Amy Hennig, autrice tra gli altri dei primi tre capitoli della saga Uncharted e attualmente al lavoro sullo Star Wars di Visceral, ha raccontato un quadro lavorativo tutt'altro che idilliaco in quel di Naughty Dog.
Nel corso di un'intervista, Soren Johnson, il designer di Offworld Trading Company, le ha chiesto quant'è duro a livello personale lavorare a un tripla A. La donna ha risposto "Durissimo. Per tutto il tempo che sono stata in Naughty Dog, ossia dieci anni e mezzo, non ricordo di aver mai lavorato meno di ottanta ore a settimana."
Le eccezioni c'erano, ma riguardavano brevi periodi di stacco. La Hennig ha lavorato sette giorni su sette, per dodici ore al giorno. Al che le è stato chiesto se era così per tutti all'interno del team di sviluppo e lei ha risposto che gli stessi orari valevano per moltissime persone: "Naughty Dog è nota per la quantità di crunch che richiede, ma ovviamente chi ricopriva incarichi dirigenziali doveva provare a fare più degli altri."
La Hennig non si pente di aver lavorato a questi ritmi e a titoli come gli Uncharted, ma interrogata sul fatto se valga o meno la pena tenerli per realizzare un tripla A, la risposta è stata un secco no:
"Ci sono persone che non vanno mai a casa dalle loro famiglie. Hanno dei bambini che crescono senza vederli." La Hennig ha paragonato situazioni del genere alla sua, single per scelta, che ha potuto comunque far ricadere gli effetti del suo stile di vita soprattutto su di lei. Questo non vale per tutti e spesso gli effetti di certi ritmi lavorativi si sono rivelati devastanti per le vite private degli sviluppatori, arrivati ad avere crisi di nervi e addirittura a divorziare mentre erano impegnati nella realizzazione di un videogioco.