Come tutti i titoli legati al farming anche Diablo III attira i giocatori in sessioni estenuanti che trascendono la razionalità.
Ebbene, come al solito qualcuno ha esagerato e dopo una partita da 72 ore è morto di infarto. C'è chi giura che la vittima era un uomo in salute ma gli amici di Russel Shirley affermano che il trentaduenne aveva problemi di peso e soffriva di apnea.
I morti videoludici, spesso strumentalizzati dalla critica, sono ormai parecchi ma non è certo il gioco in se ad essere un killer quanto la propensione del giocatore, spesso unita a problemi di salute, a superare limiti che non dovrebbero essere superati.
Fonte: IGN