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Ori and the Will of the Wisps, il provato

Ori and the Will of the Wisps era presente sullo showfloor Microsoft: ecco le nostre impressioni

PROVATO di Marco Perri   —   12/06/2018

Non un trailer inaspettato, ma certamente uno dei modi più dolci per dare il giusto giro a un'ottima conferenza Microsoft: la presentazione ufficiale di Ori and the Will of the Wisps è stata un successo su ogni fronte. Vien da dire, anche con un pizzico di orgoglio, che un gioco del genere così caldo, ricco di attenzione ai dettagli, con una tale ricercatezza acustica, non poteva non essere europeo. Dovete sapere che Moon Studios è prodotto da uno studio di sviluppo austriaco, anche se i suoi membri sono sparsi per il mondo: grazie all'eccezionale lavoro effettuato sul primo Ori, il gruppo di artisti di Thomas Mahler è riuscito a imporsi come uno dei team indipendenti più promettenti, conquistando i cuori di milioni di appassionati con una IP di cui francamente se ne sentiva effettivamente il bisogno. Spencer ha quindi ben pensato di regalare alla propria scaletta un trailer efficace, sognante, concreto: ciò che ne esce fuori dall'Xbox Briefing è un Ori cresciuto dal punto di vista ludico, più ricco, più ambizioso e capace di superare la propria eredità.

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Amicizia

L'elemento che sorregge la struttura narrativa ed emotiva di Ori è proprio l'amicizia; non a caso il trailer di Ori and the Will of the Wisps getta subito il giocatore in una splendida scena in cui Ori, Naru e Gumo assistono alla nascita del figlio di Kuro. Come una spirale che apparentemente si chiude per poi tornare a salire, quel circolo dell'amicizia è il driver che fa avanzare Ori nella sua avventura e il trailer ci mostra chiaramente che la piccola creatura bianca non sarà sola. Con le piccole ali di cui dispone, il figlio di Kuro sembra parte integrante del gameplay. L'idea si declina perfettamente: ciò che sembra trasmettere la sequenza di gioco con entrambi i personaggi è la capacità di Ori di percorrere in volo distanze maggiori.

Ori and the Will of the Wisps, il provato

Una sorta di deltaplano, che si unisce a tutto un nuovo set di mosse che ci fanno sognare. Ori ha a disposizione combinazioni ulteriori di mosse da utilizzare: soluzioni di attacco, di platforming, di risoluzione enigmi, di gestione di verticalità e gravità. Siamo piuttosto curiosi di capire in che modo si integrerà il vecchio move set con il nuovo, così come verranno trasposte le abilità acquisite nel primo capitolo. Saranno già tutte disponibili e Will of the Wisps avrà una struttura che sfrutterà con intelligenza e creatività vecchio e nuovo? Oppure Moon Studios agirà diversamente? Calcolando che è un seguito direttissimo, sarebbe straniante ritrovarsi senza tutto quell'insieme di mosse già masterizzate, ma d'altro canto il team dovrebbe studiare un modo per spiegare a chi non ha giocato il primo Ori come funzionano le cose.

Ci piace!

Il primo Ori era già un prodotto talmente bello artisticamente da trascendere la natura di indie e questo seguito non è da meno, seppur la sensazione è chiaramente di déjà-vu. Chiariamoci: Will of the Wisps è splendido, ispiratissimo, colorato, cromaticamente equilibrato, delizioso nella struttura delle piattaforma e dettagliato in ogni istanza, ma tutto ciò è un filtrato dalla straordinarietà pionieristica del primo Ori. Non abbiamo visto lo stacco, ecco, ma ci sta e non è una critica, anche perché tutto l'impianto funziona talmente bene da rendere ammaliati chi lo testa. L'ambientazione che abbiamo esplorato è desertica, con sabbia e richiami ad arabeggianti terre lontane; per questo motivo, la colonna sonora è orientaleggiante, bella, ben confezionata, atmosferica e capace di esistere per un ascolto stand-alone. I particellari e gli sprite creano quindi una cornice in linea con il primo Ori, seppur in questo caso una risoluzione maggiore aiuta a pulire l'immagine. Quella di Ori è una foresta viva, una mappa pieni di momenti di puro piacere estetico, attimi in cui le luci e i riflessi si uniscono per dar vita a uno spazio 2D pieno di personalità. La versione provata, in realtà, ha un piccolo difettuccio tecnico: in alcune situazioni il framerate cala vistosamente; è una piccolezza da versione debug, ma era giusto notificarlo.

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Alla mano?

Sullo showfloor di Microsoft abbiamo finalmente provato pad alla mano il gioco e il feeling è strepitoso, esattamente come ci aspettavamo. Una risposta ai comandi precisa e fulminea, l'immediatezza tipica del suo gameplay conquista oggi come in precedenza. Ci sono delle caratteristiche differenti e degne di nota, alcune assolutamente non banali: non solo Moon Studios ha aggiunto delle abilità di combattimento come la spada e l'arco, ma la mappa è disseminata di NPC che daranno al giocatore quest e vendita di inventario. Una bella trovata: sullo showfloor abbiamo trovato uno degli sviluppatori, il quale ci ha confermato che ci saranno vari personaggi non giocanti nel corso dell'avanzamento, nonché una mappa grande almeno quanto il primo Ori, anche se scommettiamo di più. Lato abilità, ci siamo divertiti con quella che è stata la soluzione ludica regina della demo: Ori ha infatti acquisito la capacità di tuffarsi nelle sabbie e muoversi come fosse in acqua, con la differenza di poter assistere a un level design composto da platforming ambientale in grado di far risaltare questa capacità di Ori, offrendo così nuove soluzioni. Dicevamo, le armi: in Ori and the Will of the Wisps Moon Studios ha inserito una ghiera nella quale scegliere le armi equipaggiate ai tasti del pad. La spada è una buona soluzione da mischia, mentre l'arco ha l'automira e si usa a distanza: siamo curiosi di approfondire sia nel numero che nelle idee.

CERTEZZE

  • Evoluzione del primo episodio
  • Nuove abilità nuovi NPC
  • Colonna sonora incredibile
  • Si prospetta ricco e variegato...

DUBBI

  • ... ma niente date di uscita
  • Frame rate ballerino