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God of War 2: Divine Retribution

L'avevamo lasciato sul tetto del mondo, ma il passato è sempre in agguato, la nostra prova del seguito del miglior action del 2005!

ANTEPRIMA di Antonio Fucito   —   18/05/2006
God of War 2: Divine Retribution
God of War 2: Divine Retribution
God of War 2: Divine Retribution

Le differenze si cominciano a notare a partire dalle spade utilizzate da Kratos, non più quelle di Chaos ma provenienti direttamente da Athena, più distruttive delle precedenti (le abbiamo viste nel finale del primo capitolo) e che permettono di aggrapparsi e roteare attorno ad appositi grappoli, allo scopo di superare burroni o altri terreni insidiosi. La seconda differenza risiede nelle animazioni e nei vari metodi che ha Kratos per uccidere i nemici, una volta ad esempio agguantati con il tasto cerchio, e che saranno ancora più cruenti, ma se vogliamo giustificati dal periodo storico e dal background del gioco. Anche le mini sequenze di tasti da premere per uccidere definitivamente gli avversari più grandi saranno più articolate e varieranno anche per lo stesso nemico, in modo da rendere l'azione mai monotona e sempre divertente. Un aspetto che invece cambierà completamente sarà rappresentato dalle magie a disposizione e dal loro impiego. Innanzitutto saranno divise in due grosse famiglie, quelle basate sugli elementi ghiaccio e vento, potranno poi essere potenziate acquisendo le sfere rosse rilasciate dopo l'uccisione dei nemici ed infine saranno utilizzabili anche in movimento (senza possibilità di saltare però) come accade proprio nella demo, dove mediante la pressione del tasto L2 e del cerchio, Kratos scaglierà a ripetizione frecce di energia dal proprio arco.

God of War 2: Divine Retribution
God of War 2: Divine Retribution
God of War 2: Divine Retribution

La demo è ambientata nei pressi di un grosso tempio, governato dalla sorella di Medusa (che abbiamo mandato a peggior vita nel primo capitolo), decisa a non fare la stessa fine e che rappresenterà un dei boss più importanti dell'intero gioco. Ad una nostra precisa domanda Cory Barlog, director del gioco, ha affermato che in Divine Retribution ci saranno molti più boss di dimensioni estreme, una delle poche mancanze del primo capitolo, e tutti saranno estremamente competitivi e divertenti da abbattere. Già all'interno della demo ce ne sono un paio molto grandi e difficili, ma lo stesso Barlog ci assicurato che non saranno nulla a confronto di quelli che Kratos incontrerà durante tutto il suo cammino. Proseguendo nella demo abbiamo potuto notare il ritorno di alcuni vecchi nemici e l'introduzione di nuovi. Ad esempio alcuni scheletri oppure degli zombie, accompagnati ovviamente da nuove animazioni e metodi per essere mandati al creatore. Oppure ancora i ciclopi, che in questo secondo capitolo utilizzeranno anche elementi degli sfondi per attaccare Kratos, che a sua volta interagirà maggiormente con lo scenario per procurarsi strade d'uscita e per abbattere i nemici. Ad esempio, durante la demo, dovrà utilizzare alcuni corpi da posizionare per aprire dei passaggi oppure con la sua forza bruta dovrà far cadere una colonna per avere la meglio dei nemici. Un ulteriore nuovo elemento che abbiamo potuto notare giocando la demo è la "collaborazione" che avverrà tra alcuni di essi: ad un certo punto infatti Kratos si trova a dover affrontare un ciclope e alcuni altri piccoli mostri, che appena potranno saliranno in groppa al ciclope stesso e lo "controlleranno", rendendolo ancora più feroce e difficile da abbattere. Una buona strategia sarà quindi quella di disarcionare prima il più piccolo, in maniera tale poi da concentrarsi sul ciclope e farlo fuori più facilmente. Questi tipi di scontri dovrebbero essere molto frequenti durante il gioco e dovrebbero aumentare quindi il grado di varietà e strategia nei combattimenti.

God of War 2: Divine Retribution
God of War 2: Divine Retribution
God of War 2: Divine Retribution

Non vi sarà sfuggita certamente, tra i vari filmati disponibili sul gioco, la sequenza nella quale Kratos si trova a dover combattere per i cieli a cavallo dei Grifoni, ebbene, questa parte sarà interamente giocabile durante l'avventura e rappresenterà uno degli elementi più spettacolari dell'intero titolo sviluppato presso gli studi Sony di Santa Monica. God of War 2: Divine Retribution a quanto pare mescolerà quindi sapientemente vecchi e nuovi elementi di gioco e dopo la nostra prova non possiamo che attendere con trepidazione la sua uscita e credere fermamente che il titolo ha tutte le carte in regola per essere apprezzato almeno alla pari del suo illustre predecessore.

Dopo il primo capitolo lo avevamo lasciato sul trono dell’Olimpo, ma ancora tormentato dall’uccisione di moglie e figlio, e proprio da qui partono le vicende di God of War 2, annunciato a sorpresa e ancora su Playstation 2 per il prossimo Febbraio. Al lavoro non parteciperà direttamente David Jaffe, ma il materiale lasciato fuori dalla realizzazione del primo capitolo e l'enorme successo riscontrato (per molti infatti God of War rientra tra gli action/adventure più belli di tutti i tempi) hanno portato alla realizzazione di questo sequel su una piattaforma che ha una base di installato certamente enorme. Quali sono stati gli ingredienti del successo di questa serie? Un'ottima calibrazione della difficoltà, nessun caricamento (almeno visibile) durante il gioco, storia e ambientazioni accattivanti, tanta violenza mai gratuita, un sistema di gioco e di controllo adeguati e una telecamera dal taglio cinematografico. Divine Retribution era presente all'E3 appena concluso sottoforma di demo giocabile, che ovviamente abbiamo provato in ogni minimo dettaglio. Il motore grafico che muove questo sequel è esattamente lo stesso del primo capitolo, rifinito nelle animazioni e in alcuni particolari secondari. Poco male, visto che GOW rappresenta sicuramente una delle migliori espressioni di sfruttamento di PS2 e, magari in modalità progressiva, non sfigurerà di certo nemmeno con questo sequel. D'altronde i 60 frame al secondo, l'assenza di caricamenti e l'alta spettacolarità dell'azione sono sempre un biglietto da visita molto valido. Anche il sistema di controllo, che funzionava già benissimo, non ha subito grosse variazioni e quindi una volta presi il pad alla mano non abbiamo avuto problemi, familiarizzando immediatamente con le azioni del protagonista principale.