Secondo quanto riportato da alcuni utenti, in particolare sul forum di NeoGAF, c'è stata una variazione minore, ma di una certa importanza, all'interno delle politiche di gestione dei DRM per i titoli dell'Oculus Store.
A quanto pare, con questo aggiornamento i titoli acquistati dallo Store in questione al lancio effettuano un check per verificare l'effettiva presenza di un visore Oculus Rift nel sistema prima di avviarsi. L'idea è che questa nuova gestione dei DRM sia indirizzata a scoraggiare l'utilizzo di metodi alternativi come il plugin ReVive, che consente di giocare ai titoli acquistati sull'Oculus Store anche usando HTC Vive.
Sebbene la mossa sia piuttosto in linea con i classici principi di "protezione" del proprio parco titoli da parte di Oculus, sembra anche in controtendenza con alcune idee che erano state precedentemente espresse da Palmer Luckey in persona su Reddit, quando affermava che l'eventuale utilizzo di mod sui giochi acquistati da Oculus Store per farli funzionare da qualsiasi altra parte non era un problema poiché "l'obiettivo non è generare profitti dal legare le persone solo al nostro hardware", sebbene sia sempre stata chiara l'impossibilità di un'apertura completa agli altri visori (ad esempio attraverso la distribuzione di un kit universale di sviluppo) per ovvi motivi di concorrenza. Quello che emerge da questo cambiamento sembra una maggiore chiusura applicata alla piattaforma Oculus Rift rispetto a prima, ma attendiamo eventuali sviluppi sulla questione.