a scorsa settimana, mentre i Forum subivano un poderoso restyling, mi trovavo sulle rive del lago di Garda, insieme ad altre quattordici aziende del settore per festeggiare, tutti insieme, gli ottantaquattro negozi italiani della catena americana Electronics Boutique. Non si è trattato di una festa vera e propria, quanto, più propriamente, di un evento di presentazione delle uscite natalizie dei vari publisher e distributori. Multiplayer.it ha partecipato in virtù di editore di Guide Strategiche Ufficiali (compreso il romanzo Masters of Doom) e delle card Trucchi & Soluzioni (iniziativa tutta italiana, unica, di cui parlerò più diffusamente in un prossimo editoriale).
E' stata un'esperienza veramente originale parlare con gli ottantaquattro store manager, che a turno, hanno affollato il nostro stand per farsi spiegare cosa avevamo in serbo per loro. Ma il momento più intenso è stato rivedere e parlare, dopo quattro anni di silenzio, con una vecchia conoscenza di redazione, assorbito prima nell'oblio della "vita lavorativa adulta" e poi tornato nel settore videoludico nelle vesti di store manager del punto vendita Electronics Boutique di Varese: Simone "Orion" Pesenti Gritti. Simone è stato tra le prime e più fini penne della redazione negli anni primordiali, dove tutto era possibile, insieme ad un altro nobile che risponde al nome di Michele "The Nurse" Borri, anch'egli chiamato a rispondere alle scelte dell'età adulta e responsabile. Questi dinosauri redazionali, sfuggiti (ma non del tutto) all'orbita del pianeta Multiplayer.it, hanno lasciato un'impronta così intensa nello stile editoriale da sentirsi chiaramente ancora oggi, a distanza di anni.
Ma dicevamo di Simone. E' stato un bel ricordare, specie per me, assorbito come sono in un ruolo nuovo che cambia ogni giorno, mentre lui, Simone, della sua esperienza redazionale ha come una foto statica, chiara, indelebile, di quello che era e che eravamo. Io quasi non sono più in grado di rivivere quei momenti, per lui invece è stato come se fosse passato un giorno. Mi ha permesso di goderne, senza saperlo. E per questo lo ringrazio.