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First Class Trouble, il provato di un gioco dalle forti dinamiche sociali

Abbiamo provato First Class Trouble, un gioco dalle forti dinamiche sociali, che fa pesantemente il verso ad Among Us.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   03/02/2021
First Class Trouble
First Class Trouble
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Immaginate di essere in viaggio nello spazio a bordo di una lussuosissima astronave e che qualcosa non vada per il verso giusto. L'intelligenza artificiale che dovrebbe supportarvi e rendere il vostro soggiorno il più possibile confortevole e piacevole impazzisce, iniziando a pompare tutto l'ossigeno fuori dallo scafo, al solo scopo di farvi morire soffocati. L'unica speranza di salvarvi è disattivarla, raggiungendo il suo nucleo operativo. Questo è ciò che sta accadendo sulla ISS Alithea, dove il computer C.A.I.N. (central artificial intelligence network), che evidentemente non è il guardiano di suo fratello, ma nemmeno il nostro, ha deciso di dare il ben servito ai suoi ospiti rendendoli dei detriti cosmici, nonostante il prezzo pagato per il biglietto (è proprio vero che di certe agenzie di viaggi non ci si può fidare).

First Class Trouble 12

I nostri eroi improvvisati dovranno quindi collaborare per arrivare a spegnerlo, facendo però attenzione alle difese alzate dalla scorbutica intelligenza artificiale, rappresentate dai Personoid, ossia degli impostori robotici, in tutto e per tutto identici a degli esseri umani, che hanno come unico scopo quello di eliminare i passeggeri infiltrandosi in mezzo a loro, prima che raggiungano il loro obiettivo. Se la formula di gioco vi sembra familiare è perché lo è: First Class Trouble, che abbiamo provato insieme agli sviluppatori di Invisible Walls, è un gioco che ruota attorno a delle forti dinamiche sociali e che concettualmente somiglia in modo quasi sfrontato ad Among Us.

Editor dei personaggi

First Class Trouble 08

Dopo aver creato il nostro avatar, il gioco ci assegna un ruolo che è noto solo a noi: passeggeri o personoid, portandoci quindi in una lobby in attesa degli altri giocatori. L'intero gameplay si regge sul sospetto che chiunque possa essere un impostore (ce ne può essere più di uno per partita), ma ne riparleremo poi. Facciamo un passo indietro. L'editor di personaggi è molto ricco e offre una vasta scelta di modelli umani e di abiti indossabili, tra accappatoi, completi eleganti e vestiti casual. Naturalmente sono previsti anche dei contenuti aggiuntivi, che saranno distribuiti seguendo il modello economico degli eventi stagionali, tanto caro ai giochi online moderni. Di tanto in tanto, saranno anche organizzati degli eventi unici per la comunità, di cui però non c'è stato svelato niente (del resto il gioco è appena uscito in Accesso Anticipato, quindi dare certe informazioni sarebbe stato prematuro). Insomma, ci troviamo di fronte a un live service puro che, visto il genere cui appartiene, era inevitabile. Da sottolineare che tutti gli oggetti legati alla monetizzazione saranno solo cosmetici, quindi non altereranno in alcun modo il gameplay. Comunque sia torniamo a noi e alla nostra IA impazzita.

Gameplay

First Class Trouble 02

La versione Accesso Anticipato di First Class Trouble offre quattro scenari differenti, tutti a loro modo unici: il centro commerciale, la spa, il ristorante e il casinò, oltre all'area dove si trova C.A.I.N. stesso. Tra una zona e l'altra i giocatori sopravvissuti possono votare per accusare gli altri di essere dei personoid. A prescindere che lo sia o meno, chi riceve più voti finisce espulso dalla nave, mentre gli altri possono proseguire. Il gameplay in sé punta moltissimo sulle chat vocali. Ne parliamo al plurale perché ce ne sono due: una collettiva, in cui tutti i giocatori comunicano tra di loro, e una dedicata ai soli personoid, con cui possono accordarsi sulle mosse da compiere per eliminare gli altri.

Uno degli aspetti più problematici del gioco, risolto però brillantemente, è la sua natura 3D: lì dove Among Us riesce facilmente a chiudere la visuale grazie all'inquadratura dell'azione a volo d'uccello molto ravvicinata, First Class Trouble lavora maggiormente di fino, offrendo un level design labirintico, pieno di stanze isolate e piccoli puzzle che spingono i giocatori a distanziarsi. In questo modo i personoid ottengono un discreto margine di manovra, che, unito ai loro poteri speciali, come quello di poter vedere i giocatori attraverso i muri, che consente loro di sapere sempre dove si trovano gli altri, rende l'azione molto tesa.

I mezzi con cui i personoid possono uccidere le loro vittime sono diversi. Ad esempio possono bruciarle, oppure affogarle, o ancora spaccar loro qualcosa di pesante in testa, o rinchiuderle in una cella frigorifera, o fulminarle, o fare in modo che siano accusate tra un'area e l'altra. L'occasione fa il personoid assassino, per parafrasare un noto proverbio. Il fatto che gli oggetti interattivi delle varie mappe siano posizionati casualmente aiuta non poco ad aumentare la varietà delle occasioni di omicidio. L'importante è non agire d'impulso ed evitare di farsi scoprire subito compiendo delle azioni sospette davanti a tutti. Anche fingere nella chat vocale è di grande utilità. Forse più di tutto il resto.

Come avrete capito, per imparare a giocare a First Class Trouble non bisogna sviluppare chissà quale abilità, ma solo capire come rapportarsi con gli altri, senza esporsi troppo. Certo, l'esperienza aiuta, ma l'obiettivo non è tanto quello di vincere, quanto quello di giocare di ruolo. Paradossalmente ci si può divertire anche morendo, soprattutto se si gioca con qualche amico con cui si è in confidenza. Comunque sia una volta trapassati non si finisce completamente fuori dal gioco, ma ci si reincarna in un aspirapolvere robot, diventando degli spettatori liberi di muoversi per le mappe. Naturalmente non si può più parlare con gli altri, ma volendo si possono ripulire gli ambienti dalla sporcizia, in attesa della fine della partita.

L'impressione che abbiamo avuto giocando a First Class Trouble è che si tratti di un prodotto perfetto per live stream e affini, da giocare tra gruppi affiatati. Di nostro crediamo che potrà avere davvero successo solo se sarà accolto a braccia aperte dagli streamer. D'altro canto il gioco in sé non è male e sembra realizzato con grande competenza. Sicuramente ciò che abbiamo provato sarà modellato nei prossimi mesi seguendo i suggerimenti della comunità dei giocatori, ma la base di partenza è già di suo ottima. Staremo a vedere se diventerà un nuovo fenomeno o se sparirà nel nulla come un clone qualsiasi.

CERTEZZE

  • Dinamiche sociali apparentemente ben costruite
  • Level design intelligente per il tipo di gioco

DUBBI

  • La puzza di Among Us è davvero forte
  • Supporto tutto da verificare