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GRID, video anteprima in attesa dell'uscita

Abbiamo testato la versione definitiva di GRID qualche ora, per capire fino a che punto il ritorno della serie meriti attenzione da parte degli appassionati

PROVATO di Aligi Comandini   —   23/09/2019

L'inizio di GRID è una cristallina dichiarazione d'intenti: il giocatore viene scagliato nel bel mezzo di una serie di corse appartenenti a varie specialità, durante le quali gli vengono introdotte le meccaniche di base, e si mette subito in chiaro quanto diverse possano essere le discipline a sua disposizione. Non è certo un espediente nuovo - specialmente nei Forza Horizon abbiamo già potuto godere di "antipasti" di questo tipo, persino più spettacolari - ma nel titolo di Codemasters manca molto del bombastico contorno dei capolavori arcade di Playground Games, e l'intro non serve quindi a dimostrare da subito le potenzialità del gameplay all'interno di un prodotto che offre contenuti massicci anche al di fuori delle gare vere e proprie, bensì a mettere in chiaro come questo sia il fulcro dell'intera esperienza, ancora più di quanto non lo sia in titoli con alle spalle ben altri investimenti. Certo, GRID è un racer arcade a sua volta, e appartiene a una serie che di questo sottogenere ha per certi versi fatto la storia... tuttavia si tratta di un gioco sensibilmente diverso da quelli a cui siamo abituati, e tutto grazie a una manciata di trovate brillanti, che riguardano quell'intelligenza artificiale fin troppo snobbata quando si tratta di corse digitali.

Non va a Diesel, va a rabbia

Mettiamo subito le cose in chiaro: GRID ha un modello di guida complesso, ma anche ad aiuti in larga parte disattivati le sue automobili non si comportano in modo particolarmente realistico (seppur la complessità tipica del modello fisico di Codemasters si noti, e in possesso di un volante le sensazioni alle volte si avvicinino più del dovuto a racer ben più simulativi). Il gioco è pensato per essere, alla base, una allegra sinfonia di derapate, sportellate, e sorpassi da infarto, il cui concetto fondamentale risiede nella volontà di restituire al giocatore l'esperienza di una "vera" competizione anche nella campagna in single player. Laddove altri titoli cercano di farlo scommettendo tutto sul lento ma inesorabile perfezionamento legato alla padronanza delle meccaniche, GRID punta, come accennato sopra, sugli avversari, inserendo nel gioco un sistema di Nemesi e un contatto diretto con il proprio compagno di squadra, che mutano sensibilmente l'esperienza in gara.

Grid 3

Ci spieghiamo meglio: alla base l'intelligenza artificiale degli avversari nel titolo Codemasters è già di ottima fattura, e questi evitano con serenità il tanto temuto trenino grazie a comportamenti molto naturali che li fanno sembrare piloti con caratteristiche uniche e quasi umane. Quando però nel gioco si esagera con la guida aggressiva (le "sportellate" appunto) è possibile che uno di quei corridori che avete scelto di usare come sponda durante le curve si inalberi con il vostro alter ego virtuale e inizi a comportarsi con voi allo stesso modo, il tutto con un sensibile aumento delle sue capacità. Il risultato? Un titolo di guida dove correre senza ritegno ha delle conseguenze, e persino a difficoltà normale si notano grossi cambiamenti negli equilibri di una competizione per via delle vostre azioni.

Spostati e fammi passare!

All'interessante idea delle Nemesi si affianca anche il compagno di squadra: un'altra I.A. influenzata dal giocatore, la cui strategia di gara può venir modificata parlando con il proprio team via radio. Il risultato a fine corsa del vostro partner non va sottovalutato, poiché vi porta denaro extra, e le sue caratteristiche cambiano in base ai risultati e a cosa gli chiedete di fare, con tanto di pattern caratteriali mutevoli (per chiarirci, potrebbe odiarvi attivamente ed essere un campione, o essere il perfetto gregario ma una pippa atomica al volante). Si tratta di un'altra aggiunta curiosa, tuttavia la sua effettiva influenza sui tornei non è particolarmente percettibile in poche ore di prova, e quindi dovremo sperimentare più a fondo prima di dare un preciso giudizio. Tornando alla nemesi, invece, abbiamo potuto osservare subito il suo effetto, laddove i primi test con GRID non ci avevano permesso di godere particolarmente della varietà del sistema. Non siete limitati a un singolo nemico per corsa, dopotutto, e far arrabbiare vari corridori può creare una simpatica banda di avversari desiderosi di finirvi, con risultati a volte esaltanti (o esilaranti) durante una gara.

Grid 4

Non ci credete? Beh, allora sappiate che in una delle primissime corse dell'intro, ci siamo trovati in testa a testa con un corridore che fino a quel momento gravitava nelle posizioni di metà classifica, solo per via della furia con cui ha voluto rincorrerci dopo un contatto abbastanza disonesto; o ancora, che in una gara Formula sbattere fuori pista alcuni avversari li ha portati a "murarci" in fase di sorpasso con manovre pericolosissime, pur di non farci guadagnare il podio. Tutto questo, non bastasse, si amplifica enormemente alle difficoltà più elevate, e anche se non c'è stato modo di vedere in toto le evoluzioni degli avversari nei tornei più brutali, non vediamo l'ora di comprendere dettagliatamente il loro sviluppo in competizioni prolungate (anche perché le nemesi delle prime gare rimangono per tutto il singolo evento).
Ottimo anche il comparto tecnico, con una gran gestione dell'illuminazione e degli effetti atmosferici, modelli delle auto ben dettagliati, un sistema di danni piuttosto completo (anche se non brutale come quello dell'originale), e una massa di contenuti e discipline da non sottovalutare. C'è, insomma, ancora tanto da capire, tra multiplayer tutto da provare e test vari da fare. GRID non è certo un arcade racer semplicistico comunque, questo è già più che certo.

Il nuovo pargolo di Codemasters riesce a prendere l'essenza dell'originale Race Driver: GRID, e ad evolverla, all'interno di un titolo non solo contenutisticamente più massiccio dei predecessori, ma anche molto più innovativo. Difficile al momento dire fino a che punto il sistema Nemesi e la presenza di un intelligenza artificiale più evoluta di quanto prevedibile possano ringalluzzire l'esperienza, ma per ora le nostre sensazioni sono più che positive. Non resta che attendere la recensione.

CERTEZZE

  • Gameplay solido e godibilissimo
  • Sistema nemesi estremamente interessante e I.A. particolarmente evoluta
  • Contenutisticamente lodevole, con molta varietà

DUBBI

  • Qualche singhiozzo tecnico
  • Difficile al momento valutare l'impatto effettivo delle novità sull'esperienza