Ken Rolston di 38 Studios, l'ex designer di alcuni Elder Scrolls (Morrowind e Oblivion), ci tiene a ribadire quello che a chiunque è apparso evidente provando la demo della sua ultima fatica: Kingdoms of Amalur: Reckoning ha elementi in comune con Skyrim, ma non i combattimenti.
Ma dai? Non ce ne eravamo accorti. Per Rolston i combattimenti di Reckoning sono i "più fighi" mai visti in un gioco di ruolo virtuale, la risposta a tutti i difetti tipici del genere.
Rispetto alla concorrenza (Skyrim), Reckoning è più curato dal punto di vista artistico e più colorato, con un gameplay più veloce e accessibile. Comunque, i due contendenti hanno anche molto in comune, ovvero sono entrambi immensi e in entrambi ci sono un sacco di cose da fare. Insomma, si gioca per "ore e ore e ore".
Entrambi hanno delle trame epiche e delle quest line delle fazioni molto elaborate, un sacco di quest e molti libri e personaggi, c'è il crafting, c'è l'alchimia e ci sono un sacco di modi per personalizzare il protagonista.
La conclusione a questo elenco di banalità (citando Notch verrebbe da dire che in entrambi ci sono delle montagne), è che comunque Reckoning prova a rinfrescare il genere dei giochi di ruolo ed è il prototipo dei GDR del futuro. Non si era capito?
Fonte: VG247