Qualche giorno fa c'è stato il grande reveal di Call of Duty: WWII, che ha trovato il plauso anche di molti di quelli che solitamente sono più critici con la serie. Sarà per il ritorno all'ambientazione d'esordio? Probabile, ma ci sono altri dettagli che fanno ben sperare per la presenza di novità molto più corpose.
Ad esempio quello svelato da Polygon, secondo cui durante la campagna single player la salute non si curerà automaticamente con il passare del tempo. Insomma, non ci sarà la classica autorigenerazione che fu introdotta nel 2005 con Call of Duty 2.
È stato Glen Schofield, il cofondatore di Sledgehammer Games, a svelarlo: "Non sarete dei supereroi. Non potrete alzarvi, beccarvi sette proiettili, abbassarvi, aspettare e poi sparare ancora." L'obiettivo del team è di rendere l'esperienza di un team di reclute, ancora fresche di arruolamento, mostrandone tutte le vulnerabilità sul campo di battaglia. Insomma, un approccio molto diverso a quello classico.
Non è chiaro comunque come i soldati potranno curarsi. Magari tornerà un sistema basato sui medikit, come quello del primo episodio? Non lo sappiamo, ma sicuramente non dovremo attendere il lancio del 3 novembre, su PC, Xbox One e PlayStation 4, per scoprirlo.