Scorn è sicuramente uno dei titoli più interessanti apparsi durante l'ultimo e chiacchierato Inside Xbox dedicato ai Third Party in ambito Next-Gen. Purtroppo anche se si tratta dell'ennesimo trailer senza gameplay, è almeno confortante sapere che il titolo dopo il passaggio di Ebb Software sotto l'ala di Humble Bundle non si sia perso nel nulla. Quello che abbiamo potuto constatare inoltre, ci ha permesso di osservare che lo stile altamente disturbato e disturbante delle prime iterazioni viste quasi tre anni fa sono rimaste immutate e anzi, se possibile, perfino aumentate. Ricapitoliamo dunque quello che sappiamo su Scorn.
Incubi disturbanti
Come si può ben intuire, Scorn è un tiolo horror che pone grande enfasi sulla struttura stilistica dell'ambientazione, lasciando un'ampia fetta della gestione della narrazione alla cosiddetta "narrativa ambientale". Il fulcro del titolo è quello di disturbare il giocatore in un viaggio da incubo nell'oscura immaginazione orrorifica del team di sviluppo che pesca a piene mani da numerose opere di genere aggrappandosi a degli scenari che possono sembrare un forte citazionismo a numerose opere (le teste di Prometheus ad esempio) ma che in realtà nascondono una forte e chiara identità specifica e innegabile.
Il giocatore impersonerà un non precisato "umanoide" che intraprenderà un viaggio in un mondo tetro crudo e pieno di pericoli al fine di trovare risposte al perché tutto ciò stia avvenendo. La narrativa è dunque il fulcro dell'opera ma non vuole per precisa scelta del team essere roboante, piuttosto una costante sempre presente davanti agli occhi del giocatore che richiederà di essere colta da ogni singolo centimetro di ambientazione, da ogni secondo di un evento, di un incontro o azione.
Lo stile succitato è poi la punta di diamante dell'opera: disturbante, sopra le righe e non curante di qualsivoglia possibile limite imposto o visto in altre opere. Scorn è un concentrato di membra, ferro, carne e spregiudicatezza non per tutti, ma allo stesso tempo indubbiamente carismatico per molti. Quello che abbiamo visto è poi uno stile composto da un simbolismo duttile e malleabile che caratterizza non solo le strutture fisiche e statiche bensì anche le situazioni dinamiche e le azioni.
L'innesto della terminazione piena di sangue per "offrire nuova vita" a quel contenitore "umanoide" che nel grembo (interessante l'iconografia di un sarcofago che possiede una sacca simil sacco amniotico nell'addome ad indicare quasi un'incubatrice "naturale") portava il frutto di qualche aberrazione indicibile. Ma non è tutto oro ciò che luccica diceva sempre quel famoso tale, ed è dunque lecito avere dubbi sull'effettiva efficacia di una narrativa così tanto eterea e plausibilmente non adatta a tutti i giocatori e soprattutto ricca di insidiose spine con cui lavorare. Una narrativa non così esplicita è una grande sfida per Ebb Software, soprattutto perché trailer di questo genere caricano di non poche aspettative un pubblico, quello del genere horror, che è per natura molto esigente e pignolo nei confronti dei titoli dalle alte aspettative.
Oltre al lato narrativo però, sappiamo anche che Scorn offrirà una struttura ludica da first person shooter con l'innesto di numerosi puzzle ambientali. Se dunque dal lato dei rompicapo, l'ultimo trailer ci può far intuire che saranno molto legai ovviamente al contesto in cui si svolgono con possibili implicazioni orrorifiche nelle scelte da compiere per risolverli. Parlando dello shooting sarà invece molto interessante capire la strada intrapresa dallo studio di sviluppo. Sappiamo che le armi principali dovrebbero essere due: uno shotgun e una pistola entrambe legate a componenti organiche non meglio specificate. Se questi dettagli risalenti alla demo del 2017 dovessero essere confermati sarebbe lecito aspettarsi un netto miglioramento delle meccaniche ma immaginiamo lo stesso feeling legato all'offrire al giocatore un forte senso di disagio non solo nell'esplorazione attraverso il design audio-visivo ma anche attraverso una componente ludica e di shooting poco convenzionale.
Dal 2017 ad oggi, grazie anche al passaggio sotto Humble Bundle, Scorn sembra aver decisamente fatto dei passi avanti mantenendo tutte le peculiarità del suo stile unico e riconoscibile. La visione orrorifica del genere da parte di Ebb Software sembra essere più disturbante che mai nonostante manchi all'appello un vero e proprio gameplay. Se le indiscrezioni sulla parte ludica dovessero essere confermate, con lo stile e la strada mostrata nel trailer dell'Inside Xbox potremmo davvero trovarci di fronte a un piccolo grande gioiello del genere. Scorn non lesina certo nello stile; ora però è tempo di mostrare la sostanza.
Scorn ha ammaliato molti con il suo stile spregiudicato e il suo carattere forte e deciso. Ebb Software sembra avere le idee molto chiare e quello che è stato mostrato offre diversi spunti confortanti sullo stato del gioco. Quello che rimane sono i dubbi sull'effettiva efficacia di una narrazione così ermetica e poco esplicita e sullo sviluppo di uno shooting che vuole essere peculiare e poco ortodosso per natura. Speriamo che le prossime uscite del titolo possano diradare queste nubi.
CERTEZZE
- Stile ammaliante
- Visivamente d'impatto
- Artisticamente ispirato
DUBBI
- Bisogna valutare lo shooting
- La narrativa potrebbe essere poco accessibile per molti