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Sony ha rifiutato il multiplayer cross-platform in Minecraft per proteggere i bambini

Il contatto con gli utenti di altre piattaforme è pericoloso per le giovani menti?

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   14/06/2017

Dopo i casi Rocket League e quello recente di Minecraft, sembra a questo punto che Sony abbia deciso di evitare il multiplayer cross-network, nonostante sembrasse inizialmente propugnarlo come una caratteristica positiva.

Eurogamer.net ha chiesto a Jim Ryan di Sony quale sia la motivazione dietro questo rifiuto di collaborare con le altre compagnie per instaurare un collegamento tra i vari utenti sulle diverse piattaforme, e la risposta è stata, come spesso accade quando si cerca di spiegare delle posizioni piuttosto impopolari e per certi versi "anti-consumatore", poco convincente.

"Dobbiamo essere attenti a causa della nostra responsabilità nei confronti dei nostri utenti", ha spiegato Ryan, "Minecraft in particolare, con la sua demografia che comprende tutte le età compresi i molto giovani". Sony ha "un contratto con le persone che vanno online sui propri servizi e finché stanno nell'universo PlayStation l'ambiente è sotto controllo", il problema è dunque il contatto con gli utenti delle altre piattaforme.

"Esporre quelli che per la maggior parte dei casi sono bambini a influenze esterne su cui non abbiamo controllo, è qualcosa a cui dobbiamo pensare molto attentamente". Al che giustamente l'intervistatore ha fatto presente che anche Nintendo, notoriamente molto attenta a queste questioni, ha acconsentito al cross-platform, cosa sulla quale Ryan non ha potuto rispondere in maniera adeguata: "È vero, d'altronde ognuno prende le proprie decisioni. Lo faremo anche noi, come ho detto, non abbiamo nessuna posizione filosoficamente contraria al cross-play". Potrebbe dunque esserci una possibile apertura in futuro da parte di Sony al multiplayer cross-network con gli altri utenti console, ma al momento, a quanto pare "non ci sono discussioni in corso sull'argomento", ha riferito Ryan.