Con il sopraggiungere di varie notizie riguardanti Tom Clancy's Ghost Recon Wildlands, appare sempre più chiaro che la caratteristica del nuovo capitolo dello sparatutto tattico di Ubisoft sia la sua enorme mappa che consente un'esplorazione libera del mondo di gioco.
Sul blog ufficiale degli sviluppatori, questi hanno recentemente approfondito questo aspetto, spiegando alcuni principi alla base della costruzione del mondo di gioco. Una volta deciso di rappresentare la Bolivia, l'obiettivo degli sviluppatori è stato raccogliere quante più informazioni possibili sul luogo in modo da poter creare una versione realistica del paese. Una parte del team è volato sul luogo ed ha viaggiato per il paese, raccogliendo informazioni e dati su tutte le differenti zone della Bolivia e tornando a casa con circa 15.000 foto e più di 10 ore di video girati in totale.
Questo ovviamente ha consentito la costruzione di asset ed elementi grafici realistici, ma per costruire una mappa coerente e viva è stato necessario appoggiarsi ad alcuni strumenti in grado di garantire una certa consistenza alle ambientazioni. Questi strumenti di sviluppo hanno consentito di costruire un mondo coerente, dove anche la costruzione di un piccolo villaggio sia supportata intorno da elementi realistici, come un certo tipo di agricoltura e di mezzi di sostentamento che possano garantire la sussistenza di tale villaggio in quel punto della mappa. A quanto pare questi strumenti sono in grado di controllare il posizionamento di qualsiasi elemento grafico sulla mappa in modo da farlo risultare estremamente coerente con l'ambiente circostante e realistico e costruire così un mondo quantomai vivo e reattivo alle sollecitazioni del giocatore.
Tom Clancy's Ghost Recon Wildlands è atteso per il 7 marzo 2017 su PC, PlayStation 4 e Xbox One.