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Project Hazel: Razer presenta la maschera smart al CES 2021

Razer annuncia il suo nuovo prototipo: Project Hazel, la maschera smart che protegge dal Coronavirus

SPECIALE di Pierpaolo Greco   —   15/01/2021

Anche quest'anno, con Project Hazel, Razer ha dimostrato di saper sfruttare le principali fiere di tecnologia per annunciare le sue nuove tecnologie e i prototipi più fantasiosi. Molti di questi sono destinati a non vedere mai la luce. In altri casi alcune delle idee, dopo un'adeguata progettazione e ripulitura, riescono effettivamente ad essere inserite in prodotti commerciali. Ma ciò che conta è la capacità di questo produttore di periferiche e accessori per videogiocatori, oltre che di PC, di osare, sperimentare e uscirsene sempre con roba interessante e futuristica.

Approfittando quindi della cornice del CES 2021 di Las Vegas, l'azienda ha annunciato Project Hazel, una maschera smart per il volto in grado di rispondere alle esigenze del consumatore nel pieno della pandemia da Covid-19. Perché ve ne parliamo? Beh perché in mezzo a monitor, schede video, processori e tecnologie console, è bello dare spazio ad accessori così particolari che sembrano essere rivolti proprio a tutti quei videogiocatori così attenti alla tecnologia.

Cos'è Project Hazel?

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Project Hazel nasce dai laboratori Razer con l'obiettivo di diventare la mascherina intelligente per definizione. E punta a raggiungere questo traguardo attraverso un design focalizzato su 5 aree ben specifiche: prima di tutto la sicurezza, quindi il comfort d'uso, la componente sociale, la necessità di essere ecosostenibile e, per ultimo, un certo grado di personalizzazione.

Partiamo chiaramente dalla sicurezza visto che su questo fronte la maschera di Razer è davvero incredibile. Come è possibile vedere nel dettaglio anche nel video di presentazione, la maschera presenta 2 filtri circolari multifunzione sui lati. Questi servono a garantire un'altissima efficienza nel filtraggio dei batteri che raggiunge il 95% delle particelle presenti nell'aria, offrendo contemporaneamente una ventilazione attiva che garantisce l'accesso di aria fresca all'interno della mascherina facendo fuoriuscire calore, umidità e anidride carbonica. Come se non bastasse, Hazel ha un elevato grado di resistenza ai liquidi e protegge l'utilizzatore dai droplet e da schizzi sporadici.

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La maschera è certificata N95, ovvero l'equivalente americano delle nostre mascherine FFP2 e, nell'idea di Razer, dovrebbe essere venduta in combo con uno speciale case che, oltre a contenerla, permette la sua ricarica e implementa una funzione di auto-sterilizzazione attraverso l'utilizzo di una luce ultravioletta che garantisce l'uccisione di tutti i virus e i batteri depositati sulla maschera, ogni volta che viene messa sotto carica.

Si tratta di una feature che abbiamo visto timidamente implementata in alcuni auricolari più recenti e che è alla base dei sistemi di sterilizzazione che troviamo nei negozi estetici o da parrucchieri e barbieri.

Una maschera social

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L'altro elemento cardine di Hazel è la sua natura sociale: la mascherina è infatti ampia e completamente trasparente in modo tale da mostrare la bocca a tutte le persone con cui stiamo parlando e trasmettere quegli indizi visivi che, solitamente, la classica maschera in tessuto tiene celati. La maschera contiene anche una luce interna che si attiva in automatico in caso di bassa luminosità dell'ambiente così da rendere visibile la nostra bocca anche nell'oscurità, se ad esempio ci ritroviamo a parlare con qualcuno di sera o nel buio più totale.

Ma le idee tecnologiche di Razer non si fermano qui, visto che le due protuberanze circolari che contengono i filtri implementano anche due microfoni con amplificatore integrato in grado di riprodurre e potenziare la propria voce, così da aggirare completamente il classico timbro ovattato che caratterizza l'uso della mascherina in tessuto. E chiaramente non poteva mancare il supporto a Razer Chroma RGB, l'illuminazione a 16,8 milioni di colori proprietaria di Razer che vi permetterà di illuminare in modo distinto i due filtri con tutti i vari effetti tipici di questa feature.

Quindi, riepilogando, in quelle due superfici circolari abbiamo filtri intercambiabili, ventole, microfono integrato e pure illuminazione. Immaginate le combinazioni più assurde che si possono mettere in piedi: roba da super tamarri con magari pure la voce modificata in stile Darth Vader o personaggio dei cartoni animati. Assolutamente il must-buy dell'anno se solo Razer la portasse sul mercato.

Ecosostenibilità e comfort

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Ma c'è ancora dell'altro: Hazel è costruita con una particolare attenzione verso l'ecosostenibilità. È infatti assemblata utilizzando plastiche riciclate, utilizza batterie ricaricabili attraverso il suo case e, come già detto, presenta dei filtri che possono essere cambiati al volo. Il tutto senza trascurare una sostanziale attenzione verso il comfort visto che la maschera presenta una cornice in silicone che le permette di adagiarsi sul contorno del viso e del naso con delicatezza evitando qualsiasi contatto con la bocca e la narici e allo stesso tempo garantendo impermeabilità e risultando anche sigillata rispetto all'ingresso di aria esterna. Stesso discorso vale per i lacci da mettere intorno alle orecchie, anche questi in silicone, particolarmente morbidi e regolabili a discrezione dell'utilizzatore.

Sembra inoltre che nel progetto di Razer ci sia anche l'idea di rendere la maschera altamente personalizzabile con la possibilità di produrla specificatamente in funzione della forma del proprio viso.

Chiaramente anche quest'ultimo elemento rimane, per ora, pura utopia visto che Project Hazel è un prototipo che forse vedremo o forse no sul mercato chissà quando e chissà a quanto. A noi però piace sognare e quindi ve ne abbiamo voluto parlare in questo articolo. Voi comprereste mai una maschera smart del genere? E a quale prezzo al massimo? Fatecelo sapere qui sotto tra i commenti!