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Il nuovo 2DS XL ribadisce la volontà di Nintendo di tener separati portatili e home console?

A sorpresa, Nintendo ha annunciato una nuova versione di 2DS

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   28/04/2017

A partire dalle prime voci di corridoio su un Nintendo NX "ibrido" fino alla presentazione di Switch l'idea che è emersa con una certa forza vedeva la possibilità di una convergenza tra il mondo delle console portatili e quello delle macchine domestiche, da sempre rimasti due regni ben distinti per Nintendo, ma anche il recente annuncio di un nuovo 2DS sembrerebbe andare in direzione opposta. La comparsa di una console domestica in grado di essere portata in giro ha fatto subito sognare possibili scenari in cui l'enorme catalogo software di Nintendo 3DS sarebbe stato messo a disposizione di Switch, creando in questo modo la macchina Nintendo definitiva, in grado di coniugare gli storici punti di forza dei portatili a quelli delle domestiche, assemblando in questo modo un parco software che sarebbe stato senza rivali. A raffreddare gli animi ci ha pensato subito la casa di Kyoto, che ha chiarito come la volontà fosse quella di considerare Switch essenzialmente come una console domestica, la cui portabilità non avrebbe influenzato la sua specifica posizione nella strategia hardware e software della compagnia.

Il nuovo 2DS XL ribadisce la volontà di Nintendo di tener separati portatili e home console?

Eppure, la comparsa di alcuni giochi utilizzabili solo in modalità portatile o comunque non in grado di sfruttare il doppio standard - perché magari tratti direttamente dal panorama mobile - ha mantenuto in vita la visione di Switch come definitiva fusione tra i mondi Nintendo, anche se a dire il vero, per il momento, questi titoli sono troppo pochi per far pensare a una vera e propria tendenza. Certo la possibilità di far convergere le produzioni destinate alle console portatili tutte su Switch rappresenterebbe per l'utenza un bel passo avanti, considerando la quantità e la qualità dei giochi disponibili su 3DS, ma per Nintendo avrebbe senso una mossa del genere?

Le console della famiglia Nintendo 3DS (comprese dunque tutte le varie accezioni: XL, New, 2DS e quant'altro) continuano ad andare molto bene sul mercato, e privarsi di una presenza così importante, oltretutto in un segmento diverso da quello di Switch sembra non avere molto senso, dal punto di vista del produttore.

Il nuovo 2DS XL ribadisce la volontà di Nintendo di tener separati portatili e home console?

Se Switch dovesse continuare a vendere bene come sta facendo (anche meglio si suppone, con l'arrivo delle stagioni più propizie per gli acquisti) così come i vari portatili, è difficile pensare che Nintendo possa decidere per il taglio netto di uno dei segmenti produttivi per avviare un processo di unificazione globale. In questa direzione sembra inserirsi anche l'annuncio odierno del New Nintendo 2DS XL, un prodotto che pare ribadire la volontà della compagnia di continuare il proprio impegno nella produzione di portatili. È anche vero che il 2DS rappresenta una console particolare, essendo dedicata soprattutto a un pubblico molto giovane, dunque gestita in maniera diversa e dotata di una vitalità tutta sua. Un effettivo problema di sovrapposizione potrebbe crearsi in effetti nell'eventualità di un successore di Nintendo 3DS: l'evoluzione dell'hardware portatile lo porterebbe probabilmente ad essere molto simile a Switch, considerando il know-how ormai acquisito sull'architettura Nvidia, dunque a quel punto una console esclusivamente portatile potrebbe diventare ridondante. Questo a meno che Nintendo non riesca a tirar fuori dal cappello una qualche innovazione delle sue, un gimmick in grado di giustificare un nuovo hardware dedicato e separato da Switch ma è probabile che il campo di manovra cominci a essere talmente ristretto da costringere, di fatto, alla convergenza dei due mondi su un unico sistema per evitare eventuali cannibalizzazioni e caos organizzativi anche sul fronte degli sviluppatori.