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Project Rene: The Sims 5 non è il futuro della serie?

Project Rene è il nome in codice per il prossimo capitolo della saga di The Sims. Cos'è e tra quanto uscirà? Ve lo raccontiamo nel nostro speciale.

SPECIALE di Giordana Moroni   —   19/10/2022

Durante il Behind The Sims Summit, uno streaming tenutosi martedì 18 ottobre e interamente dedicato a tutti i giochi della serie, Maxis ha presentato un piccolo assaggio di quello che sarà il futuro di The Sims. Niente The Sims 5, ma un più misterioso Project Rene, nome scelto dallo sviluppatore americano per ricordare parole come rinnovamento, rinascimento e rinascita. Una dichiarazione d'intenti notevole, che Maxis ha voluto comunque condividere con il pubblico nonostante il progetto sia ancora in fase embrionale. In questo speciale di Project Rene analizziamo tutte le informazioni a disposizione e altri dettagli riguardanti The Sims, cercando di ipotizzare qualche scenario plausibile per il futuro.

Cos’è Project Rene

Lyndsay Pearson durante la presentazione di Projct Rene
Lyndsay Pearson durante la presentazione di Projct Rene

A parlare di Project Rene è stata Lyndsay Pearson, vicepresidente della divisione Franchise Creative di The Sims. La Pearson ha iniziato il suo viaggio nella compagnia più di vent'anni fa come tester del primo The Sims e ora ha l'arduo compito di traghettare la serie verso una nuova generazione. Nel discorso viene menzionata una nuova piattaforma creativa, basata sui solidi pilastri che hanno reso The Sims il prodotto che è oggi e che al contempo sia capace di aprirsi a nuovi stili di gioco. Nel dettaglio la Pearson ha detto: "Stiamo lavorando sulla nuova generazione di The Sims e sulla sua piattaforma creativa, re-immaginando il The Sims che tutti amiamo, ma con nuovi modi di giocare. Questo è il futuro di The Sims, costruito su bellissimi Sim, potenti strumenti e storie piene di significato.

Questa visione ci chiede di rimanere fedeli a ciò che The Sims è sempre stato, mentre cerchiamo di spingere l'evoluzione del modo in cui i Sim pensano e si comportano, di potenziare gli strumenti di costruzione e personalizzazione, ed esplorare non solo metodi innovativi per raccontare nuove storie ma permettere a tutti di collaborare con i propri amici attraverso piattaforme e device preferiti".

I più attenti possono leggere molto tra le righe di questa breve frase, nonostante sia stata enunciata in modo tutt'altro che specifico. Maxis è perfettamente consapevole che la formula Crea un sim / Costruisci / Vivi è il DNA che ha condotto al successo e supportato la serie per tutti questi anni. In due decadi però è altrettanto vero che Maxis ha assistito a un ricambio generazionale nella sua community e che per forza di cose The Sims deve seguire la nuova corrente, senza abbandonare le tradizioni.

A voler essere un pizzico maliziosi nel passaggio relativo al comportamento dei Sim, vediamo una presa di coscienza da parte dello sviluppatore. Il quarto capitolo della serie ha puntato tutto sull'introduzione del sistema di emozioni dei Sim, che però non ha mai funzionato un granché, o meglio, non ha mai raggiunto le aspettative che il pubblico aveva. Insoddisfazione che i giocatori non hanno mai nascosto e che Maxis conosce molto bene. Ripensando in quest'ottica alle parole della Pearson, sembra che lo sviluppatore sia consapevole e ricettivo rispetto alla problematica, ma che al contempo non voglia fare marcia indietro, impegnandosi a migliorare l'aspetto piuttosto che eliminarlo.

The Sims cross-platform e cross-progression

La stessa stanza vista contemporaneamente da pc e smartphone in Project Rene
La stessa stanza vista contemporaneamente da pc e smartphone in Project Rene

È la parte finale della frase che chiaramente fa rizzare il Plumbob sulla nostra testa, perché la Pearson parla di esperienze condivise tra giocatori cross-platform, rimarcando il concetto qualche secondo dopo annunciando che i team impegnati su Project Rene sono sia quello di The Sims 4, senza specificare PC o console, che quelli dei giochi mobile. Per fugare qualsiasi altro dubbio, nel breve video si vede prima la versione preliminare del gioco su PC, con il cursore del mouse in bella vista, e successivamente lo stesso identico programma su un tablet e uno smartphone.

Nell'anteprima condivisa dallo sviluppatore viene anche mostrata la condivisione di un set di soggiorni attraverso uno strumento di pubblicazione simile alla Galleria di The Sims 4. Nello specifico si leggono nella finestra "Pubblica la tua creazione - Con chi vuoi condividere?" due opzioni diverse: "Tutti - Chiunque su Maxis Labs" e "Solo per me - Privato per te". La presenza dei due device touch e dell'opzione di share pubblico non lasciano molto spazio alle interpretazioni: qualsiasi sarà il nome definitivo di Project Rene, la prossima iterazione del simulativo di Maxis sarà un universo condiviso dai forti connotati social.

Un dettaglio sulla condivisione degli asset tra giocatori in Project Rene
Un dettaglio sulla condivisione degli asset tra giocatori in Project Rene

Era già opinione di chi scrive che il prossimo titolo non sarebbe stato The Sims 5, ma un più generico The Sims senza numerazione, e la presentazione di ieri rafforza in noi ancor di più questa visione. "Stessa esperienza, schermi differenti" dice la Pearson, frase che ci porta a pensare che l'unificazione delle piattaforme sia solo una parte dell'esperienza e che al cross platform si unisca anche una progressione comune dei salvataggi. È chiaro che un sistema di questo tipo non può sussistere se ad ogni piattaforma è associato un diverso account e i progressi non sono condivisi.

Questa problematica Electronic Arts la conosce bene perché la sua gemma della corona, Apex Legends, attualmente verte proprio in questa situazione. Attualmente i giocatori console possono competere con gli utenti PC, ma i progressi dei profili non sono condivisi... e questo porta non solo ad avere due o più profili separati tra PC e diverse console, ma anche a dover pagare diversi season pass. La versione mobile invece è un ecosistema autonomo che non ha nessun punto di contatto con la versione PC e console.

L’importanza della community

Uno sguardo al catalogo di Project Rene
Uno sguardo al catalogo di Project Rene

La presentazione di Project Rene è stata fatta dopo una lunga serie di trailer e interventi fortemente focalizzati sul valore della community e sull'importanza di dar voce ai giocatori di The Sims, perché "Simmers makes The Sims". Questo risponde ad una domanda che sorge spontanea: perché condividere poche ed effimere informazioni sul progetto ora? Non sarebbe stato meglio attendere qualcosa di più strutturato? Per Maxis la risposta è no, perché la Pearson spiega quanto il feedback della comunità sia essenziale nel processo di sviluppo di The Sims. Questo non dovrebbe stupire, in realtà, perché buona parte di aggiornamenti e contenuti gratuiti pubblicati negli anni sono andati incontro alle richieste della community. Parliamo di modifiche anche parecchio complesse da apportare al codice del gioco, come tutte le azioni o opzioni di customizzazione attive per genere, che con il tempo sono diventate genderless. Per questo Maxis non solo condividerà i progressi di sviluppo su Project Rene nel corso del tempo, ma darà modo nel futuro di aprire il beta testing a piccoli gruppi di giocatori.

La VP ha chiaramente detto "in un paio di anni", quindi abbiamo anche un dato temporale: The Sims 4, Free Play e Mobile hanno davanti a loro ancora diversi mesi nei quali Maxis si impegna a pubblicare contenuti gratis e prezzati e al contempo portare avanti lo sviluppo di Project Rene. E la prima volta che Maxis anticipa con così tanti anni l'annuncio di un The Sims, che solitamente vengono mostrati quando sono praticamente pronti per la vendita, ma siamo certi che lo spirito di condivisione si sposa perfettamente con la filosofia e la relazione instauratasi tra lo sviluppatore e il suo pubblico.

Monetizzazione per tutti

In Project Rene sembra tornare la scala cromatica di The Sims 3
In Project Rene sembra tornare la scala cromatica di The Sims 3

Non esageriamo nel dire che Project Rene potrebbe davvero svelare il vero potenziale di The Sims che, nonostante il suo enorme successo nell'arco di due decenni, non ha forse mai raggiunto il suo apice massimo. Sono stati molti nel tempo i contendenti che hanno cercato di spodestare The Sims dal suo trono e, lo ammettiamo candidamente, abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo per l'ultimo pretendente, quel Paralives spuntato fuori durante un Wholesome Direct che ha rapito il cuore di tutti. Parliamo di un gioco indipendente che possiede però tutte le caratteristiche (sulla carta) per competere con The Sims 4, almeno sul profilo degli strumenti di costruzione. Un'alternativa per tutti quei giocatori che preferiscono costruire e arredare case rispetto al giocare con i Sims. Project Rene, però, schiera un piano di battaglia notevole: team di sviluppo folti, specializzati e composti da professionisti se non veterani della serie, uniti ai piani di investimento e monetizzazione di EA.

Altro tassello che si aggiunge nella riflessione è un altro importante annuncio fatto durante Behind the Sims Summit, ovvero la collaborazione con Overwolf, gestori di CurseForge. Parliamo di una piattaforma dedicata alle mod che diventerà il centro nevralgico per tutti i creatori di contenuti per The Sims. Il programma di Overwolf permette ai modder di creare oggetti, monetizzarli e promuoverli attraverso la piattaforma: con la collaborazione di Maxis, i contenuti riceveranno un'ulteriore validazione dello sviluppatore rispetto a quelli scaricabili da siti terzi. Sul sito di CurseForge il lancio è previsto per il 14 di novembre. Potrete trovare tutti i dettagli a questo indirizzo.

Project Rene punta molto sugli strumenti di creazione
Project Rene punta molto sugli strumenti di creazione

All'equazione aggiungiamo anche la possibilità di scaricare gratuitamente dal 18 ottobre la versione base di The Sims 4: tutti coloro che vogliono iniziare a giocare The Sims potranno provare gratis la versione liscia completa di tutti gli aggiornamenti gratuiti, decidendo poi come arricchire l'esperienza scegliendo tra le numerose espansioni disponibili a pagamento.

Questa scelta per noi ha il sapore di una cena di prova prima delle nozze: Maxis e EA stanno chiaramente testando il terreno per vedere come verrà recepita la versione gratuita, abituando al contempo anche il pubblico che The Sims può diventare un'esperienza free. Per noi ci sono già elementi sufficienti per fare una predizione sul futuro della saga. Con Project Rene, The Sims potrebbe abbracciare una formula free to play unificando tutte le piattaforme esistenti: un unico account su cui accendere eventuali acquisti in app o season pass, disponibile su qualsiasi piattaforma e interconnesso quasi come un social network con i membri della community.

Ovviamente questo bellissimo progetto, che chi scrive sposa pienamente, non è privo di problematiche. Se c'è una cosa che The Sims ha sempre dimostrato ad ogni capitolo, è che le versioni console non abbracciano mai il potenziale delle versioni PC. Dai primi capitoli PlayStation passando per le più piccole esperienze Game Boy e Nintendo DS, The Sims su console ha sempre funzionato quando questo veniva ripensato appositamente per queste piattaforme. Ad oggi giocare The Sims 4 su PlayStation o Xbox è fattibile, ma molto distante dall'esperienza comoda e piacevole che c'è su PC. Questo è chiaramente un limite dell'intero genere simulativo, che speriamo Maxis prenda seriamente in considerazione in questi anni di sviluppo di Project Rene.