Durante un'intervista, il senior designer di Rise of the Tomb Raider è stato interpellato riguardo le dimensioni occupate dal gioco, piuttosto esigue rispetto ad altre produzioni current-gen (è circa 20 GB). Michael Brinker di Crystal Dynamics ha risposto di non avere la competenza tecnica per scendere in modo dettagliato nella questione, specificando che ogni team possiede le proprie tecniche per la compressione dei dati di gioco su disco. In fin dei conti sappiamo tutti che la domanda non è proprio innocua e conosciamo le motivazioni implicate: una scarsa dimensione sembra essere indicativa della quantità di contenuti del gioco, o la qualità degli asset, ma non è sempre necessariamente così. Brinker puntualizza come la questione dimensione sia diventato un non problema per lo sviluppatore, specie con l'avvento di dischi rigidi sempre più capienti e l'utilizzo della tecnologia Cloud (prende come esempio il backup delle foto in un cellulare).
L'antifona che possiamo ricavare è che non necessariamente una modesta installazione comporta un gioco ridotto, l'esempio di The Elder Scrolls V: Skyrim è particolarmente calzante.
