Bad guy from space
Salto ipermillenario nel passato del mondo creato da George Lucas, e ci troviamo nell’epoca misteriosa e quantomai rivoltosa delle guerre civili della Vecchia Repubblica, periodo in cui difficilmente un povero diavolo poteva sopravvivere abbastanza da raccontare ai propri nipoti le gesta della sua gioventù.
Un periodo talmente instabile, che rese facile ai malintenzionati di turno, i malvagi Sith, l’organizzazione di una vasta forza d’urto capace di impossessarsi in breve tempo di tutte le rotte commerciali e spesso di prendere controllo di interi pianeti, lasciati allo sbando.
A capo delle foze oscure c’è il perfido Darth Malak, l’ultimo apprendista del misterioso Signore Oscuro Revan, che forte della sua posizione ha lasciato nelle cosiddette braghe di tela le forze del bene dell’Ordine dei Cavalieri Jedi (ecco da dove deriva il loro saio…) da sempre preposti a difesa dell’ equilibrio dell’universo attraverso il potere della Forza. Il guaio è che pur di sopravvivere all’inarrestabile avanzata dei Sith, molti Jedi che avevano perso la fede hanno giurato fedeltà alle forze del male, diminuendo ulteriormente le possibilità di riportare giustizia nell’ordine delle cose.
Ma siccome la speranza è l’ultima a morire, le ultime forze del bene si lanciano senza paura in attacchi al nuovo e pericoloso potere che sta nascendo. Ed è così che ci spostiamo nell’orbita del pianeta Tarsis, dove avviene una battaglia disperata, e una vita terrena conta ben poco, di fronte a un’ideale di libertà. Ed è qui che entrate in gioco voi.
Ciò che mi aggrada, io lo farò
La prima cosa che viene in mente a tutti quando si parla di gioco di ruolo è naturalmente impersonare un eroe, che rappresenta teoricamente l’avatar del nostro modo di essere, nella accezione più libera di un GdR che si rispetti. In questo caso è stato fatto di più, perché il gioco si piega anche alle nostre esigenze più becere, se riteniamo di averne, perché bene e male non sono più due realtà distinte ed esclusive del giocatore (bene) piuttosto che dell’ intelligenza artificiale (male). Tutto questo giro losco di parole per dire che se avete in mente un personaggio cattivo che si muove per puri scopi personali lo potrete creare tranquillamente, e non verrete penalizzati nel gioco, semplicemente avrete scelto una delle condotte etico/morali percorribili. Ovviamente le cose sono interessanti anche per chi sceglierà la via del “solito” paladino della giustizia, forse più consueta, ma non per questo meno affascinante o priva di interesse, perché non è il potere in sé stesso che lo rende interessante, ma come lo si usa! Iniziamo un nuovo gioco e creiamo il nostro personaggio.
Come aggiunta interessante alla ricetta, dobbiamo menzionare il fatto che le regole implementate nel gioco sono basate sul celeberrimo d20 System, utilizzato nel popolare Dungeons And Dragons e successivamente mutuato a decine di ambientazioni diverse tra cui, appunto, quella di KOTOR. I personaggi possiedono quindi attributi primarii come Forza, Destrezza, Costituzione, Intelligenza, Saggezza e Carisma. Posseggono inoltre abilità particolari nelle quali sono in grado di agire, come ad esempio infiltrarsi nel sistema informatico nemico, piazzare trappole o disinnescarne, curare i propri alleati, intimidire o corrompere qualcuno, e infine capacità innate, o talenti, che possono essere acquisiti a determinati step, rappresentati dal canonico ma sempre gradito passaggio di livello.
Il nostro gradevole compito, sarà quello di far crescere e specializzare il nostro eroe, per dirla in termini numerici “alterando le variabili” delle prove che costantemente dovrà affrontare. Per dirla terra terra, per renderlo più bravo a compiere un’azione rispetto ad un’altra.
Come prima cosa sceglieremo il sesso, dopodiché avremo a disposizione tre classi tra cui scegliere, almeno inizialmente:
Fuorilegge: personaggio scaltro e furbo, che sopravvive grazie a sotterfugi e continui giochi sporchi. Le sue caratteristiche fondamentali sono Intelligenza, Destrezza e Carisma. Ottiene 6 punti vita per livello, ha un progresso veloce delle Abilità ma è lento nell’aumento delle caratteristiche primarie. Esploratore: personaggio abituato a sopravvivere in ogni condizione e ambiente. Le sue caratteristiche fondamentali sono Intelligenza, Destrezza e Saggezza. Ottiene 8 punti vita per livello, ha un progresso medio delle Abilità e anche nell’aumento delle caratteristiche primarie. Soldato: personaggio maestro nell’arte del combattimento, che fa di una vittoria in battaglia il suo credo. Le sue caratteristiche fondamentali sono Forza, Destrezza e Costituzione. Ottiene 10 punti vita per livello, ha un progresso lento delle Abilità ma è veloce nell’aumento delle caratteristiche primarie. A queste tre classi, che potrebbero sembrare pochine, si aggiungeranno lungo il gioco le spettacolari Classi Jedi, che vanno viste come delle vere e proprie classi di prestigio. Senza paura di fare spoiler per nessuno è ovvio che prima o poi sarete chiamati a diventare voi stessi dei Jedi, e a maneggiare una spada laser! Per cui, vediamo come potremo orientarci una volta che potremo sfoderare il nostro “neon” personale: Guardiano Jedi: personaggio specialista nel combattimento corpo a corpo con la spada laser, eccellente esecutore assoluto delle “pratiche da sbrigare” in fretta. Ottiene 10 punti vita per livello e 4 punti Forza, ha un progresso lento delle Abilità ma è veloce nell’aumento delle caratteristiche primarie. Console Jedi: personaggio votato all’uso delle facoltà mentali per stabilire l’equilibrio nella Forza. Ottiene 6 punti vita per livello e 8 punti Forza, ha un progresso lento delle Abilità e anche nell’aumento delle caratteristiche primarie. Sentinella Jedi: personaggio che cerca di investigare per riportare giustizia, bilanciando discipline fisiche e mentali. Ottiene 8 punti vita per livello e 6 punti Forza. Ha un progresso medio delle Abilità ma è lento nell’aumento delle caratteristiche primarie.
Mille occasioni per scoprire chi siamo
Naturalmente il Lato Oscuro della Forza è sempre in agguato, per cui compiere azioni efferate o moralmente sbagliate, farà si che il vostro Allineamento comportamentale si sposti più verso il lato Oscuro, cambiando letteralmente i connotati e l’aspetto fisico del personaggio. Ma non solo: determinati poteri sono esclusivi del lato Chiaro o Oscuro, e l’utilizzo di abilità contrarie al nostro allineamento ci costerà molta più fatica.
E’ facile comprendere quindi quante possibilità avremo di divertirci e agire, e quanto potremo mettere del nostro in termini decisionali. Menzione d’onore va fatta anche per i dialoghi, che si presentano nella classica scelta multipla, ma riflettono in toto il nostro carattere e la nostra personale predisposizione a dialogare, raggirare, adulare, consolare e altre sfumature emotive che non mancheranno certo di stupirvi. Lo confesso, faccio un po’ fatica a ricordare nel passato recente qualcosa che rifletta le sfaccettature caratteriali di un personaggio all’altezza di quanto è stato fatto per KOTOR.
Ma quando è l’azione a farla da padrone, entraranno in gioco le decine e decine di abilità menzionate prima, secondo le quali potrete fare del vostro personaggio un provetto cecchino capace di tutto con i blaster a distanza, oppure un novello Darth Maul, facendolo diventare un maestro della doppia spada laser. Sono tante e tali le abilità e italenti posseduti che elencarli tutti sarebbe superfluo, a voi la scoperta di queste possibilità. Vi basti sapere che esistono capacità legate all’offensiva, alla difesa, alla cura, e alle capacità caratteristiche di ogni singola classe che sceglierete, e che saranno precluse alle altre.
Per un gioco così meritevole, e dalle mille situazioni diverse che affronterete, la scelta dovrà essere ponderata e ragionata, al fine di darvi la massima soddisfazione possibile. E se credete nella Forza, allora ce la farete!
Porta la galassia nel tuo pc
Sembra la tipica frase di uno spot pubblicitario, ma di fatto è così: con il gioco che ci accingiamo a sviscerare in questa due giorni, potremo vivere finalmente un episodio della saga di Star Wars che renda giustizia al pesante nome con tutti i fasti del caso. Prima di perderci nei meandri del cosmo, impugnando la fida spada laser, cerchiamo di venire a capo di questo progetto, e del perché dovremmo tenere d’occhio il negoziante la mattina presto, fiondandoci dentro nonappena l’ignaro figuro alzerà le serrande.
Negli ultimi anni siamo sempre stati abituati a ricevere in visione tantissimi titoli all’anno, sottoforma di pubblicità, recensioni, immagini su siti web, tanto che anche da consumatori siamo spesso a conoscenza di logiche di mercato come “il ciclo di vita del prodotto”, analizzando noi stessi cosa sia utile per il mercato in questo momento, cosa ci piacerebbe vedere, ma soprattutto decretiamo il successo o la sconfitta di un gioco, anche semplicemente ignorandolo. Una cosa che ci sta molto a cuore, nell’oceano ludico che ci travolge, è il fatto di legarci alle software house.
Un po’ come qualcuno che si affeziona a una marca di automobile, che lo accompagna per anni nel suo peregrinare per le strade, amiamo legarci a un prodotto “cucito a mano” dai nostri beniamini del codice. Nel caso di Kotor, gli scultori di questo colosso sono nientepopodimeno che quei bravi ragazzi della Bioware, che per anni ci hanno regalato emozioni sottoforma di trame eccezionali e giochi di ruolo di successo che hanno spopolato per il globo. Non male come prima nota sul biglietto da visita!
In questo escursus futuristico-spaziale, lontano dai canoni fantasy abituali dello staff di realizzatori, il colpo pare centrato: un episodio appassionante della saga di Star Wars come da anni non ne venivano fatti!