Guerra in un mondo fantasy
Tre le razze disponibili citiamo gli Imperial, cavalieri belli, bravi e colmi di buoni propositi, forti della fede nel loro dio e nei loro campioni celesti, che potranno invocare per fronteggiare i nemici; seguono i Pagan, stirpe barbarica aggressiva e rabbiosa, dedita al saccheggio e alla razzia, che vantano l’appoggio di demoni e altre creature abissali. Infine i Renaissance (Rinascimento) non si avvalgono di alcun appoggio ultraterreno, ma posseggono la tecnologia più avanzata del mondo (macchine da guerra e d’assedio, fucilieri, ecc.)
Ottima la caratterizzazione delle unità, davvero bellissime da vedere ed egregiamente animate: i combattimenti, visivamente fra i più appaganti che abbia visto di recente, diventano epici con la comparsa di torreggianti demoni e angeli maestosi, in grado di schiacciare manciate di soldati come fossero formiche.
Guerra in un mondo fantasy
Lodevole è stata l’attenzione per i particolari: in ogni istante è possibile ammirare paesaggi mozzafiato dalle texture assolutamente di prima qualità, perdersi osservando le evoluzioni degli uccelli, l’agitarsi degli alberi al vento, le mille posture e movimenti delle nostre truppe o addirittura le schegge di legno proiettate dai boscaioli al lavoro.
Il livello di dettaglio raggiungibile, così come la quantità di animazioni contemporanee sullo schermo è strabiliante, il che comporterà il possesso di ingenti quantità di memoria (256 MB quantomeno) come abbiamo potuto constatare provando il gioco su uno dei PC messici a disposizione, dove effettivamente scattava vistosamente (per quanto girasse alla perfezione sul faraonico portatile di Mr.Bailey, Managing Director di Black Cactus nonché squisito personaggio, ricolmo di humor tipicamente inglese).
David Bailey, un uomo un perchè
Managing Director e Finance Director di Black Cactus, David è un contabile certificato con anni di esperienza nel settore informatico che poco più di 2 anni fa ha cominciato a lavorare più precisamente nel settore videogiochi.
Riportiamo di seguito alcuni botta&risposta che abbiamo avuto modo di avere con lui nel piacevole contesto degli uffici Microids.
D: Il mondo di Warrior Kings è decisamente di stampo fantasy: vi siete ispirati a qualche particolare autore letterario o ai wargame tattici come Warhammer Fantasy?
R: Si, molti dei nostri ragazzi sono decisamente appassionati di cultura fantasy e di tutto ciò che vi gravita attorno e abbiamo tenuto conto di diversi di questi fattori mentre creavamo il nostro mondo fantastico.
David Bailey, un uomo un perchè
D: La mappa di Orbis assomiglia molto a quella della nostra Europa.
R: Effettivamente si. A parte qualche piccolo aggiustamento, noterai che la mappa raffigura esattamente l'Europa se il livello dei mari fosse molto più alto!
D: Avete incluso differenti effetti atmosferici, come pioggia, neve, ecc.?
R: In verità no. Non ci servivano, se ci pensi essi portano via risorse di sistema e non aggiungono nulla a livello di gameplay, o in alcuni casi lo ostacolano, come l'alternanza giorno/notte. (non posso che essere d'accordo ndArchaOn)
David Bailey, un uomo un perchè
D: Le tre “razze” disponibili sembrano offrire esperienze di gioco molto diverse. Non avete avuto problemi di bilanciamento?
R: Il bilanciamento, che riguarda in modo particolare l'opzione multiplayer, è stato effettivamente una faccenda piuttosto lunga, ma crediamo di aver fatto un ottimo lavoro.
D: Esiste uno schieramento più facile da padroneggiare, adatto ai meno esperti?
No, la difficoltà del gioco, sia in singolo che in multiplayer, è esattamente la stessa per tutti e tre gli schieramenti.
David Bailey, un uomo un perchè
Detto questo, non ci rimane che attendere il poco tempo che ancora rimane alla pubblicazione del gioco, che, ne siamo sicuri, darà del bel filo da torcere ad Age of Mithology!
P.S. Dimenticavo, Warrior Kings uscirà completamente localizzato nel nostro italico idioma.
Guerra in un mondo fantasy
Probabilmente il nome Black Cactus Games, software house inglese nata nel 1999, non dirà nulla a molti di voi, mentre il titolo Warrior Kings, primo prodotto di questo rampante sviluppatore d’oltre Manica, dovrebbe accendere più di una lampadina nelle acculturate testoline dei lettori di Multiplayer.it.
Ebbene Warrior Kings, che dopo la brutta avventura con Sierra ha trovato in Microids il publisher ideale, si sta finalmente apprestando ad invadere gli scaffali di tutto il mondo, forte dei numerosi consensi che ha già raccolto un po’ dappertutto dalla stampa del settore.
E in effetti da quanto abbiamo potuto vedere e “toccare” dal vivo su gentile invito di Microids Italia, l’esperienza di gioco si preannuncia lussuosa: un RTS che prende il meglio di Empire Earth, da cui trae parecchi spunti riguardo alla gestione delle risorse e dell’economia, mantenendo però un gameplay più semplice e lineare, strizzando un occhio a Battle Realms grazie a un carachter design convincente e a una stimolante ambientazione fantasy.