La promessa fatta da Grinding Gear Games all'annuncio di Path of Exile 2 era quella di non abbandonare il primo capitolo. I fan che per un motivo o per un altro non sono passati al sequel hanno temuto per un po' che fosse un obiettivo troppo ambizioso, ma lo studio neozelandese è qui per scusarsi della lunga pausa tra gli aggiornamenti di Path of Exile e dare ai suoi utenti storici una grossissima novità: Secrets of the Atlas.
"Ora che Path of Exile 2 è in accesso anticipato, il nostro studio può tornare alla normalità perché siamo molto più a nostro agio a lavorare su un titolo pubblicato che a crearne uno da zero", ha detto Mark "Neon" Roberts, game director di PoE. "Ora il programma è di far uscire tre contenuti all'anno per il primo capitolo e tre per il secondo. Questo vuol dire novità nel mondo di Path of Exile ogni due mesi: giugno, ottobre e febbraio per il primo capitolo e agosto, dicembre e aprile per il secondo".
Per farsi perdonare lo iato di quasi un anno che ha colpito Path of Exile, l'aggiornamento Secrets of the Atlas sarà più corposo rispetto al passato tra nuovi contenuti, rielaborazione dei vecchi, aggiornamenti e nuovi modi di progredire. "Finché ci saranno giocatori, Path of Exile continuerà a ricevere aggiornamenti. È bello tornare alle nostre radici perché il gioco ha ancora molto da dire", conclude Roberts.
Petali, ricordi e un nuovo endgame
Come ogni nuova espansione di Path of Exile, anche Secrets of the Atlas porta avanti la storia e aggiunge nuove sfide di alto livello. Sono iniziati a comparire su Wraeclast degli strani squarci nella realtà, ma questi non conducono in un luogo bensì in un ricordo. Si tratta di ciò che resta della memoria di Zana, una beniamina dei fan di Path of Exile ed è compito degli Esiliati ricostruirli e abbattere i mostri che vi si nascondono all'interno.
Ci sarà un misterioso personaggio, Eagon Caeserius, ad aiutare nell'impresa di ricomporre queste memorie e abbattere i tre nuovi boss principali che le infestano. La vera novità, però, sono delle maledizioni/benedizioni che si possono ricevere. Per esempio la Memory of Disbelief fa resuscitare istantaneamente le orde di nemici uccise per eliminarle una seconda volta. Il risultato è un'esperienza più difficile, ma in cui è più efficiente farmare per ricevere ancora più ricompense e valute.
Ognuno dei tre nuovi boss di alto livello può ricompensare chi lo abbatte con oggetti unici come la Abyssal Axe, un'ascia che, quando infligge danno critico (quindi serve una build apposta), fa cadere delle meteore dal cielo, causando un impressionante livello di distruzione quando si attacca a ripetizione.
Chi è alla ricerca dell'oggetto perfetto, una volta raggiunto l'endgame di questa espansione, avrà accesso a un nuovo sistema per ottenere oggetti unici basato sul percorso da lui tracciato attraverso i ricordi. Questi (che fanno da punto di accesso alle nuove mappe) non sono solo sparsi per i mondi ma, quando completati, danno accesso a sezioni successive diverse dei ricordi di Zana, una meccanica che va a influenzare non poco gli oggetti ottenuti e le loro proprietà.
Mercenari e crafting: tante novità
L'altra grande novità di Secrets of the Atlas è l'arrivo dei Mercenari di Trathus, una nuova meccanica per essere ancora più forti in battaglia. A partire dall'uscita di questa nuova espansione, ci saranno dei nuovi personaggi sparsi per il mondo. Questi sono mercenari che i giocatori potranno sfidare a duello. Prima di farlo è possibile ispezionare il loro equipaggiamento e la loro build, così da decidere se lo scontro ne vale la pena e se si è pronti.
Una volta sconfitto un mercenario, infatti, è possibile scegliere se assoldarlo, prendere uno dei suoi oggetti come ricompensa o esiliarlo, e ogni scelta ha i suoi benefici. Ogni mercenario ha un set di abilità, armi e armature che determinano come si comporterà. Abbiamo visto un berserk che carica a testa bassa, un ranger che spara da lontano o un mago capace di lanciare auree e incantesimi di cura.
Assoldare uno di loro (se ne possono avere fino a tre, ma solo uno attivo alla volta) lo trasformerà nel vostro fedele compagno al modico prezzo di un po' d'oro. Una volta che i suoi servizi non sono più richiesti potrete licenziarlo in qualunque momento e liberare uno slot. Esiliare un mercenario dopo averlo sconfitto serve a dire all'algoritmo che genera questi personaggi che le caratteristiche del personaggio appena sconfitto non sono quelle desiderate. Il risultato è che i prossimi mercenari incontrati, almeno per un po', non avranno gli stessi poteri di quello esiliato.
Visto che nell'immaginario di Path of Exile questi mercenari sono guerrieri di alto livello, non vi stupirà sapere che tutti loro hanno accesso ai sistemi di crafting e che battere alcuni di loro sarà l'unico modo per ottenere degli oggetti che solo i mercenari riescono a forgiare. Lo stesso vale per le combinazioni di abilità a loro disponibili: non sono le stesse a cui hanno accesso i giocatori per garantire varietà e novità nelle molte arene di Path of Exile.
Kingsmarch è completa
Con l'arrivo di Secrets of the Atlas, tutte le meccaniche introdotte con Settlers of Kalguur verranno integrate pienamente. Questo vuol dire che ora la città portuale di Kingsmarch è pronta, gli edifici sono costruiti e i suoi sistemi da proto-gestionale sono attivabili ed "espandibili" al resto dell'esperienza.
Per chi non se lo ricordasse, Path of Exile ha avuto una grande espansione dedicata alla creazione di una vera e propria città di cui chi gioca può diventare l'amministratore con lavoranti da assumere, risorse da raccogliere e rotte commerciali da sfruttare. La nuova espansione ramificherà questo sistemi nel resto del gioco (con vene minerarie sparse per le mappe per esempio) e nell'Atlas Tree, dove verranno aggiunte abilità specifiche dedicate a queste meccaniche.
Anche i sistemi dell'Atto 9, Betrayal, sono stati rivisti per rendere i contenuti (ormai opzionali) meno orientati al grind e più al farm con i progressi di ciascuna missione che non si azzereranno più completamente dopo aver sconfitto ciascun boss. Il nuovo sistema di crafting, infine, introduce una meccanica, secondo noi alquanto folle, per cui è possibile spendere quante risorse si vuole in un tempo limitato (circa 2 minuti) per potenziare quasi ogni tipo di oggetto, anche unico, al rischio di rovinarlo per sempre. Si chiama Crafting Spree e sarà accessibile come ricompensa per chi completa alcuni dei contenuti più difficili.
Nel complesso, la presentazione di Grinding Gear Games ci è parsa ricca di contenuti e buone idee per il futuro di Path of Exile. Mentre Roberts spiegava, più volte è stato sottolineato quanto difficile e pesante sia stato l'ultimo anno per gli sviluppatori, che ora possono contare su un team più ampio, più risorse e un ritorno alla normalità in fatto di tempi e metodi di sviluppo.
Solo il tempo potrà mettere alla prova la promessa di supportare il primo capitolo finché ci saranno giocatori a giocarlo, l'unico dubbio riguarda l'espansione dello studio: riusciranno davvero a produrre sei espansioni l'anno? Finito lo sprint, inizia la maratona.
Per farsi perdonare un intero anno di siccità, Grinding Gear Games ha deciso di fare le cose in grande per il suo primo grande aggiornamento a Path of Exile dall'uscita in accesso anticipato del sequel. Il nuovo endgame, tra dungeon difficilissimi, espansioni dell'Atlas Tree e Mercenari, sembra terreno fertile per consumare decine di ore alla ricerca del drop perfetto mentre i miglioramenti alla qualità della vita e ai sistemi delle vecchie espansioni fanno ben sperare in un lento ma inesorabile processo di ristrutturazione dei molti lustri di contenuti del gioco, alcuni dei quali sono invecchiati molto in fretta all'uscita. La promessa di tenere in vita il primo capitolo e di dargli grossi aggiornamenti sembra troppo bella per essere vera, ma se GGG riuscirà a mantenerla potrebbe dare l'esempio a un mondo dei live service sempre meno interessato ai titoli del suo passato.
CERTEZZE
- Nuovo endgame ricchissimo
- Sistema dei mercenari interessante e sfaccettato
- Miglioramenti alla qualità della vita considerevoli
DUBBI
- Riuscirà Grinding Gear Games a produrre sei espansioni all'anno?
- Il processo di svecchiamento si prospetta molto lungo