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I videogiochi sono una forma d'arte, secondo Hans Zimmer

Il celebre compositore hollywoodiano che ha collaborato per Modern Warfare 2 si schiera

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   04/11/2009

La questione resta aperta, ma ogni tanto fa piacere raccogliere commenti sull'essenza artistica dei videogiochi anche da parte di coloro che non rientrano nel mondo del business videoludico.

Nella fattispecie, il celebre compositore Hans Zimmer, da anni legato alle grandi produzioni cinematografiche hollywoodiane, da navigato artista dei media considera i videogiochi "assolutamente" come una forma d'arte. Il parallelo è con i film, che allo stesso modo hanno dovuto affrontare un periodo di maturazione e affermazione nell'immaginario collettivo e nel panorama culturale: "la gente inizialmente pensava che il cinema non potesse competere con il teatro, ma adesso sia i film che il teatro sussistono contemporaneamente come due diverse forme d'arte legittime", e allo stesso modo accadrà ai videogiochi.

"E ora c'è questa nuova cosa, che è interessante", ha detto sui videogiochi a USA today, "li chiamiamo ancora giochi, una parola che ha una certa accezione triviale", ma nonostante questo rappresentano "assolutamente" una forma d'arte, è una cosa che secondo Zimmer "non può più essere messa in questione". L'interesse per i videogiochi da parte del compositore (autore peraltro di colonne sonore per film come Rain Man, Thelma & Louise, The Lion King, Gladiator, The Last Samurai, Batman Begins, Pirates of the Caribbean, The Dark Knight) non è d'altra parte casuale: porta la sua firma infatti l'accompagnamento musicale di Call of Duty: Modern Warfare 2, atteso per il 10 novembre.

I videogiochi sono una forma d'arte, secondo Hans Zimmer