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Lo sviluppo su Nintendo DSi

La "nuova" console Nintendo è in dirittura d'arrivo, approfondiamone lo sviluppo!

APPROFONDIMENTO di Elisa Di Fiore   —   03/04/2009

A pochi giorni dal lancio occidentale della sua nuova console portatile, Nintendo ha deciso di raccontare al pubblico della GDC le peripezie alla base del suo sviluppo e le fonti da cui ha tratto ispirazione per il suo DSi. A prendere la parola è stato Masato Kuwahara, project leader del gruppo Nintendo DSi Hardware e storico dipendente Nintendo fin dai tempi del primo GameBoy. Che a Kuwahara non manchino le idee è un dato di fatto: è suo infatti il primo progetto per la GameBoy Camera e per la stampante, che risale al 1998. Lo sviluppatore propose il progetto a Nintendo ma lo vide immediatamente bocciato; fu solo dopo aver parlato con il compositore e designer Hirokazu Tanaka, che aveva avuto una simile idea, che la piccola macchina fotografica fu finalmente creata come la conosciamo. E' proprio il caso di dire che due idee incomplete diedero vita a quella giusta...

Lo sviluppo su Nintendo DSi
Lo sviluppo su Nintendo DSi
Lo sviluppo su Nintendo DSi

Kuwahara lavorò alla GameBoy Camera nei weekend, progettando a mano il complesso sistema di cavi elettrici che in Giappone viene definito "yakisoba wiring", in onore dei famosi spaghetti alla piastra. Il risultato ebbe un successo inaspettato, tanto che Kuwahara passò senza problemi al suo progetto successivo, quello del GBA Wireless Adapter. Il primo prototipo non era altro che un wireless adapter per telefono cellulare saldato a un GBA, ma funzionava così bene che fu inutilizzato in Pokemon Fire Red e Leaf Green e adottato in seguito dal Nintendo DS. E arriviamo così al Nintendo DSi, che con le sue funzioni wireless e di macchina fotografica non è altro che la somma dei precedenti progetti di Kuwahara.
E' interessante notare che il primo progetto per il DSi era molto diverso da quello poi realizzato: prevedeva infatti due slot per le cartucce di gioco, caratteristica utile che lo rendeva però una console ingombrante e poco pratica. Nell'ottobre del 2007 Nintendo ha deciso di rivedere il progetto e di trasformare il DSi in una console che i giocatori avrebbero voluto portare con loro in qualsiasi momento della giornata. Una console personale, insomma, piuttosto che da condividere con il resto della famiglia. Per raggiungere questo scopo il team di sviluppo ha deciso di assottigliare il DSi ma di aumentare le dimensioni dello schermo, portandolo da 3 pollici a 3,25. Altre aggiunte sono la fuzione Reset associata al pulsante di accensione e la possibilità di regolare l'illuminazione dello schermo in qualsiasi momento con la combinazione di tasti Select e Volume. A questo proposito, i controlli per il volume sono stati convertiti da analogici a digitali e l'audio è in generale più alto che nel precedente modello.
Una delle caratteristiche più innovative del Nintendo DSi è la funzione Camera, che può essere utilizzata sia orizzontalmente che verticalmente. Pur non avendo una risoluzione alta come quella delle moderne macchine fotografiche digitali, che possono contare su diversi megapixel, il DSi offre un doppio obiettivo che permette ai giocatori di lanciarsi in diverse sperimentazioni. Kuwahara ha rivelato che il team di sviluppo della console ha dibattuto a lungo sulla necessità di inserire un obiettivo esterno in aggiunta a quello interno: dopo lunghe discussioni è stato deciso di implementarlo, perchè avrebbe portato risultati interessanti. Ci sono infatti undici lenti che alterano le foto scattate creando diversi effetti: dalla distorsione ai graffiti, dallo specchio alle emoticon applicate ai lineamenti di una persona, c'è abbastanza per far sentire qualsiasi giocatore un grafico in erba. Le foto scattate possono poi essere salvate su una SD Card, dove è anche possibile conservare musica e giochi scaricati.

Lo sviluppo su Nintendo DSi
Lo sviluppo su Nintendo DSi
Lo sviluppo su Nintendo DSi

Il DSi punta insomma molto sulla personalizzazione, grazie a una serie di caratteristiche che dovrebbero rendere ogni console unica per il suo possessore. I 39 slot del menu a scorrimento, che ospitano sia i giochi che funzioni come quella della macchina fotografica e di PictoChat, possono essere riorganizzati nell'ordine preferito. Le foto scattate possono essere impostate come sfondo per lo schermo superiore, in modo da rendere il proprio DSi immediatamente riconoscibile quando lo si apre e da ridurre il rischio di confoderlo con le console altrui. I giocatori possono inoltre scegliere tra 14 diverse visualizzazioni quando ascoltano musica, oltre a poter aggiungere effetti sonori alla traccia selezionata attraverso un semplice programma preinserito nella console. Espressamente pensata per i genitori è poi la funzione del Parental Control, che permette di impostare una fascia d'età predefinita e di regolare sia i titoli giocabili dai bambini che i download.
Kuwahara ha infine parlato del DSi Shop, che è già attivo in Giappone e sta mostrando una risposta positiva da parte del pubblico. Oltre a due applicazioni scaricabili gratuitamente (una delle quali è il DSi Browser, che permette di navigare su internet utilizzando sia lo stilo che una piccola tastiera), ci saranno decine di giochi acquistabili ad un prezzo che varia tra i 200 e gli 800 punti Nintendo. I punti sono acquistabili sia presso i rivenditori di videogiochi che online, in questo caso utilizzando una carta di credito. Fino all'inizio di ottobre i giocatori americani potranno godere di una speciale offerta che regalerà loro i primi 1000 punti da utilizzare per gli acquisti sul DSi Shop. Kuwahara non ha però specificato se la stessa offerta verrà estesa all'Europa. Il programmatore ha infine concluso il suo intervento con l'augurio che il DSi Shop si riveli uno strumento utile ai nuovi sviluppatori per promuovere i loro giochi.