Nel corso di un'intervista rilasciata a Gamasutra, Gabriel Leydon, CEO di Machine Zone, uno dei publisher di spicco nel panorama degli MMO F2P, ha dichiarato che a suo avviso presto l'intera industria videoludica sarà votata al modello free-to-play.
"Credo sia l'unico modo per guadagnare con i videogame. C'è molto astio nei confronti dei free-to-play, specialmente da parte dell'industria videoludica tradizionale, perché non capiscono il fenomeno. Credono che il modello free-to-play sia in qualche modo responsabile di un raggiro nei confronti degli utenti, o che ci sia gente che finisce per spendere troppi soldi", ha detto Leydon.
"Per come la vedo io, ora come ora è l'industria delle console a porsi come una realtà negativa, non il free-to-play. L'industria delle console tratta i propri utenti come dei nemici, lamentandosi quando permutano i propri giochi da GameStop, e a sua volta GameStop non aiuta l'industria dei videogame perché questa non guadagna sulla rivendita dei titoli usati."
"E' come se ci fosse astio nei confronti dei videogiocatori perché spendono 70 dollari per un gioco che poi il giorno dopo gli è già venuto a noia. E' possibile vedere qualcosa del genere a ogni nuovo episodio di Call of Duty: c'è un bel po' di gente che lo compra senza che gli piaccia, ma quando lo porta da GameStop per una valutazione si sente dire 'ehi, questo gioco vale solo 20 dollari, adesso' per via dell'online pass e dell'enorme svalutazione. Cosa succede a questi utenti? Nessuno si dispiace per loro, nessuno dice 'hanno buttato 50 dollari per qualcosa che non gli piace'. L'industria delle console è contenta di questo fenomeno, piuttosto."
"Il free-to-play si pone al momento come una sorta di MP3 rispetto al business tradizionale dei videogame. Offre un'esperienza qualitativamente inferiore rispetto alle console, ma cresce molto rapidamente e agli utenti piace il fatto di poter giocare per mesi senza spendere un soldo. Si tratta di un modello economico superiore, e anche dal punto di vista qualitativo si stanno facendo dei passi in avanti, con giochi come League of Legends e ora con il CryEngine che verrà utilizzato nel free-to-play. A breve non ci sarà più mercato per le produzioni tradizionali", ha concluso Leydon.
Fonte: Gamasutra