Sono ormai due anni che Psyonix affronta l'argomento del multiplayer cross-platform per Rocket League. All'alba dell'annuncio della versione per Nintendo Switch, gli sviluppatori sono tornati sull'argomento fornendo un nome a chi gli chiedeva un colpevole: Sony.
Come evidenziato anche in relazione al cross-play di Minecraft, la casa giapponese adotta una politica protezionista per quanto concerne tale feature, a parte rari casi.
"Una risposta onesta è che PlayStation non ci ha ancora dato il permesso di farlo", ha risposto Jeremy Dunham, vicepresidente della divisione publishing presso Psyonix, alla domanda sul perché non sia ancora stato implementato il multiplayer cross-platform in Rocket League.
"Siamo ottimisti circa la possibilità di introdurre il cross-play nel gioco, credo siamo stati bravi negli ultimi due anni a diffondere questo concetto. Pensiamo si tratti del futuro dell'industria videoludica e speriamo che la community e i media possano aiutarci a spingere questa idea perché la si possa concretizzare. È il nostro sogno."
"Siamo noi a gestire tutti i server", ha continuato Dunham. "Colleghiamo gli utenti utilizzando i nostri sistemi, gestiamo ogni aspetto della questione da soli." Finora Microsoft è stata l'azienda con i requisiti più complessi in termini di sicurezza per stabilire una connessione con altre piattaforme, ma la parte più difficile del lavoro è stata fatta.
Dunque perché Sony si oppone? "Vorrei poter dare una risposta", ha detto Dunham. "L'unica cosa che sappiamo è che non possiamo ancora procedere. Posso però dirvi questo: noi di Psyonix faremo tutto ciò che serve per implementare il multiplayer cross-platform fra tutte le piattaforme e PlayStation 4. Devono solo dirci cosa vogliono."
"Si tratta letteralmente di una feature che potremmo attivare tramite la semplice pressione di un tasto", ha concluso Dunham. "Si tratta di una semplice pagina web con dei checkbox. Tutto ciò che dobbiamo fare è selezionare quelle caselle e il cross-play sarebbe attivo in meno di un'ora in tutto il mondo."