È una giornataccia questa per Valve. Insieme al down prolungato di Steam, che fortunatamente pare essere rientrato, è arrivata anche la condanna dalla corte australiana per la politica di rimborsi di Steam applicata dal 1° gennaio 2011 al 28 agosto 2014. Quale politica? Nessuna, appunto. Il sistema attualmente in vigore è arrivato successivamente.
Valve dovrà pagare 3 milioni di dollari australiani (più di due milioni di euro) e dovrà mostrare per dodici mesi una notifica agli utenti (a partire da febbraio 2017) in cui li avvisa dei loro diritti di consumatori in Australia.
Valve ha tempo fino al 20 febbraio 2017 per appellarsi contro la sentenza. Chissà se lo farà o preferirà pagare e chiudere la faccenda nel più breve tempo possibile.