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Fahrenheit - la prova

Dopo Omikron, la nuova fatica dei Quantic Dream è quasi pronta a rivelarsi al grande pubblico. Andiamo a vedere insieme cosa ci hanno riservato.

ANTEPRIMA di Rosario Salatiello   —   11/07/2005
Fahrenheit - la prova
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Il nuovo sogno di Quantic Dream

Dalla versione a nostra disposizione, giocabile solo attraverso i primi capitoli, si evince immediatamente quanto il team di sviluppo abbia incentrato i propri sforzi sulle emozioni suscitate dalla vicenda nel giocatore e nel coinvolgimento totale di quest’ultimo all’interno della vicenda. Una delle cose più interessanti è che ci troveremo a controllare non solo il ricercato presunto omicida, ma anche l’esatto opposto, vale a dire la coppia di poliziotti che gli dà la caccia, composta dalla bella Carla e dal suo compagno Tyler. Paradossalmente dunque, dopo aver cercato di occultare le tracce controllando Lucas, ci troveremo ad indagare sulla scena del delitto con la coppia di detective: niente di più scontato ed annoiante penserete, ed invece no, perché così facendo verranno fuori ulteriori dettagli sull’intera storia andando a comporre un mosaico di elementi. Nelle fasi in cui prenderemo il controllo di Carla e Tyler inoltre, sarà possibile scegliere quale dei due controllare, in modo da suscitare reazioni diverse nei personaggi con cui essi vengono a contatto (preferireste aver a che fare con una bella poliziotta che vi fa le domande o con un omone grande e grosso?) così come entrambi potrebbero essere in grado di scoprire nuovi elementi utili all’indagine.

Causa ed effetto

Il ruolo chiave ricoperto all’intero di Fahrenheit è assegnato alle scelte che il videogiocatore farà man mano che l’avventura andrà avanti: stando a quanto affermato da Quantic Dream infatti, anche l’azione più insignificante compiuta (o non compiuta) potrebbe portare ad un diverso svolgersi degli eventi futuri. A questo proposito, è molto significativa la sequenza che abbiamo avuto modo di vedere in una delle ultime fasi della preview version a nostra disposizione: Lucas si trova in un parco pubblico e, attraverso una visione, si accorge che un bambino sta per cadere in un lago ghiacciato rischiando la vita. Allo stesso tempo si avvicina però proprio il poliziotto che lo ha notato la sera prima, quella dell’omicidio, all’interno della tavola calda: cosa fare dunque? Salvare il bambino e farsi notare dall’agente oppure lasciarlo al suo triste destino senza correre il rischio di essere arrestati? Come abbiamo già affermato, di scelte di questo tipo il gioco sarà pieno e starà a voi decidere, entro il timer impostovi, quale azione sia meglio portare a termine. Tra scelte e dialoghi classici da avventura, non mancano però alcune sequenze più di tipo “arcade”: nelle fasi più concitate sarete infatti chiamati a premere determinate sequenze di tasti in brevissimo tempo, per permettere al personaggio controllato di schivare pallottole, compiere salti spettacolari ed altre azioni cinematograficamente esaltanti. Una piccola nota divertente va fatta a proposito del momento in cui ci dovessimo trovare a compiere degli sforzi: apparirà su schermo una barra orizzontale da riempire premendo in maniera alternata due tasti del nostro controller a velocità forsennata, non vi ricorda qualcosa? Un altro elemento che influenzerà lo sviluppo della storia in positivo, sarà la condizione psicofisica dei personaggi controllati: questa infatti oscillerà tra uno stato di riposo assoluto ed una condizione di depressione, la quale potrebbe portare il nostro alter-ego addirittura a suicidarsi. A modificare in positivo o in negativo tale condizione saranno proprio gli avvenimenti del gioco, se ad esempio vi metterete ad ascoltare musica otterrete dei punti in più verso lo stato migliore ma potreste perderne attraversando una fase particolarmente concitata o sbagliando un dialogo.

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Gli artisti del motion capture

Passando ad analizzare il comparto tecnico, lasciando ovviamente due mesi di margine (tanto ci separa dalla release date) al team di sviluppo, possiamo già affermare di essere di fronte ad un’ottima realizzazione: sebbene il numero di poligoni messi sullo schermo non faccia gridare al miracolo, i personaggi sono rappresentati in maniera molto convincente, in particolar modo quelli principali. Ma una nota particolare va sicuramente alle animazioni, che a memoria potrebbero essere le migliori mai viste: non è un caso infatti che la Quantic Dream abbia nel proprio ventre uno degli studios di motion capture più avanzati dell’intero continente europeo, tanto da dargli anche il nome di Quantic Motions. Visitando il sito https://www.quanticdream.com/quanticmotions/profile.php capirete di cosa parlo. La telecamera sembra seguire molto bene i movimento del personaggio, cambiando all’occorrenza luogo ed angolazione, ma in ogni caso sarà comunque possibile scegliere con l’apposito tasto quale differente inquadratura utilizzare. Il sistema di controllo ci è sembrato molto semplice, ma molto console oriented, pertanto un joypad sarà sicuramente un elemento in più per godersi Fahrenheit. Anche il sonoro non è da meno: le voci, già disponibili anche in italiano nella versione che abbiamo tra le mani, risultano molto credibili per ogni singolo personaggio, ma comunque per chi volesse giocare in inglese sono disponibili anche i sottotitoli nella nostra lingua. Oltre ai temi creati appositamente per il gioco, i quali già per canto loro sono egregiamente creati, saranno presenti anche alcuni brani celebri creati da band di fama mondiale.

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Conclusioni

Tirando le somme su quanto abbiamo avuto il piacere di vedere, possiamo dire che a Settembre avremo modo di consolarci dal ritorno al tran-tran quotidiano dopo il solleone di Agosto, sperando ovviamente che il gioco non subisca ritardi di sorta, ma mi sentirei di escludere tale ipotesi visto lo stato di avanzamento della preview version. Attendiamo con ansia l’uscita di questo Fahrenheit, ringraziando Atari per aver risollevato le sorti di questo progetto che ha le carte giuste per puntare in alto, molto in alto. Appuntamento al ritorno dalle vacanze!

Fahrenheit - la prova
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Il nuovo sogno di Quantic Dream

Immaginate di essere seduti ad un tavolo a mangiare, mentre fuori la bufera di neve riveste di bianco la città di New York. Ad un certo punto andate in bagno ed una forza misteriosa, fuori dal vostro controllo, vi manovra come una marionetta facendovi commettere un omicidio all’interno della toilette del locale: questo è l’inizio di Fahrenheit, al secolo conosciuto anche come Indigo Prophecy, del quale grazie ad Atari (che ha avuto il merito di evitare all’intero progetto un futuro nebuloso) siamo riusciti a vedere una demo con le prime fasi del gioco sviluppato da Quantic Dream, la software house di David Cage che qualche anno fa ottenne molti elogi grazie all’avventura Omikron – The Nomad Soul. A distanza di più di un lustro, l’intenzione sembra essere la stessa, grazie ad un titolo che promette coinvolgimento ed adrenalina alle stelle.
Dopo la breve introduzione delle menti che si trovano dietro alla produzione di questo gioco, torniamo dove avevamo lasciato Lucas, il protagonista della storia: rinvenuto dal proprio stato di attore-spettatore, egli si accorge ben presto di aver commesso un omicidio e di averne lasciato tracce un po’ ovunque, mentre sfortuna vuole che un poliziotto si trovi proprio all’interno della tavola calda a prendere un caffé dopo la sfiancante giornata di lavoro. In preda al panico, a Lucas non resta altro che darsi alla fuga, con l’intenzione di scoprire cosa si nasconde dietro a quanto avvenuto.