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Luigi's Mansion 3, provato

In Luigi's Mansion 3, Nintendo prova a prendere il meglio dei due precedenti capitoli per creare l'episodio definitivo. Ci sarà riuscita?

PROVATO di Francesco Serino   —   16/10/2019

"Impossibile smettere", ecco cosa dovrebbero scrivere sulle confezioni di questa nuova avventura a base di aspirapolveri, fantasmi, e con l'immancabile Luigi protagonista. Da quando abbiamo iniziato a divertirci con Luigi's Mansion 3, e sono oramai passati un bel po' di giorni, questo nuovo gioco si è rivelato essere subito una piacevole e coinvolgente ossessione. Dentro Luigi's Mansion 3, con il suo classico ma rassicurante parterre di personaggi, si sta semplicemente bene e per quel che ci riguarda non vorremmo mai andarcene... sì, lo scopo del gioco è proprio quello di fuggire da questo tetro e strambo albergo infestato, quindi è un po' un controsenso, ma non esiste altro luogo sulla Terra in cui il nostro Luigi è indiscusso protagonista, dove insomma "se la comanda".

Luigis Mansion 3 Pubblicato Un Nuovo Video Gameplay Dal Pax West 2019

Albero spettrologico

Luigi's Mansion 3 è, come saprete tutti perché si intuisce abbastanza facilmente, il terzo capitolo di una serie che nasce minore, per crescere nel tempo. Il primo gioco, uscito su GameCube, era un grandissimo gioco, ma anche una sorta di tappabuchi: il GameCube è la prima console Nintendo ad arrivare nei negozi senza un gioco di Mario in allegato. Per "scusarsi", Nintendo allestì Luigi's Mansion, messa in scena dove nei panni del fratellone in verde, eravamo chiamati ad esplorare una tentacolare villa alla ricerca proprio di lui, Marione nostro. Un colpo di genio al quale si affiancò la particolare funzione che permetteva a Luigi, tramite un pulsante, di urlare a squarciagola il nome del fratello, ovvero di fare quello che sommessamente stavamo facendo tutti: chiamare Mario, cercarlo, per chiedergli come mai non ci fosse un Super Mario da giocare su questa stramba nuova console Nintendo. Luigi's Mansion, quel primo gioco, si dimostrò essere ben presto un piccolo capolavoro, ottimo nel contesto specifico ma non così incisivo da trasformarlo in una serie.

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Ci vorranno ben dodici anni (tredici se si conta la data di uscita giapponese del titolo originale) per tornare a cacciare fantasmi con un aspirapolvere: Luigi's Mansion 2 (Dark Moon in USA) esce su 3DS soltanto nel 2013. Ancora una volta, la sensazione è che venga trattato come un titolo minore, in questo caso addirittura "retrocesso" a gioco portatile. Nel seguito cambia anche la struttura di gioco: la mansion viene spezzettata in diverse strutture, e vengono introdotte missioni piuttosto rigide nel design, cosa che indispettisce i fan del primo Luigi's Mansion ma non spaventa i nuovi arrivati, che spingono le vendite del seguito oltre le sei milioni di copie. Un successo oramai acclarato che ci porta diretti a Luigi's Mansion 3 su Nintendo Switch, forse il primo gioco della serie in cui Nintendo crede fino in fondo, e del quale sembra aver finalmente compreso la formula perfetta. A ben guardare, ogni buon gioco Nintendo con i protagonisti classici si poggia su un'idea ben precisa, e un'estetica che ne contraddistingue nettamente il look: Luigi's Mansion, oggi è finalmente chiaro, è il gioco più "fisico" tra quelli offerti, quello che ti fa manipolare il suo mondo di gioco spostando mobili e risucchiando oggetti, in modo da risolvere i suoi creativi puzzle ambientali.

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Virtual Boo

In questi primi giorni con Luigi's Mansion 3, siamo riusciti ad arrivare circa a metà del gioco e non sappiamo cosa ci aspetterà più avanti o addirittura dopo i titoli di coda. Siamo anche riusciti a provare velocemente i diversi minigiochi presenti e la rinnovata modalità grattacielo, disponibile oltre che in multiplayer locale anche online. Abbiamo giocato tanto, ma c'è ancora molto da vedere e da scoprire, quindi non ci sbilanceremo troppo in questo articolo, cosa che invece faremo in sede di recensione, programmata per lunedì 28 ottobre alle 15.00; qui però possiamo rassicurare tutti coloro che sono rimasti un po' troppo scottati dal secondo gioco della serie, questo perché Luigi's Mansion 3, pur riprendendo alcune meccaniche del prequel, è molto più simile al primo gioco che a quello uscito su 3DS.

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La struttura dello scenario, qui un albergo infestato da cui non siamo mai usciti, è improntata all'esplorazione libera come in una sorta di "metroidvania" i cui ritmi sono dettati dalle missioni che ci verranno assegnate di volta in volta dal Professor Strambic, anche lui imprigionato nella stessa struttura. Il design dell'albergo merita subito un applauso: non c'è angolo che non nasconda segreti o puzzle da risolvere, per questo motivo si ritorna sempre con piacere nei piani già visitati, ogni volta con l'occhio più esperto e lungo della precedente. In questo nuovo gioco, il Professor Strambic e Luigi non comunicheranno con l'amatissimo Game Boy Horror visto in precedenza, bensì con il già mitico Virtual Boo, versione pressoché identica del vero Virtual Boy, la console più sfortunata di Nintendo. Fa molto ridere quello che dice il professore a Luigi quando gli regala l'unità: "Vedrai quando avrò ultimato la campagna pubblicitaria! Andrà a ruba!". Credici Professor Strambic, credici...

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Piacere, Gooigi

Come sempre, il cuore del gameplay di Luigi's Mansion è nel super aspirapolvere Poltergust creato da Strambic, capace di risucchiare i fantasmi ma non solo. In questo seguito, Luigi potrà usarlo per aspirare e soffiare, come di consueto, funzioni a cui si aggiungerà ben presto la possibilità di sparare degli sturalavandini con una corda sul retro, corda che potremo risucchiare per trascinare o capovolgere gli oggetti più pesanti; premendo i due dorsali, il nuovo Poltergust emette un forte getto d'aria verso il terreno, utile per lanciare Luigi in aria e spazzare via i nemici nei dintorni. Eppure la grande novità introdotta con questo gioco è un'altra: diamo il benvenuto a Gooigi, un Luigi fatto di slime che potremo tirar fuori dal Poltergust in qualsiasi momento. Gooigi è utile per passare attraverso grate strette, attivare meccanismi remoti, ma anche per risucchiare i fantasmi più tenaci visto che è possibile iniziare ad aspirare con un personaggio, per passare all'altro e unirsi all'azione. Gooigi potrà anche essere comandato da un secondo giocatore, - ma con delle restrizioni - inoltre teme l'acqua, che lo disintegrerà facendolo tornare immediatamente all'interno dell'aspirapolvere.

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A proposito, Luigi non si separerà mai dal suo Poltergust come nemmeno dalla sua torcia elettrica, qui in grado di illuminare normalmente o attraverso una luce spettrale capace di rivelare oggetti invisibili. Tutte queste mosse si riveleranno utili anche in combattimento, dove è spesso richiesta una strategia diversa per avere la meglio nel modo più efficace possibile. Il combattimento di Luigi's Mansion 3 si dimostra subito molto più divertente e dinamico che in passato, e il merito va sicuramente alla possibilità di catturare i nemici per poi sbatacchiarli contro altri fantasmi, indebolendoli, o contro altri oggetti dello scenario. Il balletto grafico che si crea ad ogni schermaglia è di quelli che fanno impazzire: sembra davvero di trovarsi davanti a un cartoon in computer grafica, con Luigi che si raddrizza il cappello e inizia a roteare le gambette per riprendere velocità, per allontanarsi il prima possibile da uno spettro o per mettersi in posizione e azionare il suo Poltergust alla massima velocità; e non è meno divertente vederlo trascinare per la stanza un fantasma che non ha nessuna voglia di essere catturato, mentre le tende alle finestre s'impennano al passaggio degli attori e dozzine di mele e tegami vengono lanciate per aria dalla distruzione di un tavolo da cucina. Fino ad ora non abbiamo avuto grandi difficoltà, è stato sicuramente più impegnativo scovare certe stanze segrete che battere certi fantasmi, ma la maggior parte degli scontri avviene con entità ben caratterizzate, con un certo tipo di attacchi e di difese. Per farla breve: non abbiamo avuto tempo di annoiarci, anzi tutt'altro.

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Luigi's Mansion 3 rimane come i giochi passati un'avventura single player. È vero che Gooigi potrà essere guidato da un secondo giocatore in multiplayer locale, ma non è una presenza fissa sullo schermo e ad ogni stanza dovrà essere richiamato dal player one. Le cose cambiano radicalmente attraverso i tre mini giochi presenti pensati per il multiplayer locale, e la Torre del Caos, quest'ultima giocabile anche online. In Cacciaspettri, fino ad otto giocatori suddivisi in squadre dovranno cercare di catturare più fantasmi degli altri, ma non tutti gli spettri avranno lo stesso valore e alcuni saranno nascosti alla vista. C'è poi Cannonate, dove ci si sfida sparando con un grosso cannone ai bersagli in movimento: qui è necessario lavorare in sincronia con gli altri membri della squadra sia per caricare il più velocemente possibile l'obice che per rubare le munizioni agli avversari. Anche Fluttuamonete non è male: in questo minigioco ambientato in una piscina, i diversi concorrenti dovranno muoversi mentre galleggiano in una ciambella gonfiabile fatta a cigno, cercando di risucchiare più monete possibile. I giocatori della Torre del Caos invece che otto potranno essere massimo quattro, ma si potrà giocare anche online oltre che da soli o in compagnia attraverso il multiplayer locale; in questa modalità dovremo cercare di ripulire 5, 10 o 15 piani di una magione infestata e sempre diversa, la sfida naturalmente è riuscirci prima che il tempo scada e collezionando più soldi possibili.

Luigi's Mansion 3 promette faville, ma prima deve dimostrarci di essere longevo il giusto e di saper fornire a chi cerca una sfida un po' più complessa, pane per i suoi denti. Il multiplayer locale e online arricchisce già l'offerta, ma sono funzioni in più che dobbiamo analizzare in profondità. E che lavoro graficamente! Il gioco è delizioso sia su grande schermo che in modalità portatile, anche se in queste prime ore abbiamo preferito la prima opzione.

CERTEZZE

  • Grafica deliziosa
  • Nuove meccaniche promettenti
  • Sai sempre cosa fare

DUBBI

  • Difficoltà tarata verso il basso
  • Speriamo duri abbastanza!