Call of Duty: WWII è stato il gioco più venduto a novembre negli USA, ormai è ufficile, e vale la pena fare il punto della situazione per quanto concerne la celebre serie targata Activision. Il nuovo capitolo riuscirà a riportarla nell'olimpo delle produzioni di maggiore rilevanza mondiale?
Abbiamo ragionato sul suo possibile rilancio quando WWII non era ancora neanche stato annunciato, scrivendo che si tratta in pratica di corsi e ricorsi storici: esattamente come le vendite di Call of Duty 4: Modern Warfare prima e del già citato Modern Warfare 2 poi avevano fatto capire ad Activision che era tempo di abbandonare la seconda guerra mondiale per dedicarsi alla guerriglia moderna e finanche futura, allo stesso modo la tiepida accoglienza riservata a Infinite Warfare e l'impegno di Electronic Arts a rilanciare scenari bellici del passato con Battlefield 1 hanno determinato la nascita di Call of Duty: WWII.
Ci siamo quindi avvicinati con perplessità al nuovo episodio, che sembrava offrire poco più che il ritorno alla seconda guerra mondiale: uno scenario affascinante, non c'è dubbio, ma che abbiamo visto praticamente in qualsiasi salsa durante gli esordi del franchise e che dovrebbe porsi invece come la grande novità dell'episodio di quest'anno.
Ora che però sono arrivati i dati ufficiali, la situazione sembra decisamente più chiara. Call of Duty: WWII, come detto, è stato il titolo più venduto a novembre negli Stati Uniti; e se la cosa di per sé non rappresenta una garanzia di successo, visto che la serie ha praticamente sempre vinto quel confronto, i 4,4 milioni di copie piazzate cambiano lo scenario: si tratta di una cifra importante, che sembra poter rilanciare effettivamente il franchise verso i numeri che lo caratterizzavano fino a qualche anno fa.
Abbiamo apprezzato la solidità di questo nuovo episodio, la sua capacità di offrire tanti contenuti liberandosi al contempo di elementi inutili e/o ridondanti; nonché di proporre una campagna ancora una volta spettacolare e coinvolgente, caratterizzata da una narrazione di stampo cinematografico, in grado di enfatizzare le storie e gli scenari della seconda guerra mondiale. Un aspetto che anche sul piano tecnico la produzione targata Sledgehammer Games è riuscita a rendere in maniera impeccabile, compiendo grossi passi in avanti rispetto allo scorso anno.
Basteranno una realizzazione competente (sebbene tutt'altro che rivoluzionaria) e un ottimo lancio per far vivere a Call of Duty una nuova giovinezza? Probabilmente lo capiremo con l'inizio del nuovo anno, ma per il momento i fan possono stare tranquilli: la nuova visione del franchise ha convinto sia la critica che il pubblico, segno che la strada è quella giusta.
