ci sono migliaia di giochi in sviluppo contemporaneamente. L'ignoranza si trasforma improvvisamente in curiosità e si comincia ad aspettare qualcosa di cui si ha avuta un'esperienza soltanto minima, spesso indiretta. È il caso dell'anteprima di Fabular: Once upon a Spacetime, scritta dopo una breve dimostrazione del gioco fatta dagli sviluppatori, che ci ha lasciato una forte voglia di saperne di più e di giocare al titolo.

Gameplay

Uccidendo i nemici si recupera un po' di energia
Uccidendo i nemici si recupera un po' di energia

Fabular: Once upon a Spacetime è particolare sin dall'ambientazione. Racconta del furto del Sole da parte dei Void Lord e di una classe dominante troppo debole e rassegnata per poter fare qualcosa. Siamo in un Medioevo fantascientifico in cui i veicoli spaziali sembrano usciti dalle stalle di un castello. Sparano missili e laser, ma sembrano dei tozzi guerrieri corazzati, che impugnano spade e mazze con grande disinvoltura. Il giocatore veste i panni dell'ultimo esponente della famiglia reale in grado di fare qualcosa, che decide di contrapporsi ai Void Lord completamente da solo. Il tutto si traduce in un action roguelike in cui si combatte in scenari generati proceduralmente, contro nemici di vario genere. La presentazione fatta da Spiritus Games si è concentrata in particolare sui mezzi a disposizione del giocatore. Sin dall'inizio si potranno selezionare diverse astronavi da combattimento, ognuna con abilità uniche capaci di modificare enormemente le tattiche da adottare per vincere.

A noi è stata mostrata in particolare la classe Paladin, che come il nome fa intuire è molto versata negli scontri fisici e può sopportare una certa quantità di danni prima di cedere. Il gameplay è basato completamente sulla fisica, con dei combattimenti che appaiono estremamente tecnici, nonostante le mappe siano essenzialmente bidimensionali. Il giocatore deve imparare a controllare la sua astronave, dotata d'inerzia maggiore o minore a seconda del modello, e imparare a colpire al momento giusto utilizzando le armi a disposizione.

Nel filmato abbiamo potuto ammirare diverse evoluzioni dell'astronave, con attacchi laterali e altri più frontali. Ogni nave è comunque dotata di colpi più potenti, naturalmente più lenti, di altri più deboli ma più veloci. Ci è stata mostrata anche l'abilità speciale della classe Paladin, lo scudo, che consente di assorbire tutti gli attacchi.

Gli scontri di loro si aprono a molte iniziative da parte del giocatore, che può sfruttare la conformazione dei livelli a suo vantaggio per applicare diverse tattiche, usando ad esempio degli asteroidi come copertura o come modo per dividere gli avversari, potendo così affrontarli singolarmente. Comunque sia, molto dipende dall'astronave scelta, che è fondamentale per determinare lo stile di gioco adottabile.

Pur se generato proceduralmente, l'universo di gioco offre degli scenari affascinanti
Pur se generato proceduralmente, l'universo di gioco offre degli scenari affascinanti

Dopo ogni battaglia si può ovviamente raccogliere del bottino, utilizzabile immediatamente nel combattimento successivo (armi, potenziamenti della corazza e via discorrendo). Si riceve anche della moneta che serve per pagare i potenziamenti permanenti, ossia quelli che si mantengono anche in caso di morte (succederà spesso, soprattutto all'inizio). Accumulando esperienza si ricevono inoltre punti spendibili per aumentare le tre caratteristiche fondamentali delle astronavi: power, speed e capacity. Ognuna di queste ha poi delle abilità sbloccabili, che vanno scelte dal giocatore a seconda del suo stile di gioco.

Qualche considerazione finale

Medioevo e fantascienza insieme?
Medioevo e fantascienza insieme?

Dal punto di vista tecnico Fabular: Once upon a Spacetime ci è sembrato davvero ben fatto, considerando che si tratta di una piccola produzione indipendente, finanziata tramite Kickstarter. La pixel art è molto buona e le mappe, pur generate proceduralmente, offrono dei paesaggi spesso molto belli e ispirati, segno di un riuscita direzione artistica. La rotazione dei mezzi non disturba, mentre le animazioni di alcuni attacchi sono davvero molto belle. Alcuni scontri ci sono sembrati un po' scivolosi, ma probabilmente è dipeso dal motore fisico e dalla particolare impostazione scelta per il gioco. Certo, la versione giocabile dovrà dimostrare di poter reggere sulla lunga distanza, perché il rischio ripetitività è davvero concreto, considerando la formula di gioco abbastanza monotematica. Detto questo, il concept di Fabular: Once upon a Spacetime rimane davvero interessante e sicuramente merita di essere approfondito. Vedremo di provarlo quando uscirà in accesso anticipato.

Fabular: Once upon a Spacetime è un titolo particolare e come tale non è facile giudicarlo da una visione passiva. Sulla carta è pieno di caratteristiche interessanti e potrebbe rivelarsi un'idea vincente, ma bisogna vedere se sulla media / lunga distanza la sua formula semplice e accattivante non inizierà a mostrare qualche crepa, dovuta alla ripetitività.

CERTEZZE

  • Il gameplay basato sulla fisica sembra abbastanza fresco
  • L'ambientazione è ben costruita

DUBBI

  • Reggerà sulla distanza o diventerà estremamente ripetitivo?