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PS5: abbiamo acquistato la console in Giappone e provato le tattiche di Sony contro i bagarini

Il nostro Alan Corona si è immolato e ha comprato una PS5 in Giappone, così da provare con mano le tattiche che Sony ha ideato contro i bagarini

SPECIALE di Alan Corona   —   20/03/2022

La situazione PS5 in Giappone, come nel resto del mondo, è piuttosto critica: nel Paese del Sol Levante la scarsità di pezzi ha fatto sì che la vendita normale e la prenotazione della console siano praticamente ferme: nella maggior parte dei casi, infatti, bisogna sottostare a una serie di regole restrittive anche solo per avere una chance di poterla acquistare.

Fino a qualche tempo fa, le misure per contrastare l'inevitabile mercato secondario che si è venuto a creare erano lasciate in mano alle singole catene di negozi. Da una parte, sembrava già piuttosto difficile spingersi oltre dato che le misure attuali sono veramente stringenti. Dall'altra, queste restrizioni non sembrano aver intaccato più di tanto il mercato dei bagarini, che sono sempre un passo avanti. Per essere un po' più chiari, questa foto è di una PS5 normale venduta su Mercari (il sito di compravendita più famoso del Giappone) qualche giorno fa.

PS5 da Mercari
PS5 da Mercari

85.000 yen sono circa 653 euro al cambio attuale. Il prezzo normale a cui dovrebbe essere venduta, invece, è 54.978 yen (tasse incluse), che al cambio corrisponde a circa 423 euro. Oltre 200 euro di guadagno da una singola console.

La contromossa di Sony

Un'immagine del sito ufficiale di BicCamera
Un'immagine del sito ufficiale di BicCamera

Per questo motivo Sony ha ideato alcune contromosse per cercare di combattere lo strapotere dei bagarini. Le misure adottate dalle catene di distribuzione specializzate in elettronica più famose del Giappone, come BicCamera, Yodobashi Camera, Nojima, Geo e molte altre, sono innumerevoli. Quasi tutte adottano o hanno adottato un sistema di lotteria, dove solamente chi vince ha il diritto di acquistare PS5. Il problema è che non è sempre facile nemmeno partecipare a queste lotterie, come dimostra l'immagine qui sopra, presa dal sito ufficiale di BicCamera.

Chiunque voglia partecipare alla lotteria deve sottostare a due condizioni: la prima è che si possegga la carta di credito di BicCamera, rilasciata direttamente in negozio. Ci tengono anche a rimarcare che non stanno parlando della normale carta punti, ma proprio di una carta di credito. La seconda condizione è che durante il periodo da loro indicato, dal 1º agosto 2020 al 31 luglio 2021 si debba aver spero almeno 2000 yen (poco più di 15 euro). Un modo per eliminare gli ultimi arrivati. Ultimamente si parla anche di campagne dedicate solo a utenti riservati e fedeli.

Nel caso riusciste a partecipare e vincere la lotteria, non siete comunque ancora fuori dal dramma: da Nojima, ad esempio, al momento dell'acquisto, solo chi accetta di scrivere il proprio nome sulla parte esterna della confezione di PS5, e di aprirla in cassa per gettare via la carta che avvolge il controller può acquistarla (come mostrato nella foto sotto). In caso contrario, si perde il diritto all'acquisto.

Per avere PS5 in Giappone bisogna aprire la confezione in cassa
Per avere PS5 in Giappone bisogna aprire la confezione in cassa

Visto che all'orizzonte non sembra esserci un aumento di produzione significativo, Sony ha deciso di provare almeno a tamponare questa piaga sociale introducendo una nuova misura "un po' più forte" che va ad aggiungersi a tutte quelle già adottate dalle singole catene. Parliamo di un nastro adesivo già distribuito lo scorso mese direttamente da Sony ad alcune catene che hanno subito aderito alla nuova iniziativa contro i bagarini, in particolare le famose Tsutaya e Geo. Il nastro adesivo, che riporta la scritta "開封済" ossia "già aperto", viene attaccato alla scatola della console PS5 e funge da sigillo antieffrazione. Inoltre, a detta di Sony, esso è "quasi impossibile da staccare senza lasciare una traccia evidente".

La nostra esperienza

Il negozio nel quale abbiamo comprato PS5
Il negozio nel quale abbiamo comprato PS5

Noi abbiamo partecipato per mesi alle lotterie di Geo (il negozio della foto qui sopra) e, dopo aver ricevuto una notifica sull'applicazione della catena che abbiamo dovuto forzatamente scaricare, abbiamo potuto testare in prima persona non solo le misure messe in atto dalla catena in questione, ma anche il nastro adesivo di Sony.

Come è possibile vedere dalla foto qui sotto, abbiamo provato anche a rimuoverlo ed effettivamente è come dicono.

Il nastro anti-bagarino di Sony
Il nastro anti-bagarino di Sony

Una volta ricevuta la notifica, si hanno 48 ore di tempo per ritirare la console: passato questo periodo si perde il diritto di acquisto e la pratica non può essere affidata a terzi. Dopo esserci recati in negozio, il commesso ha tagliato personalmente il nastro adesivo, ha aperto la confezione e ci ha fatto persino segnare la carta che avvolge il controller con un indelebile nero.

Il senso di fare tutto questo? A quanto pare l'intenzione di Sony è cercare di abbassare i prezzi a cui una console viene rivenduta facendo pesare più che mai il fatto che questa sia "usata", o quanto meno che la sua confezione è già stata aperta. Molti fino ad adesso hanno potuto utilizzare le diciture "Nuovo" e "Confezione mai aperta" (come si vede nella parte bassa dell'immagine della PS5 venduta, dove si vedono le scritte 新品未開封) in quanto anche se la scatola veniva aperta una volta, con qualche accortezza si poteva far tornare allo stato originale. Di conseguenza, i prezzi sono sempre rimasti alti, ma con questo trucchetto Sony spera almeno di riuscire ad avvicinarli ai prezzi reali.

Il controller PS5 segnato con una X
Il controller PS5 segnato con una X

A detta di molti giapponesi, comunque, la cosa non funzionerà o comunque non impatterà come Sony spera. Voi cosa ne pensate? Sareste disposti a tutta questa trafila per combattere il bagarnaggio?