Qualche giorno fa l'EUIPO (European Union Intellectual Property Office) ha pubblicato un rapporto sul mercato degli smartphone contraffatti. I dati, che arrivano fino al 2015, parlano di 45 miliardi di euro spesi negli apparecchi falsi nell'ultimo anno. Senza di questi si sarebbero venduti 183 milioni di apparecchi in più.
E chi si poteva trovare ai vertici di una classifica simile? Bravi, proprio l'Italia. Nel nostro territorio le vendite sfumate per colpa dei falsi ammontano al 15,4% dell'intero settore, contro l'8,3% della media europea. In apparenza Grecia, Bulgaria e Romania fanno peggio di noi, ma le cifre assolute assegnano il primato alla nostra nazione, visto che produciamo mancate vendite per 885 milioni di euro.
Per consolarci come europei, basta però guardare alla media mondiale, che è molto più alta della nostra: si parla del 13%. Purtroppo come italiani è una magra consolazione, visto che siamo quasi al livello della Cina, il paese che con il suo 15,9% di falsi produce più danni a livello mondiale, con mancate vendite legittime per 16,5 miliardi di euro.
Da notare inoltre che gli smartphone falsi comportando diversi problemi, come quello della sicurezza o grossi rischi per la privacy. Li riportiamo tutti (tratti dai nostri cugini di HDBlog):
Minore qualità del servizio di rete e, di conseguenza, dell'esperienza d'uso
Maggior rischio relativo alla sicurezza derivato dall'uso di componenti difettosi o inadeguati
Maggior rischio privacy
Maggior rischio di attacchi/furti informatici
Maggior rischio frode nelle transazioni digitali
Nessuna garanzia
Rischi per ambiente e salute derivati dall'uso di materiali tossici o pericolosi nella fase di fabbricazione