Da qualche tempo Ubisoft ha lanciato l'etichetta "games for everyone", sotto la quale vengono raccolti - come facilmente intuibile - tutti i titoli casual, o comunque destinati ad offrire esperienze di gioco adatte ad un pubblico particolarmente ampio. A tale collana appartiene anche la serie "Il mio Coach", che per quanto riguarda il nostro Paese ha debuttato con due prodotti ben distinti ma ugualmente interessanti: Il mio Coach di benessere controllo il mio peso e Il mio Coach arricchisco il mio vocabolario. Scopriamoli assieme...
Ci vuole un fisico bestiale
E' interessante notare come, nell'ambito del casual gaming (e non solo), Nintendo sia in grado letteralmente di fare tendenza, inaugurando veri e propri nuovi generi che poi vengono spesso sommersi di titoli simili prodotti da terze parti. E' stato così con Brain Training, che ha aperto la strada agli sviluppatori di intelligenza e memoria, e sembra che analogo destino sia destinato ad averlo anche Wii Fit. Ma se è vero che il personal trainer virtuale della casa di Kyoto è una questione che riguarda solamente la fortunatissima home console, Ubisoft ha avuto quindi l'intuizione di aprire le danze anche su DS, sviluppando quello che è il primo vero assistente alla forma fisica disponibile sul portatile a due schermi.
Intitolato Il mio Coach di benessere controllo il mio peso, la fatica della casa transalpina si rivela fin dal principio come un titolo ben realizzato e interessante, ben lontano dal rappresentare un semplice clone in forma ridotta del già citato Wii Fit. La filosofia che conduce il prodotto è infatti quella di stimolare l'utente a rendere più sana e salubre la propria condotta di vita, con una serie di suggerimenti e di esercizi che non si limitano solamente all'attività motoria, ma comprendono anche indicazioni alimentari e comportamentali. Per esempio ci sono le "prove", divise per tipologia e tempo concesso per la loro esecuzione; tra queste, camminare fino al supermercato tornando con le buste della spesa, o farsi una tisana alle erbe, o non saltare nessuno dei prossimi tre pasti, o correre per 10 minuti durante la pubblicità in tv e via dicendo. Un'altra sezione è quella dell'attività fisica, dove in realtà più che suggerire flessioni, addominali e quant'altro, il programma preferisce riepilogare ciò che il giocatore ha fatto durante la giornata, che siano pulizie in casa, ginnastica, sport vari per poi calcolare approssimativamente quanta energia è stata bruciata tramite esse. In maniera analoga l'"equilibrio energetico" riassume tutti i pasti consumati per determinare se sono state assunte calorie in maniera corretta rispetto al proprio stato fisico. Ma l'elemento distintivo è con ogni probabilità legato alla presenza di un pedometro, incluso nella confezione di vendita, capace di contare i passi percorsi e trasferire infine tali dati direttamente nel software, inserendo la stessa periferica nello slot GBA del Nintendo DS. Un oggetto dal look robusto, per nulla "giocattoloso" e perfettamente in grado di svolgere il suo compito con sufficiente precisione. Conclude l'offerta de "Il mio Coach di benessere" una serie di minigiochi e quiz legati all'argomento, e alcune schede di approfondimento con ulteriori suggerimenti sull'importanza di camminare, come combattere la fame, suggerimenti su tempi e modi per mangiare a tavola, per l'assunzione di verdure eccetera. Il prodotto di Ubisoft può quindi difficilmente essere considerato come un gioco, quanto piuttosto come un autentico manuale di consigli per migliorare le proprie abitudini ed eventualmente perdere così qualche chilo in eccesso, e allo stesso tempo come un'agenda elettronica dove riepilogare alimentazione e attività fisica per vedere quanto queste siano corrette ed quilibrate. Le basi scientifiche e didattiche ci sono tutte, e Il mio Coach di benessere può diventare un prezioso alleato per chi voglia approfondire tale argomento o sia interessato a questo genere di argomenti.
Le poche critiche che possono venir mosse al titolo Ubisoft sono quindi legate strettamente ad alcuni aspetti della realizzazione tecnica, come per esempio l'aspetto estetico fin troppo stilizzato e minimalista; forse in tal senso si sarebbe potuto fare qualcosa di più per rendere maggiormente gradevole lo scorrimento tra i vari menù, anche considerato il fatto che non sempre questa procedura è rapida e scorrevole come si potrebbe desiderare, con passaggi ripetuti e una generale prolissità del proprio assistente. Inoltre dispiace che non esista la facoltà di inserire più utenti contemporaneamente bensì solo uno, limitando un po' il fattore di confronto con familiari che spesso è ritenuto elemento importante in questo genere di produzioni.
Te lo imparo io l’itagliano
Il secondo titolo della collana Il mio Coach tratta invece un argomento completamente diverso, anche se non per questo meno importante rispetto alla cura della propria forma fisica. L'oggetto de "arricchisco il mio vocabolario" è infatti proprio quello di aumentare il numero di vocaboli presenti nel proprio bagaglio culturale, consentendo così di poter dar vita a conversazioni più variegate e comprendere il senso di una maggiore quantità di termini. Non è infatti una novità il fatto che ognuno di noi tenda ad adoperare un numero di parole davvero esiguo nell'uso comune, appianando così la propria capacità dialettica e svilendo la versatilità e completezza della nostra lingua.
Una premessa interessante quindi, che viene sviluppata con una formula piuttosto classica: una serie di minigiochi da affrontare possibilmente a cadenza quotidiana, per poterne così sbloccare di nuovi o aumentarne il livello di difficoltà. Ovviamente non mancano tutta una serie di statistiche per tener conto dei propri progressi, e un autentico "programma di lavoro" con un tot di esercizi da fare al giorno. La lista delle prove a disposizione, pur non molto robusta, riesce a garantire una discreta varietà: "lettera mancante" in cui appunto va completata una parola su schermo, "alternative" dove va selezionato il corretto significato di un vocabolo tra due definizioni, "lettere di pasta" in cui vanno trascinate delle lettere per formare una parola, "bloccolettere" ovvero una specie di tetris lessicale, "parole miste" dove vanno associati dei vocaboli ai corretti significati, e "parola misteriosa" in cui si agisce su una sorta di cassaforte. Malgrado la ripetitività sia per forza di cose dietro l'angolo, l'enorme quantità di parole presenti (oltre 16.800) e il supporto del dizionario Zanichelli per le definizioni e i termini consente di trovare un sufficiente stimolo, che ovviamente viene amplificato dalla reale volontà dell'utente di arricchire il proprio vocabolario. In tal senso il prodotto Ubisoft sembra essere in grado di fare ciò che promette, anche se la necessità di interessare un pubblico decisamente ampio per forza di cose ne restringe l'interesse per chi già parte da un livello abbastanza elevato. Va inoltre considerato che la "quota giornaliera" richiesta dal gioco presuppone sessioni di oltre mezz'ora
in cui è necessario ripetere anche due o tre volte le stesse prove, rischiando di avvicinare così la situazione finale più alla sensazione del "dovere" tipico della scuola che al piacere di un passatempo istruttivo come dovrebbe invece essere. Da segnalare la modalità multigiocatore in wireless locale, anche con una sola cartuccia, e la presenza di 3 slot di salvataggio per poter così confrontare le proprie prestazioni in famiglia. Ottimo il riconoscimento della scrittura, mentre sul versante estetico va segnalata una qualità grafica sufficiente ma con poca personalità. Tutto sommato però, Il mio Coach arricchisco il mio vocabolario può contare su una relativa originalità e su una indiscutibile capacità di raggiungere lo scopo prospettato, fattori che lo rendono quindi un titolo consigliabile.