L'ambientazione aperta di Final Fantasy XV rappresenta un corso piuttosto nuovo per la serie, che aveva già sperimentato allargamenti notevoli dei propri orizzonti ma mai al livello proposto dal nuovo capitolo.
Con questo, la serie diventa un vero e proprio RPG a mondo aperto, una scelta che a quanto pare è arrivata in seguito a grandi discussioni tra gli sviluppatori. La questione in effetti non è di poco conto: al di là della sfida tecnologica rappresentata dalla scelta, per un gioco fortemente impostato sulla narrazione e la progressione degli eventi utilizzare un mondo aperto ha rappresentato una notevole sfida nell'organizzazione e nella presentazione dei contenuti, in molti pensavano che imbarcarsi in un'operazione del genere avrebbe potuto portare al fallimento del progetto.
Tuttavia il director Hajime Tabata è sempre rimasto molto convinto della volontà di rendere il gioco open world, anche per dimostrare come Square Enix sia in grado di proporre una tecnologia avanzata in grado di mettere in scena un'ambientazione così complessa. Tabata ha peraltro citato come fonti d'ispirazione per il gioco anche Shadow of the Colossus e The Legend of Zelda: Ocarina of Time per il particolare utilizzo fatto da questi dell'ambientazione aperta.