Brianna Wu, capo dello studio Giant Spacekat (Revolution 60), è stata costretta ad abbandonare casa sua nel fine settimana dopo aver ricevuto minacce di morte e di stupro tramite Twitter.
Pubblicate online alcune sue informazioni personali, come l'indirizzo di casa e i dati del marito. Le minacce sono nate dalle sue critiche al "GamerGate", il movimento, apparentemente di ultra destra, nato su 4Chan che ha come obiettivo dichiarato la riforma del giornalismo videoludico, ma che spesso si è risolto in attacchi molto pesanti contro donne dell'industria. Si tratta di un caso simile a quelli di Zoe Quinn e Anita Sarkeesian, anch'esse costrette ad abbandonare casa dopo aver ricevuto minacce si stupro e di morte.
Ovviamente non sono mancati i complottisti che hanno accusato subito la Wu di aver montato il caso, ma Kotaku ha confermato che se ne sta occupando la polizia del Massachusetts e che, quindi, si tratta di una questione più seria di quanto vorrebbero i minimizzatori.
Brianna Wu ha commentato in modo deciso la faccenda affermando che "NON VADO DA NESSUNA PARTE. Continuerò a fare giochi e continuerò a parlare per le donne sviluppatrici." Aggiungendo poi "La mia più grande paura è di essere ricordata per queste stronzate e non per aver sviluppato bei videogiochi."
Fonte: Pocket Gamer