Wizdom Academy è un piccolo ibrido tra city builder e gestionale per chi ha sempre sognato di costruire e amministrare la propria scuola di magia. Il suo periodo di early access è appena iniziato e tanto le idee alla base quanto la loro implementazione sono buone, il comparto tecnico, invece, ha ancora bisogno di tanto lavoro.
L'idea di fondo è semplice: Hogwarts (che per ragioni di copyright si chiama Wizdom Academy) ha bisogno di aule, studenti, professori e difese contro chi pratica le arti oscure. È compito del giocatore assicurarsi che ogni cosa funzioni, che abbastanza studenti si iscrivano per non far andare le finanze in rosso e che gli esami si svolgano con regolarità nonostante le orde di goblin che attaccano periodicamente la scuola o i serpenti giganti affamati di mana che ogni tanto si fanno vedere.
Vi abbiamo da poco raccontato di The Fool's Apprentice, un gioco dalle premesse molto simili, con la differenza che Wizdom Academy si concentra quasi esclusivamente sull'aspetto costruttivo (edifici, mantenimento, espansione e pianificazione), mentre The Fool's Apprentice è incentrato solo sul ruolo del preside. Dopo aver mandato in bancarotta diversi istituti, siamo pronti a raccontarvi dove Wizdom Academy fa bene e dove c'è ancora bisogno di diverse mani di vernice.
Presidi bancarottieri e orde inferocite
Wizdom Academy, al primo avvio, chiede a chi gioca di scegliere uno di tre presidi e una di quattro ambientazioni principali. Queste scelte sono puramente estetiche perché tutti gli insegnanti di partenza hanno le stesse caratteristiche e tutti i terreni iniziali hanno bene o male la stessa conformazione: un grosso quadrato con un albero nel mezzo. Quell'albero è la fonte del mana, la risorsa con cui vengono alimentate tutte le strutture che costruirete, e di cui, salvo in alcuni eventi di gioco, potete non preoccuparvi.
I soldi, invece, finiscono quasi subito perché ci vuole un po' a far iscrivere abbastanza studenti da non far andare in rosso la scuola. Dopo aver costruito le prime aule, reclutato i primi insegnanti (negoziando il loro salario) e messo in piedi i dormitori per alunni e docenti, dovrete dedicarvi all'esplorazione della mappa del mondo inviando almeno un'insegnante di villaggio in villaggio a mettere in piedi uffici di reclutamento. Così facendo avrete un flusso costante di nuovi studenti per far crescere le entrate.
La vostra scuola deve diplomare i suoi studenti, e organizzare gli esami non costa poco, ma il flusso di gioco è abbastanza chiaro: costruire edifici, reclutare personale, invitare studenti, tenere lezioni, guadagnare soldi e investire per diplomare. A mettere i bastoni tra le ruote a questo meccanismo ci sono le periodiche siccità di mana e le invasioni. Le prime causano uno stop temporaneo alla produzione di mana del vostro albero, costringendovi a spegnere vari edifici causando insoddisfazione, le seconde, se degli insegnanti abbastanza forti non vengono mandati ad affrontarle, vi faranno perdere preziose risorse, anche un intero semestre d'oro guadagnato se non fate attenzione.
La parte più difficile di una partita a difficoltà normale è stata l'inizio, quando tutte le informazioni sulla gestione dei vari sistemi vengono scaricate sul giocatore durante un breve tutorial lasciandolo a sé stesso poco dopo con importanti missioni da completare. Non viene spiegato, per esempio, che la velocità a cui un insegnante porta a termine la sua lezione è fondamentale per massimizzare il guadagno dei libri, la valuta con cui si sbloccano nuovi edifici e potenziamenti, tra cui alcuni indispensabili per proteggersi dai goblin. Avere un tutorial insufficiente è tra i principali difetti di questo gioco che, però, una volta apprese le basi con le buone o le cattive, scorre piuttosto bene nelle sue fasi organiche e con i suoi imprevisti.
Lo spazio è la risorsa più preziosa
Wizdom Academy è più affine a un city builder che a gestionali come Two Point Campus per un semplice motivo: l'intera progressione del gioco è funzionale a far costruire edifici più grandi, più efficienti e meglio organizzati. Il problema è che delle spiegazioni su come farlo al meglio non c'è neanche l'ombra.
A un certo punto, la missione principale del gioco chiede di costruire due strutture al secondo piano: non dice che per realizzarle bisogna avere delle scale che le collegano al resto della struttura, non spiega che le scale possono essere costruite solo come addendum a una sezione di corridoio e non spiega in alcun modo come funziona la direzionalità di queste sezioni. Il risultato è più di un'ora di frustrazione andando per tentativi finché non si decifra cosa bisogna fare.
Un simile livello di mistero su una parte così fondamentale del gioco non è giustificabile in alcun modo, perché lo spazio orizzontale di partenza è limitatissimo e il gioco vuole farvi realizzare grandi e labirintiche strutture verticali, proprio come Hogwarts. Il problema è che fa un pessimo lavoro nello spiegarvi come fare, o anche solo nell'indirizzare sulla giusta strada. Si tratta di un aspetto che speriamo venga tenuto in considerazione durante l'early access e corretto in tempo per l'uscita della versione completa.
In questa fase di early access, Wizdom Academy è una buona idea intrappolata in troppi problemi tecnici e pessimi tutorial. Costruire la Hogwarts dei propri sogni con un'enfasi sulla verticalità e sulla sostenibilità economica è una buona idea, sostenuta da un buon design di progressione ed eventi casuali. Chi decide di provare il gioco in questa fase deve prepararsi a pessime spiegazioni e numerosissimi bug, ma la speranza è che Kipwak Studio usi il periodo di early access per evitare che le buone idee di Wizdom Academy restino prigioniere nella Camera dei Segreti.
CERTEZZE
- Buon design di progressione e ricompense
- Ritmo incalzante che diverte
DUBBI
- Diversi problemi tecnici
- Pessimi tutorial