John Carmack presenta Tech 5
In occasione della recente Worldwide Developers Conference di Apple, John Carmack ha presentato in video il suo nuovo motore grafico chiamato Tech 5, che consentirà lo sviluppo di videogiochi su PC, Mac, Xbox 360 e PlayStation 3. Tra le caratteristiche sbandierate in sede di presentazione ci sono una straordinaria adattabilità, tool che facilitano il processo di creazione e una qualità delle texture evidenziata dalla grafica a tratti superlativa. Carmack ha tenuto a precisare che i primi giochi basati su questo motore grafico non sarebbero stati pronti prima di 2-3 anni e che il primo videogioco a usufruirne sarebbe stato un titolo nuovo che non aveva nulla a che vedere con i classici franchise di id Software: Doom e Quake. Puntualmente qualche tempo dopo, in occasione del Quakecon 2007 (nel corso del quale è stato possibile vedere in azione Left 4 Dead e l'attesissimo Enemy Territory: Quake Wars), id ha annunciato lo sviluppo di Rage per PC, Mac, Xbox 360 e PlayStation 3, evidenziando come ognuna delle versioni girerà senza alcuna differenza ad un frame rate costante di 60 FPS. Nel corso dello stesso Quakecon, è stato annunciato anche un nuovo episodio di Quake, che utilizzerà anche lui il Tech 5 come motore di gioco.
Dopo Doom e Quake ecco Rage
Il primo filmato di Rage, scaricabile a questo link, mostra un dettaglio ai limiti del fotorealistico sia quando si tratta di visualizzare ambienti al chiuso che zone all’aperto, senza che la fluidità ne risenta minimamente. L’impressione di trovarsi di fronte ad un semplice filmato in computer grafica svanisce quando fanno capolino le prime sparatorie, nulla di trascendentale ma almeno siamo sicuri che si tratti di scene in-game. In Rage, l’ambientazione riprende il classico futuro post-atomico ispirato alla trilogia di Mad Max, con tanto di veicoli, deserti e architetture. La storia vedrà il solito eroe affrontare una lunga serie di sparatorie attraverso livelli in cui non mancheranno battaglie al chiuso, all’aperto ed a bordo di veicoli. Oltre alla campagna in solitario della durata di 20 ore circa, sarà presente anche una ricca componente multiplayer che comprenderà il classico deathmatch e diverse modalità cooperative di cui non sono stati resi noti i dettagli. A seconda della piattaforma, il supporto varierà e saranno necessari 2 DVD oppure un disco Blue-Ray. Lo schema di gioco visto in questo breve filmato non impressiona certamente per varietà, dato che non si discosta minimamente dai canoni tradizionali, offrendo sparatorie, sessioni di guida e poco altro ancora. Negli ultimi anni sono usciti sparatutto che hanno innovato parecchio il genere grazie ad un’intelligente utilizzo della fisica e ad una varietà di situazioni a tratti strabiliante. Insomma, l’impressione è quella di trovarsi di fronte ad uno splendido demo tecnologico capace di stupire sul fronte tecnico, ma chi si aspetta qualcosa di diverso dalla solita sequenza di sparatorie al momento potrebbe rimanere deluso. Nonostante l'arrivo di Rage nei negozi sia previsto per il 2010, l'attesa sin da adesso è già febbrile per quello che id e John Carmack hanno dato e sicuramente continueranno a dare al genere degli sparatutto in soggettiva.
La storia degli sparatutto in prima persona da sempre è andata a braccetto con quella di id Software, che sotto la guida di John Carmack, ha sfornato titoli che hanno segnato il genere, come i tre episodi di Doom e la serie di Quake (il cui quarto capitolo è stato però sviluppato da Raven). Id grazie all’abilità del suddetto programmatore, ha sempre sviluppato internamente i propri sistemi grafici, che poi è andata a vendere su licenza a chiunque ne abbia fatto richiesta, vista la qualità e la flessibilità da sempre marchio di fabbrica dello sviluppatore. Il motore di gioco di Quake 3: Arena è stato infatti utilizzato per innumerevoli titoli come ad esempio Soldier of Fortune 2, Medal of Honor: Allied Assault ed il divertentissimo Return to Castle Wolfenstein. Il passo successivo è stato rappresentato dal sistema grafico di Doom 3 (uscito verso la fine del 2004), che non ha avuto la stessa diffusione del precedente, anche se tra i pochi titoli sviluppati, troviamo Quake 4 e l’innovativo Prey. I perché di tutto questo sono da ricercare probabilmente nella non eccezionale versatilità del motore di gioco in termini di gameplay, lontano dalle possibilità offerte dal Source (Half-Life 2) e dall’Unreal Engine 2.5/3, della cui licenza di quest'ultimo si sono appropriate praticamente tutti i principali publisher di videogames.