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Praey for the Gods provato su PC

Ha fatto finalmente il proprio debutto su Steam Early Access l'ambizioso progetto del minuscolo team No Matter Studios, un accorato omaggio a Shadow of the Colossus: abbiamo provato Praey for the Gods.

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   21/02/2019

Praey for the Gods rappresenta la concretizzazione di un atto d'amore che gli appena tre componenti del team di sviluppo indipendente No Matter Studios hanno voluto confezionare a testimonianza della loro passione per il classico Shadow of the Colossus. Quando i lavori sul gioco sono iniziati, circa quattro anni fa, l'eccellente remake affidato a Bluepoint Games non era ancora stato annunciato ed era tanta la voglia di rivisitare le straordinarie atmosfere dell'action adventure firmato da Fumito Ueda. Non si è trattato però dell'unico intoppo, se così vogliamo chiamarlo, in un percorso di produzione che ha sperimentato ulteriori difficoltà quando ZeniMax ha preteso che il gioco cambiasse nome per via delle similitudini con Prey, nonostante i due prodotti vantassero un'ambientazione e meccaniche completamente diverse. Ad ogni modo, nulla di tutto ciò è riuscito a fermare l'avanzata del progetto, che ha finalmente fatto il proprio debutto su Steam, sebbene ancora in una versione preliminare in Accesso Anticipato: l'abbiamo provato per alcune ore ed ecco le nostre impressioni.

Direzione artistica e visione

Disponibile al prezzo di 24,99 euro, Praey for the Gods non fa in alcun modo mistero delle proprie ispirazioni, che attingono come detto a Shadow of the Colossus anche per quanto concerne la direzione. La protagonista dell'avventura non ha un nome né interagisce a livello narrativo con lo scenario, in cui si ritrova catapultata per ragioni che non vengono precisate nel corso della breve introduzione. Dopo aver preso confidenza con i controlli di base, che fortunatamente supportano senza problemi il controller Xbox, e con alcuni meccanismi che ritroveremo anche e soprattutto all'interno dei boss fight, potremo addentrarci senza troppi timori in un'ambientazione open world quasi completamente ricoperta dai ghiacci, che fra le proprie montagne e nelle valli nasconde un terribile segreto: giganti dormienti, divinità della terra che per qualche motivo avremo il compito di risvegliare e di uccidere.

Praey for the Gods provato su PC

Nella versione preliminare del gioco potremo scovare e affrontare cinque di questi colossi, tutti caratterizzati da un design convincente e ispirato, sebbene per forza di cose derivativo: un guerriero con un teschio al posto della testa, un'enorme bestia quadrupede, una creatura vermiforme dalle proporzioni titaniche, una sorta di gorilla dotato di artigli devastanti e un uccello caratterizzato da un'apertura alare da record. Per sconfiggerli bisogna capire come salirgli addosso e sfruttare quindi la loro pelliccia e una serie di corde per raggiungere le pietre runiche che possono consentirne l'eliminazione, quando si arriva ad attivarle tutte. Riuscire nell'impresa è, per il momento, abbastanza semplice: il grado di sfida è senza dubbio uno dei fattori a cui gli autori dovranno prestare attenzione.

Praey for the Gods provato su PC

La formula è insomma praticamente identica a quello del classico Sony, così come la concezione dei duelli fra l'eroina e i suoi giganteschi avversari. Certo, la distanza fra i due prodotti a livello tecnico è ampia, ma se consideriamo che tutto il lavoro è stato svolto da un team di appena tre persone i risultati appaiono incredibili: le animazioni dei boss vanno dal buono all'ottimo, il loro aspetto è convincente e anche la protagonista ha il suo perché. Ci sono senz'altro concessioni al generico per quanto concerne le ambientazioni, ma il comparto sonoro sembra possedere ciò che serve per accompagnarci in maniera coinvolgente durante l'avventura. In termini di requisiti tecnici, l'engine pesa più del dovuto e con una GTX 1080 Ti è difficile raggiungere i 60 frame al secondo alla risoluzione di 4K con tutti gli effetti al massimo: si deve scendere a compromessi che però non vengono giustificati da un impatto visivo più vicino al mondo indie che non a quello delle produzioni tripla A.

Praey for the Gods provato su PC

Esplorazione e survival

In Praey for the Gods si percepisce un alone di mistero, un'atmosfera molto particolare che gravita attorno al personaggio che controlliamo e soprattutto alle ambientazioni in cui si muove. Gli autori hanno tuttavia provato a inserire nel gioco alcuni aspetti che lo differenziano dal già citato Shadow of the Colossus, nella fattispecie un ciclo dinamico che modifica le condizioni meteo (influenzando la resistenza dell'eroina), alcuni meccanismi survival e la presenza di nemici a misura standard all'interno dello scenario. Questi ultimi due aspetti appaiono ancora abbozzati nella versione Early Access, ma la speranza è che crescano e vengano sviluppati perché possano differenziare l'esperienza quel tanto che basta a donarle una personalità distinta, solida. L'interfaccia mostra sullo schermo degli indicatori relativi al freddo, alla fame, alla stanchezza della protagonista, che vanno riportati in un range di sicurezza mangiando, riposandosi presso un accampamento e sostando nei pressi di una fiamma.

Praey for the Gods provato su PC

È stato fatto un discreto lavoro per spargere in giro cibo, frutti e oggetti di vario genere, in particolare armi (mazze, spade, archi e frecce) dotate di un determinato valore di resistenza e che dunque si spezzano quando le utilizziamo per un po' di tempo, obbligandoci a trovare altre risorse. Il sistema di combattimento necessita anch'esso di profonde limature, ma i presupposti sono buoni: la resa degli impatti c'è, mancano al momento routine di intelligenza artificiale un minimo convincenti e qualcosa che possa dare un senso agli scontri estemporanei in cui si rimane coinvolti durante la ricerca dei titani. Anche sul fronte dell'esplorazione le idee non mancano, pur nella loro scarsa originalità (il rampino e il "deltaplano", entrambi in stile Zelda), ma c'è sicuramente spazio per fare molto bene e creare sequenze memorabili.

Praey for the Gods è senza dubbio un action adventure da tenere d'occhio, un omaggio palese a Shadow of the Colossus realizzato da un team di appena tre persone che hanno dimostrato un notevole talento e, si spera, potranno far crescere il proprio progetto durante il periodo in Accesso Anticipato. I presupposti per un ottimo titolo ci sono tutti, al netto dell'inevitabile scarsa originalità: i colossi sono quasi tutti molto affascinanti, alcune meccaniche funzionano meglio di altre, ci sono elementi di novità che ci piacerebbe veder valorizzati e un comparto tecnico discreto, ma che già sa regalare qualche momento emozionante.

CERTEZZE

  • Bella atmosfera, colossi affascinanti
  • Alcuni meccanismi funzionano già bene
  • Il progetto ha un grande potenziale...

DUBBI

  • ...vedremo se verrà sfruttato a dovere
  • Aspetti survival e nemici di base solo abbozzati
  • Il valore produttivo chiarisce la natura indie del gioco