Chi rammenta vagamente l’inizio di MI2, ricorderà un Tom Cruise impegnato nella scalata di una montagna rocciosa alquanto ripida e scoscesa; ricorderà che una volta arrivato in cima il nostro Ethan Hunt venne raggiunto da un elicottero della IMF (Impossible Mission Force); e ricorderà infine il messaggio contenente i dettagli dell’operazione rinchiuso in un paio di costosissimi occhiali di tendenza auto- distruttivi. In questo Operation Surma cambierà lo sfondo ma non il metodo, in quanto il nostro affascinante agente segreto, che per motivi di licenza non somiglierà all’attore in carne ed ossa, verrà raggiunto in pieno oceano durante un immersione da due agenti “piccioni viaggiatori”, i quali recapiteranno il messaggio attraverso una capsula rinchiusa in una fiocina che, una volta sparata, verrà raccolta da Ethan per visionare le solite informazioni auto-distruttive. Il gioco non poteva che appartenere al genere stealth, ed i richiami all’ormai leggendario titolo Ubi Soft, Splinter Cell, sono innumerevoli; infatti ad un primo impatto la sensazione di “operare” con il leggendario Sam Fisher è abbastanza netta, in quanto il set di mosse e movenze nel bagaglio di Ethan ricorda in più di una circostanza il personaggio ideato da Tom Clancy. Presenti anche gli immancabili spy-gadget, come micro telecamere realizzate come piccoli insetti e controllabili per un raggio predefinito, visori dotati di zoom ed infrarossi, il kit per scassinare serrature e, ovviamente, un arsenale di tutto rispetto. Sarà inoltre possibile prodigarsi in evoluzioni ispirate da entrambi i film, una su tutte la rischiosa operazione di calarsi dal soffito tramite un cavo in una stanza apparentemente normale, ma difesa da un sofisticato sistema d’allarme in grado di rilevare ogni cambiamento di peso sulla superficie. Su schermo ci saranno quattro icone, una per ogni angolo al fine di mostrare l’energia di Ethan, l’arma selezionata, la presenza di nemici e la mappa, raffigurante la nostra posizione e quella dei nostri avversari, con l’implementazione del cono visivo che tanto profuma di Metal Gear Solid. Operation Surma vanta un complessivo di sei ambientazioni differenti suddivise in 25 livelli, oltre al team di appoggio derivato dai film, fra cui non si può non nominare il mitico hacker Luthor, in grado di fornire un massiccio supporto logistico ad Ethan. Come succedeva nei precursori di questo genere, anche in MIOS sarà possibile scegliere come affrontare ogni missione: un’azione silenziosa e certosina al fine di rendersi pressochè invisibili alla vista dei nemici, oppure buttarsi a testa bassa allo scoperto, non curanti degli allarmi, ed ingaggiando scontri armati all’ultimo sangue.
La natura multipiattaforma di questo titolo rende quasi identiche le varie versioni, anche se le piattaforme Nintendo e Microsoft si avvantaggeranno di una risoluzione maggiore delle texture ed un migliore filtro anti aliasing. Il modello poligonale di Ethan Hunt è composto da un buon numero di poligoni nonché dotato di numerose animazioni realistiche e fluide. Anche il motore grafico del gioco appare solido ed è apparentemente in grado di gestire anche le situazioni più critiche, Da rivedere invece il comparto delle collisioni che, allo stato attuale dello sviluppo, risultano in più di una circostanza imprecise. Lo stadio di beta al momento non permette un giudizio definitivo sull’effettivo valore tecnico del gioco, stessa cosa dicasi per il gameplay. Trasportare le stesse emozioni delle controparti cinematografiche non sarà un compito facile, ma questo Mission Impossible: Operation Surma, nonostanste si riveli inevitabilmente un clone di altri brand di successo, sembra avere le carte in regola per proporsi come valida alternativa, grazie anche ad una così importante licenza. Previsto in contemporanea negli States ed in Europa per questo autunno, non ci resta che aspettare magari degustando, per ingannare l’attesa, le produzioni cinematografiche.
“Questa non è missione difficile, è missione impossibile”. Con questa frase un misterioso quanto emblematico Antony Hopkins concludeva il dialogo clou del secondo episodio della saga cinematografica che, nell’estate 2000, invase le sale di tutta Italia con l’agente segreto secondo solo all’inossidabile Bond: Ethan Hunt. Atari, forte della licenza ufficiale di Mission Impossible, fa tornare sulla scena il mitico agente segreto in un ideale sequel Operation Surma, che tenterà di far rivivere al giocatore le medesime emozioni delle produzioni di celluloide.