In Two Worlds il mondo è dilaniato da un conflitto eterno tra la fazione civilizzata, composta in gran parte da umani, e quella delle orde, dominata dagli Orchi. Questo tipico dualismo, che richiama la classica contrapposizione tra bene e male, o quella tradizionale negli RPG di stampo D&D tra legale e caotico, si arricchirà di risvolti interessanti grazie alla promessa libertà di scelta e d’azione garantita al giocatore, e la conseguente non linearità della trama.
Per ben mille anni gli umani hanno dominato la terra dopo la vittoria giunta al termine di un’ancestrale fase di lotta senza quartiere contro gli Orchi e compagni, ma la pace e la supremazia di tale fazione comincia a scricchiolare.
La scoperta di un antico tempio, reliquia dei tempi in cui la terra intera echeggiava dei suoni della guerra, apre uno spiraglio nella speranza delle Orde di tornare alla carica: il misterioso edificio, dedicato ad una divinità sconosciuta ed oscura, pare contenere degli indizi sulla possibilità di resuscitare Aziraal, il Dio della Guerra, protettore delle Orde. Mentre la guerra torna ad insidiarsi lentamente nelle crepe della fragile pace tra le due civiltà, una forza oscura trama per sfruttare la situazione ed impossessarsi del mondo prospero faticosamente instaurato dopo anni di battaglie. Dei due mondi presenti, uno solo è destinato a sopravvivere.