Non è un mistero che EA Motive sia al lavoro su un grosso progetto, tuttavia per il momento non sono ancora trapelati dettagli concreti. Durante l'annuale conferenza di GamesBeat, che si è svolta nella serata di ieri, Jade Raymond ha accennato alla strategia adottata dal suo studio per mettere in cantiere una nuova proprietà intellettuale e ha fatto qualche paragone rispetto allo sviluppo del primo capitolo di Assassin's Creed.
In quel caso la Raymond aveva contribuito a gettare le basi per la creazione di una saga destinata a durare per anni, destinata a spaziare anche in altri segmenti dell'intrattenimento come il cinema e la letteratura. A quanto pare questa volta gli obiettivi fissati sono radicalmente differenti.
"Con Assassin's Creed pensammo a come costruire un nuovo brand in grado di evolvere e di essere preso in mano da altri sviluppatori per durare a lungo. Era quello il quadro. Adesso invece ci stiamo chiedendo in che modo possiamo creare un brand che possa appartenere ai fan e ai giocatori".
La Raymond ha lavorato in Ubisoft dal 2004 al 2014, per poi passare nelle fila di Electronic Arts a partire dal 2015. EA Motive ha contribuito alla realizzazione di Star Wars: Battlefront 2 e sta collaborando anche ad altri progetti riferiti all'universo di Star Wars insieme a EA Vancouver e EA Worldwide Studios.
Nel corso del suo intervento la Raymond ha aggiunto anche che la relazione tra giocatori e giochi è cambiata e che gli studi devono impegnarsi per adattarsi a questi cambi di direzione. "Non si tratta di avere le persone che creano giochi da una parte e le persone che li giocano dall'altra", ha detto riferendosi in particolare alle community degli streamer e dei modder. "Non c'è una formula per creare giochi. Mi piace vedere un gioco in azione e non riesco a definire cosa si provi. Credo che nei giochi cambieranno tante cose e in modi drastici".