Secondo un'approfondita inchiesta di Bloomberg firmata da Mark Gurman, Apple sta lavorando a una nuova versione completamente ricostruita di Siri, soprannominata internamente LLM Siri, che si baserà su un modello linguistico di grandi dimensioni, come quelli che alimentano chatbot come ChatGPT. Un cambiamento radicale, nato dalla constatazione di un problema evidente: Apple Intelligence, l'iniziativa AI dell'azienda, finora è stata un disastro.
Il tentativo iniziale di integrare l'intelligenza artificiale nella versione tradizionale di Siri si è rivelato fallimentare. I problemi tecnici e organizzativi hanno ostacolato ogni progresso concreto, e Apple si è trovata in ritardo rispetto ai rivali, senza una chiara strategia.
Ritardi, scelte sbagliate e leadership in crisi
Dalle fonti interne citate da Gurman emergono dettagli pesanti. Craig Federighi, responsabile del software, non voleva investire massicciamente nell'AI, frenato dalla mancanza di obiettivi precisi. L'azienda ha acquistato in ritardo le GPU necessarie per addestrare i modelli, e non aveva nemmeno un piano AI quando ChatGPT è esploso nel 2022.
John Giannandrea, ex dirigente di Google chiamato a guidare l'AI di Apple nel 2018, avrebbe sottovalutato l'interesse per i chatbot e mantenuto un approccio troppo cauto, incapace di ottenere i finanziamenti necessari. Peggio ancora, l'idea iniziale di aggiungere "a forza" elementi generativi al vecchio Siri si è rivelata insostenibile: le due tecnologie erano troppo diverse per convivere. Un ingegnere l'ha riassunto così: "Risolvi un bug e ne compaiono altri tre".
Il nuovo Siri sarà ricostruito da zero
Ora Apple punta su un nuovo approccio. Il progetto LLM Siri prevede una riscrittura totale dell'assistente, basata interamente su un'architettura AI moderna, in fase di sviluppo presso il team di ricerca a Zurigo. L'obiettivo è quello di rendere Siri più naturale nelle conversazioni e capace di elaborare informazioni complesse, abbandonando per sempre le limitazioni delle versioni precedenti.
Tra le novità allo studio c'è anche un uso evoluto della privacy differenziale, che permetterà di confrontare dati sintetici con contenuti generati dagli utenti (come email) senza violare la loro riservatezza, sfruttando solo l'elaborazione in locale sugli iPhone.
Una delle ipotesi più concrete per il futuro di Siri è quella di trasformarlo in un vero motore di risposta, in grado di recuperare e sintetizzare informazioni dal web. Apple avrebbe già preso contatti con aziende specializzate come Perplexity per introdurre funzionalità di AI search nel browser Safari, e Siri potrebbe essere la chiave per integrare queste capacità vocalmente, come alternativa a Google.