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Quindici italiani accusati del furto di Human Revolution

Gli hacker nostrani beccati con le mani nella marmellata. Pardon, nei server di GMC.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   06/07/2011

Square-Enix ha fatto causa a quindici italiani (a fare i videogiochi non ci riusciamo, ma a rubarli siamo sempre in prima linea) per il furto del codice preview di Deus Ex: Human Revolution, finito poi su BitTorrent e sugli altri sistemi di file sharing, verso la fine di Maggio.

Sono state rese note alla corte anche le modalità con cui è avvenuto il furto: gli hacker si sono infiltrati nei server della rivista Giochi per il Mio Computer (GMC) di Sprea, la cui redazione è assolutamente estranea alla vicenda, dove hanno trovato e rubato il codice, che ovviamente la rivista possedeva in modo lecito.

L'intrusione è stata effettuata da un IP non associato alla rivista o al redattore incaricato di lavorare il gioco.

Square-Enix ha quantificato il danno "in excess of $5000", ovvero superiore ai cinquemila dollari. Vedremo cosa stabilirà la corte e se la nostra gioventù ribelle sarà condannata a risarcire il publisher giapponese.

Fonte: Kotaku