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Lightyear Frontier: agricoltori su un mech? L'abbiamo visto in anteprima

Durante l'evento di ID@Xbox dedicato alla stampa abbiamo visto in anteprima un po' di nuovo gameplay di Lightyear Frontier, una rilassante avventura agricola futuristica.

Lightyear Frontier: agricoltori su un mech? L'abbiamo visto in anteprima
ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   06/02/2023

Che i survival crafting games siano diventati tra i più grandi successi del mondo dello sviluppo indipendente non è certo una novità, ma parallelamente a questi titoli anche un altro genere parzialmente accomunabile sta vivendo una seconda giovinezza. Parliamo dei "titoli agricoli": quei videogiochi che, ispirati da serie come Harvest Moon, vedono di norma chiunque li approcci alle prese con un gameplay ben lontano dalla tensione e dalla pericolosità di situazioni dei survival appena tirati in ballo, concentrato sulla raccolta di risorse, e sul lento e ponderato sviluppo della propria fattoria (o, a volte, delle relazioni con chi la circonda).

Stardew Valley è sicuramente uno degli esempi più popolari, oltre che una dimostrazione di quanto questa formula all'apparenza semplice possa in realtà nascondere notevole complessità e ore di rilassato divertimento. È plausibilmente proprio per via di queste potenzialità nascoste che vari sviluppatori negli ultimi anni hanno cercato di evolvere ulteriormente il tutto, anche allontanandosi dalle granitiche basi che la saga giapponese usata come stampo dalla maggior parte dei team ha messo in campo.

Tra questi FRAME BREAK, un piccolo team svedese, è partito da un'idea tanto semplice quanto peculiare nata da una singola domanda: come cambierebbe la gestione di una fattoria con a disposizione un futuristico esoscheletro meccanico?

Abbiamo visto il loro pargolo, Lightyear Frontier, durante la presentazione dedicata alla stampa di ID@Xbox e, seppur meno frenetico e spettacolare di altri indie moderni, il progetto sembra avere le carte in regola per distinguersi dagli emuli. E no, non è solo per via dei mech.

Mechfarmer

Questo è il vostro mech in Lightyear Frontier. Come potete vedere ricorda una sorta di trattore riconvertito, ma potrete personalizzarlo nel dettaglio
Questo è il vostro mech in Lightyear Frontier. Come potete vedere ricorda una sorta di trattore riconvertito, ma potrete personalizzarlo nel dettaglio

Il lavoro di FRAME BREAK colpisce pressoché subito con il suo look essenziale ma non banale. È a tutti gli effetti un gioco 3D in prima persona dove tutto viene fatto dal cockpit del proprio robottone bipede (salvo non gli abbiate montato dei cingoli), eppure è quanto di più lontano si possa immaginare dall'estetica dark e impersonale delle ambientazioni fantascientifiche più comuni. Il pianeta alieno su cui il protagonista decide di stabilirsi e costruire la sua fattoria, infatti, è un coloratissimo mondo ricco di vegetazione e praticamente privo di qualunque pericolo, dove è possibile esplorare con i propri ritmi senza particolari pressioni.

Il compito principale, ovviamente, risiede nella raccolta di materiali e nel loro utilizzo per migliorare il mech e costruire le strutture fondamentali per la coltivazione, tuttavia vi sono altri due fattori importanti per l'esperienza: la cooperativa e la presenza di strutture misteriose sparse per la mappa che sembrano rappresentare l'unico elemento narrativo ignoto.

Per quanto moderna sia la tecnologia a vostra disposizione, nulla batte una bella fattoria rustica
Per quanto moderna sia la tecnologia a vostra disposizione, nulla batte una bella fattoria rustica

Per la cronaca, anche se queste costruzioni di natura chiaramente aliena hanno un aspetto imponente, mai neanche per un secondo durante il gameplay mostrato è parso che gli sviluppatori volessero implementare una qualche forma di nemici o combattimento nella loro creatura; i grossi portoni artificiali visti dovrebbero contenere solo informazioni e segreti riguardanti il corpo celeste su cui ci si muove, e il CEO della casa, Joakim Hedström, ha precisato più volte come l'intento di Lightyear Frontier sia permettere agli utenti di approcciarsi con la massima libertà e tranquillità al gameplay, senza costringerli a dedicarsi ad una singola attività più significativa delle altre. I mech a nostra disposizione non sono macchine da guerra, sembrano dei grossi trattori bipedi i cui "cannoni" sparano solo semi nei campi; persino la cooperativa non va a modificare il gameplay loop in modo particolare: semplicemente in quattro giocatori compiti che normalmente richiedono un po' di tempo per venir completati si velocizzano alla grande, facilitando lo sviluppo della fattoria e il recupero delle risorse. Come già sottolineato a inizio articolo, insomma, la filosofia fondamentale è chiaramente quella di Harvest Moon, non certo quella dei Mechwarrior.

La volontà di dar vita a un'esperienza serena e intuitiva non significa comunque che nel gioco manchino gli elementi allettanti. Il pianeta, infatti, pare offrire una miriade di risorse differenti, tra cui piante bioluminescenti, e minerali utili per produrre energia elettrica. Difficile al momento dire fino a che punto il sistema di crafting e costruzioni permetterà di sbizzarrirsi, ma la presenza di un numero notevole di opzioni non ci sorprenderebbe affatto viste queste premesse.

Il pianeta di Lightyear Frontier è ricco sia di flora che di fauna, ma non sembrano esserci animali pericolosi nelle sue lande verdeggianti
Il pianeta di Lightyear Frontier è ricco sia di flora che di fauna, ma non sembrano esserci animali pericolosi nelle sue lande verdeggianti

A tutto ciò, poi, si aggiungono anche vari NPC utili, che risiedono apparentemente nei pianeti vicini al nostro. La demo mostrata ci ha permesso di conoscere ad esempio un barbuto amante dei fiori con varie richieste legate alle piante da completare per ottenere utili oggetti, e una mercante spaziale pronta a scambiare materiali direttamente dalla sua astronave (riconvertita a negozio ambulante, ovviamente). Attenzione, la presenza di una comunità di contadini spaziali non sembra garantire che vi sarà nel gioco la possibilità di cambiare pianeta e bioma: per il momento gli NPC mostrati visitano attivamente il vostro mondo o fanno richieste attraverso una comoda torre radio, quindi non ci aspettiamo spedizioni celesti durante questa "campagna in aperta campagna"... la possibilità che in Lightyear Frontier vengano introdotte missioni a piedi al di fuori dei mech però esiste, e gli sviluppatori hanno già discusso a lungo della cosa con la community nel discord ufficiale del titolo. Qualche variazione nelle meccaniche, potrebbe comparire nel gioco finito in base alle missioni da affrontare.

Il resto è tutto abbastanza da manuale: ci saranno molti oggetti legati alla pura personalizzazione estetica di mech e strutture, ed è presente anche un sistema meteorologico che potrebbe complicare certe operazioni (anche se per il momento abbiamo visto in azione solo una pioggerella non particolarmente problematica). È chiaro come FRAME BREAK abbia ancora molte idee da implementare oltre che chicche non ancora svelate, ma il loro Lightyear Frontier ci è sembrato comunque un titolo piacevole e ricco di atmosfera, che potrebbe rappresentare una bella spezzata dal delirio di molti videogiochi moderni.

Rilassante, coloratissimo, e ricco di personalità, Lightyear Frontier sembra essere una bella base su cui costruire un farming game diverso dal solito. I mech qui non sono macchine da guerra, ma solo un utile espediente per offrire qualche meccanica complessa e un po' di divertimento in più durante la gestione della propria fattoria, mentre la cooperativa pare inserita nel mix semplicemente per facilitare le cose e godersi l'esperienza con qualche amico. Bello vedere ogni tanto un gioco così "tranquillo" sul mercato, e chissà che, con un po' di tempo e qualche altra idea, il lavoro di FRAME BREAK non diventi uno dei migliori esponenti di questo particolarissimo genere. Non resta che attendere.

CERTEZZE

  • Un'esperienza rilassante, ma ricca di personalità
  • I mech offrono molteplici opzioni di gameplay interessanti in un titolo di questo tipo

DUBBI

  • Ci sono ancora moltissimi elementi da approfondire e svelare